L' Associazione temporanea di scopo, “Garda ambiente” ha incontrato, nella sede della Comunità del Garda, gli esponenti del Movimento 5 stelle, tra i quali l’on. Ferdinando Dino Alberti e il consigliere regionale veneto Manuel Brusco. Presenti inoltre il Sindaco di Visano, Francesco Piacentini e gli esponenti di un comitato apolitico ed apartitico “Visano Respira”, comune contemplato nella bozza di progetto preliminare come sede del depuratore di parte bresciana oltre che i tecnici di AGS e Garda Uno.
Riferisce in merito -in un comunicato - il Presidente dell’ATS, Sindaco del Comune di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti, il quale ha definito molto interessante e costruttivo l’incontro, al quale hanno altresì partecipano i Sindaci componenti del Comitato di Gestione Patrizia Avanzini (Padenghe sul Garda), Tommaso Bertoncelli (Brenzone sul Garda) e Giampiero Cipani (Salò). L’obiettivo comune di salvaguardare la salute e l’immagine del nostro lago e, di conseguenza, il patrimonio ambientale, turistico e economico gardesano, è il punto di partenza e di incontro per tutti. Questo ha permesso di ritrovare, nel dialogo, in un positivo spirito di scambio e confronto tra le parti, punti di incontro sulle ipotesi di riqualificazione, ampliamento ed integrazione del sistema di collettamento e depurazione delle acque. Primo fra tutti l’urgenza con cui si deve agire. I tempi per la definizione di una progettazione prima preliminare, poi definitiva e, successivamente, di realizzazione strutturale per il tramite dell’assegnazione degli appalti, sono molto lunghi: a occhio e croce serviranno almeno 16/17 anni per realizzare l’opera prevista. Ora si è ancora nella fase in cui si cerca di reperire i fondi necessari a porre rimedio alle criticità che, purtroppo, l’impianto esistente ormai già tempo manifesta. ATS, che è composta di 32 Comuni rivieraschi e dalla Comunità del Garda, ha esaminato, avvalendosi dei tecnici di AGS e Garda Uno, ing. Paolo Varotto e ing. Mario Giacomelli, valutando oculatamente le proposte e tenendo conto di indicazioni avute che basano i loro contenuti su studi già esistenti “costi-benefici” rispetto ad alcuni interventi da realizzare. Considerato che il Garda è, prima di tutto, un’importantissima risorsa di acqua dolce, che va difesa, e che l’intero territorio gardesano basa la sua ricchezza sull’importanza di avere un lago in salute, vista la vetustà di alcuni impianti e la pericolosità data, tra gli altri fattori e le criticità esistenti, dal forte rischio sismico dell’intera area - dove corrono anche le condotte sublacuali del collettore - le parti convergono sulla necessità di dismettere le condotte, ormai troppo pericolose.
Si tratta in sostanza di approfondire, sul piano tecnico e con dati alla mano quale sia il modo migliore per dare all’opera una struttura durevole e il più lungimirante possibile, tenuto conto dell’esistente e delle criticità più gravi. Saranno i tecnici di AGS e Garda Uno a confrontarsi con i tecnici attivisti del Movimento ad approfondire gli aspetti legati alle opere, rifacendosi alle esperienze fatte, a quanto si sta facendo per “tamponare” alcune “falle” che, indubbiamente, interessano l’impianto esistente e agli studi di fattibilità, del rapporto costi-benefici di ipotesi già prese in considerazione, ma per ora scartate a favore di altre contenute nel progetto preliminare condiviso sul territorio con i Sindaci e, per loro tramite, con i cittadini.