“Incredibile India” è stato infatti lo slogan della serata inciso anche sul pin che il Console Generale Charanjeet Singh ha voluto donare a ciascuno degli invitati. Fra questi anche il vice Sindaco del Comune di Nuvolera Nicola Bianco Speroni che è anche Assessore alle Cave del secondo comparto estrattivo di pietra ornamentale più importante in Italia con oltre 50 operatori attivi e Giovanni Merendino, Presidente del Consorzio del Botticino, marmo particolarmente amato dagli indiani. 69 anni sono un bel traguardo, soprattutto quando a festeggiarli è un Paese che conta oltre 1 miliardo e trecento milioni di abitanti su una superficie grande 11 volte quella dell’Italia e che in questo breve lasso di tempo è riuscito a diventare una delle potenze mondiali. Con un Pil in crescita del 7,1% l’India è - fra le grandi economie - quella a più rapida crescita al mondo, un “punto luminoso” nella debole economia globale, come l’ha definita l’Fmi. L’India dipende poco dalle esportazioni di beni e servizi, che sono pari al 18% del Pil e all’1,7% del commercio ma questo non significa che sia isolata dal resto del mondo. Gli investimenti diretti esteri hanno raggiunto quota 59,9 miliardi di dollari nel 2015-16, in crescita dai 51,8 dell’anno precedente. Il merito va anche alle iniziative messe in campo dal Governo con il programma Make in India. Dal 1° luglio 2017 inoltre è finalmente entrata in vigore la tanto attesa imposta nazionale sul valore aggiunto, Gst, che unifica i 29 Stati e 7 territori della Confederazione in un solo mercato. La sua applicazione nel lungo periodo si pensa che eliminando i diversi dazi interni, potrebbe regalare ancora qualche punto percentuale di Pil. L’età media della popolazione è di 27 anni e ogni mese un milione di persone raggiunge i 18 anni, anche per questo in India ci sono 20mila università e istituti di formazione che sfornano ogni anno 2 milioni di ingegneri, il basso costo del lavoro completa il quadro che rende evidente come mai nel Paese si sono stabiliti tutti i principali colossi tecnologici mondiali.

Membro della Wto, l’India sta negoziando un accordo di libero scambio con l’Unione europea dal 2007, uno strumento nel quale confidano molto anche i produttori e i commercianti di pietra ornamentale bresciani che ancora non hanno visto l’atteso rilancio delle importazioni. L’India ha solo 18 automobili per 1.000 abitanti, ma è il quinto produttore mondiale di automobili. L’anno scorso ne ha esportate 622mila. È il terzo produttore di prodotti chimici e petrolchimici in Asia e il quarto al mondo di prodotti agro-chimici. È il più grande produttore di cotone al mondo: nel settore tessile e abbigliamento lavorano 45 milioni di persone. È il secondo produttore di calzature e abiti in pelle. Il comparto genera un fatturato di 12 miliardi di dollari e le sue esportazioni sono previste in crescita del 24% per ognuno dei prossimi tre anni. È il più grande esportatore di farmaci generici a basso prezzo, con esportazioni in 200 Paesi, per un valore di 15,5 miliardi di dollari nel 2014, rispetto ai 10,4 miliardi di quattro anni prima. Fitch ratings stima una crescita del 20% per ognuno dei prossimi 5 anni. Un Paese insomma “incredibile” e in grado di divenire veramente la prossima prima potenza economica mondiale nei prossimi vent’anni. Una prospettiva auspicata dai produttori di marmo che già oggi vedono l’India come principale mercato di sbocco dei propri prodotti. Il problema vero è capire se le aziende bresciane del settore, per lo più piccole e piccolissime e sotto finanziate saranno in grado di arrivare indenni all’appuntamento.