Sessantacinque anni fa infatti, il 15 agosto 1955, venne inaugurata la funivia della Maddalena. La realizzazione dell'impianto era strettamente collegata con una grande operazione immobiliare che avrebbe visto trasformare la sommità della montagna di casa in un quartiere residenziale di villeggiatura. La Società funivie della Maddalena (al plurale perché erano previste più tratte) immaginava di realizzare un borgo turistico vero e proprio con la costruzione di edifici presidenziali ma anche alberghi, ristoranti, luoghi di ritrovo, con la creazione di piccoli parchi per la sosta di comitive, l'approvvigionamento idrico, la fognatura, le strade. La Società funivie della Maddalena, appena costituita, entrò subito in piena attività. Il vero fautore dell'impresa fu l'ingegner Matteo Maternini. Le navicelle erano due. Ciascuna portava fino a 37 persone. Il tragitto durava circa 6,7 minuti per un dislivello di 600 m e una lunghezza di 2½ km. L'orario estivo fissato copriva un arco di tempo che andava dalle 7:00 alle 20:00 quattro. D'inverno l'orario era ridotto. Il costo complessivo dell'opera bene fissato in circa 300 milioni . Nei primi tempi intorno a quest'opera c'era grande curiosità e interesse da parte dei bresciani che giunsero in massa per trovare la nuova attrazione. I passeggeri da agosto a dicembre del 1955 furono 54.000; nel 1956 salirono a ben 153.000. Poi via vi sempre meno visitatori e il sogno svanì. Nel 1965 gli utilizzatori della funivia erano ormai scesi sotto i 70.000. La progressiva diminuzione degli utenti della funivia e il mancato sviluppo sul versante immobiliare del progetto portarono in una decina d'anni alla decisione di dismettere l'impianto il cui servizio venne definitivamente sospeso il 10 settembre 1969.