Approvata la semestrale al 30 giugno 2022. Confermata la tendenza positiva con un utile lordo di 25,3 milioni di euro (in linea con il primo semestre 2021) e un utile netto di 18,2 milioni. Si consolidano le masse, i nuovi business e la redditività, nonostante gli effetti di un contesto ancora incerto e volatile. Superati i 100 mila conti correnti (+4,5%). Nella foto, da sinistra, il presidente Renato Barbieri, il direttore generale Tonino Fornari e il condirettore Marco Bonetti.

 

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina ha approvato in questi giorni la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2022. I risultati semestrali evidenziano un utile lordo ante imposte di € 25,3 milioni, in linea con il risultato lordo del 30 giugno 2021 (€ 25,4 milioni), il quale ha però beneficiato della plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in “Cedacri SpA”, che ha goduto di una tassazione favorevole (€ 7,5 milioni netti a fronte di € 8,1 milioni lordi). Le risultanze economiche scontano inoltre, anche per effetto dell’attuale scenario, maggiori accantonamenti prudenziali, che portano ad un risultato netto semestrale di € 18,2 milioni (ex € 21,5 milioni nel I semestre ’21 ed € 17,7 milioni nel II semestre ‘21), con imposte per € 7,1 milioni (+ € 3,2 milioni rispetto al giugno 2021).

“I risultati confermano l’efficacia e la redditività del modello di business adottato dalla banca che, da alcuni anni, deve confrontarsi con un contesto volatile ed instabile influenzato prima dalla pandemia, poi dal conflitto russo-ucraino, con l’impennata dell’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, infine dalla recente crisi politica italiana. Tali fattori esogeni e non direttamente da noi governabili impattano pertanto sull’economia, sull’andamento dei mercati finanziari, nonché sulle imprese e sulle famiglie del nostro territorio”, ha premesso Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

“Il contesto giustifica e permette di comprendere al meglio l’andamento di alcuni indicatori e poste di bilancio della banca, ma consente al contempo di valorizzare le scelte strategiche e di business effettuate che permettono di confermare anche per il primo semestre 2022 positive performance, nell’ambito di un percorso di crescita, sviluppo e modernizzazione, funzionale a creare stabilmente valore per il territorio, per gli azionisti ed i soci” ha quindi aggiunto Barbieri.

Al 30 giugno 2022 la raccolta diretta si è attestata ad € 4.615 milioni, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. In particolare la raccolta sui conti correnti “a vista” ammonta ad € 3.656 milioni (+ 10,4%). In tale ambito, il profilo di liquidità è superiore ai relativi coefficienti minimi regolamentari.

La raccolta indiretta ammonta ad € 2.573 milioni, in linea con il dato al 30 giugno 2021 (€ 2.547 milioni), nonostante i negativi trend di mercato. La raccolta “gestita” (fondi comuni e polizze) è infatti pari a € 1.812 milioni (70% circa della raccolta “indiretta”) e presenta un apprezzabile trend di crescita (+6%). La raccolta complessiva resta superiore ad € 7 miliardi (€ 7.188 milioni, +2%).

Gli impieghi a clientela ammontano a quasi € 3.900 milioni, in sensibile crescita rispetto al primo semestre 2021 (+7,6%). Di questi, gli impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.770 milioni (+8,3%). In particolare, le nuove erogazioni a medio termine hanno riguardato quasi n. 2.300 finanziamenti concessi nei primi sei mesi dell’anno per un importo complessivo di circa € 340 milioni.

Migliora la “qualità del credito”, coerentemente con le linee definite nel relativo piano strategico di riduzione e gestione dei crediti deteriorati (“Non performing loans” o “NPL”). La banca è riuscita infatti a ridurre ulteriormente, anche tramite operazioni di cessione, l’aggregato dei crediti deteriorati lordi che al 30 giugno 2022 presenta un saldo pari a € 199 milioni (ex € 231 milioni al 30 giugno 2021, - 16,4%). Il totale dei crediti deteriorati netti si è ridotto nel corso dei 12 mesi da € 118 milioni ad € 105 milioni, con un conseguente decremento del NPL Ratio Netto dal 3,27% al 2,70%. La copertura dei deteriorati si attesta a circa il 47%, sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni (49% al 30 giugno 2021 e al 31 dicembre 2021).

La Banca ha effettuato analisi trasversali sui possibili impatti derivanti dal conflitto russo-ucraino ed ha implementato presidi ed attività di monitoraggio specifiche, con particolare riguardo al portafoglio crediti. Dalle analisi effettuate sostanzialmente non sono emerse esposizioni creditizie dirette nei confronti del mercato russo ed ucraino, vi sono solamente alcuni marginali rapporti di impiego o di raccolta nei confronti di soggetti indirettamente esposti alla zona bellica.

I fondi propri, base di calcolo per i requisiti di vigilanza, ammontano ad € 408,6 milioni (€ 419,5 milioni al 30 giugno 2021), comprendendo anche parte dell’utile generato nel 2022 per circa € 10 milioni. Il decremento dei fondi propri e la relativa movimentazione risentono principalmente del peggioramento delle riserve di valutazione su parte del portafoglio titoli di stato, per effetto dello shock registrato sui mercati finanziari, nonché della riduzione progressiva dei benefici associati ad alcuni “regimi transitori regolamentari” introdotti nel corso degli ultimi anni. 

I coefficienti patrimoniali di vigilanza (c.d. phased in) confermano la stabilità e la solidità della banca; il patrimonio netto al 30 giugno 2022 si attesta a € 371 milioni (€ 387 milioni al 30 giugno 2021), comprensivo del risultato di periodo; la dinamica del patrimonio risente della distribuzione ai soci di parte dell’utile d’esercizio 2021 (€ 17,3 milioni), nonché delle minori valorizzazioni di una sezione del portafoglio titoli di stato, per effetto del generalizzato aumento dei tassi di rendimento. 

Il numero dei Soci e degli Azionisti al 30 giugno 2022 si attesta a quota 42.704 (42.680 al 30 giugno dello scorso anno). Cresce infine il numero dei Conti correnti che passa da 95.946 a 100.301 in 12 mesi (+4,5%), comprensivi di 2.140 conti “online”, superando pertanto i 100 mila rapporti. La Banca prosegue nel processo di razionalizzazione e rafforzamento della propria rete territoriale che attualmente conta 70 filiali, comprendendo l’apertura di Parma (2021) e la terza filiale di Milano (operativa dal mese di giugno in via Domodossola, nei pressi di Corso Sempione e del quartiere “CityLife”), in una piazza finanziaria che sta confermando le aspettative. Sono inoltre allo studio ulteriori due aperture in capoluoghi di provincia del Nord-Ovest al fine di rafforzare il presidio e la vicinanza della Banca al territorio di elezione.

Al 30 giugno 2022 l’organico aziendale contava 777 dipendenti, in crescita rispetto ai 735 del 30 giugno 2021. Durante il primo semestre dell’anno sono stati assunti 39 nuovi dipendenti al fine di potenziare la rete commerciale, nonché le strutture centrali e di controllo.