Ma chi l’ha detto che in inverno si va solo a sciare, ma chi l’ha detto che si cammina solo in primavera ed in estate?  Le nostre Prealpi offrono, diversi sentieri molto belli e molto facili da percorrere anche in questa stagione. Vi posso assicurare, che quando si trovano giornate limpida, i colori della montagna d’inverno lasciano senza parole: il blu intenso del cielo, il giallo-ocra dell’erba secca, il marrone grigiastro dei tronchi e magari la neve. La bellezza del tramonto sulle cime innevate, l’aria pura, il silenzio della natura durante una nevicata. Fare trekking o una semplice camminata invernale, offre questo e altri piaceri ma, richiede anche una grande attenzione e l’uso di un’attrezzatura adeguata. La camminata e il trekking sulla neve, obbliga ad una maggior preparazione, per evitare incidenti spiacevoli, e godere appieno dei benefici che la montagna ci regala alla nostra salute e al nostro umore. L’escursionismo sulla neve, con gli scarponi o le ciaspole, pur non essendo impegnativo e rischioso, quanto l’alpinismo e lo scialpinismo, ha un aspetto in comune, si svolge nello stesso ambiente e quindi bisogna avere la stessa attenzione.

 I rischi maggiori in montagna d’ inverno sono:

Freddo, ghiaccio, valanghe, cadute, congelamento, ipotermia, disidratazione

Per queste ragioni, sarebbe bene evitare di partire da soli. Vale sempre questa regola sia per il trekking che la camminata, ma sulla neve è praticamente un obbligo: nel caso in cui si dovesse verificare un incidente, infatti, il soccorso da parte dei compagni di escursione è fondamentale per la sopravvivenza.

Quindi, prima di partire per qualsiasi camminata o trekking o ciaspolata, occorre prendere qualche accortezza, rispetto a quando si va in montagna durante la bella stagione.

Alcune regole d’oro per fare trekking in inverno divertendosi stando sempre in sicurezza:

1. Controllate bene le previsioni meteo e il bollettino valanghe. Basta una lieve nevicata notturna per cambiare completamente il livello di rischio di un percorso all’apparenza tranquillo. Cercate sempre di seguire sentieri battuti e segnalati, possibilmente che passano da rifugi e che non si allontanano troppo dai centri abitati.

2. Fate sempre molta attenzione al ghiaccio. Alla partenza potrebbe non esserci traccia di neve o ghiaccio ma basta girare l’angolo ed entrare in una gola esposta a nord o in zona in ombra per trovarsi a camminare su lastroni di ghiaccio. Ragion per cui è bene sempre avere dei ramponcini o ramponi con sè.

3. Non attardatevi troppo. Sembra ovvio ma in inverno fa buio presto, pertanto se vi fermate a mangiare in un rifugio non sostate molto oltre l’ora di pranzo.

4. Vestitevi a cipolla, mantenete il corpo sempre caldo e asciutto, usate sempre i bastoncini, La testa, particolarmente soggetta alla dispersione di calore, con una cuffia tecnica dovreste essere a posto, ma se non dovesse bastare potrebbe essere utile il cappuccio della giacca, ben chiuso attorno alla gola o il passamontagna. Per proteggere i piedi, è importante utilizzare calze calde e traspiranti, preferibilmente in materiale sintetico, e scegliere con cura gli scarponi che, se troppo stretti, potrebbero essere fastidiosi durante le discese: considerando anche lo spessore delle calze invernali, acquistarli di una o mezza taglia in più rispetto a quella che utilizzate normalmente potrebbe essere una soluzione ideale. Inoltre, procuratevi delle ghette impermeabili in grado di proteggere le caviglie. Per le mani, invece, potrebbero bastare dei guanti tecnici molto pesanti, ma se di tanto in tanto doveste scattare delle fotografie potrebbero esservi utili anche dei guantini leggeri e maneggevoli da indossare sotto quelli tecnici.

5.Portate con voi delle bevande calde. Anche se pensate di sostare ad un rifugio potreste averne bisogno durante il cammino

6. Lasciate sempre detto quale strada e sentiero fate

7. Scegliete lunghezza e difficoltà dell’itinerario in base alle vostre capacità e a quelle dei partecipanti. Per la buona riuscita dell’escursione, è necessaria una preliminare preparazione fisica e visto che al trekking ci si allena col trekking, abbiate cura di cominciare con tratti brevi e senza difficoltà, per poi aumentarne il coefficiente e sperimentare anche percorsi difficili.

8. Se vi è possibile se non siete associati a nessuna associazione, prendete in considerazione di assicurarvi.

COSA METTERE NELLO ZAINO?

Lo zaino per l’escursione sulla neve non dovrà essere troppo pesante, ma il suo contenuto è fondamentale. Ecco cosa non dovrà mai mancare:

I bastoni telescopici, utili per scaricare una parte del peso corporeo. Ne esistono a due o tre segmenti, o anche di fissi.

Un paio di ramponi, che siano particolarmente buoni se si affronta un itinerario molto ripido.

Un cambio completo, o almeno l’intimo, le calze e una maglia.

Un documento d’identità.

Una cartina del luogo in cui si svolge il trekking.

Una borraccia con una bevanda calda (almeno un litro).

Integratori, uno snack energetico e, nel caso di escursione di diverse ore, un pasto più robusto, facendo attenzione alla scelta degli alimenti che, come abbiamo spiegato in questo articolo, è determinante.

Un coltello multiuso che comprenda almeno una lama e delle forbici.

Un accendino.

Un fischietto.

Una torcia elettrica, possibilmente impermeabile e con una batteria di lunga durata.

Bussola o Gps, utili in aree in cui è difficile trovare punti di riferimento.

Se possibile, l’Artva, l’apparecchio di ricerca dei sepolti da valanga.

Lo zaino dovrà avere la capacità di 30 litri per le escursioni giornaliere, il doppio per quelle di più giorni, e tra le altre cose dovrà contenere anche occhiali e creme solari e un kit di pronto soccorso.

LA SICUREZZA SULLA NEVE

Il rischio infortuni è sempre dietro l’angolo in questo tipo di attività, soprattutto se il percorso presenta dislivelli. E visto che le cadute o scivolate sono più frequenti in questo periodo, i traumi sono da mettere in conto.  Rispettate la montagna, seguite le regole e assicuratevi per garantirvi un’esperienza di trekking invernale senza rischi!

Sonia Piccoli