Confesso che ho seguito con molto disagio la vicenda che ha coinvolto il comandante dei vigili di Bedizzole e Lonato. Io, che faccio la giornalista da molti anni e ho scritto purtroppo mille volte di vicende simili, ancora una volta sono tornata a interrogarmi.

Premetto che non conosco personalmente il comandante accusato di “prostituzione minorile” secondo quanto riferito da organi di stampa, ma con lui ho avuto qualche rapporto di lavoro proprio in relazione al portale che dirigo. Tutti rapporti improntanti alla massima correttezza e, credo, reciproca stima. Ma non è questo il punto. Leggendo le tante reazioni in queste ore su facebook, sui social, emerge la figura di una persona stimata (nonostante - si sa – il mestiere di agente di polizia locale sia tutt’altro che facile), benvoluta da molti, moltissimi concittadini che hanno manifestato la loro stima proprio attraverso i social. Ci hanno messo la faccia, hanno fatto sentire la loro amicizia. E questo è, al di là di tutto, molto bello.

Ovviamente massimo rispetto per i giudici, la magistratura, la giustizia ecc. che farà il suo corso, ma accidenti… mi faccio solo una domanda: se, come spero, tutto si risolverà e il comandante sarà scagionato e chiarirà la sua posizione, chi pagherà per i giorni, le ore, l’onta che sta subendo in questi minuti, in questa fase della sua vita? Chi? Se qualcuno ha una risposta me la comunichi per favore.

Maria Paola Pasini