Anche quest’anno il comune di Gavardo si appresta a vivere i due Giorni della Memoria che ricorrono nel mese di gennaio

Sabato 27 gennaio alle ore 17,20 presso il cortile del Museo Archeologico della Vallesabbia  si è tenuta Memory Night 27 gennaio 1945 -27 gennaio 2024. In collaborazione con l’Associazione culturale VioletMoon e con l’Associazione di promozione sociale l’Ottava si è tenuta una Commemorazione per ricordare la Shoah attraverso storie, musiche e immagini. Lunedì 29 gennaio alle ore 18,30 si terrà la Commemorazione religiosa nella Chiesa parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo per ricordare il 79esimo anniversario del Bombardamento di Gavardo che causò 52 vittime, a seguire la Commemorazione civile alla presenza del Sindaco Davide Comaglio. L’orazione sarà tenuta da Maurizio Abastanotti, studioso e scrittore di storia locale e figlio di uno dei testimoni di quel giorno ancora viventi, al termine del quale gli alunni delle scuole faranno alcuni brevi interventi. L’accompagnamento musicale sarà a cura del Corpo Musicale Viribus Unitis.

Il ricordo del Bombardamento di Gavardo è infatti molto sentito dalla Comunità tanto da essere inserito come proposta per le scuole nel Piano per il Diritto allo Studio: ogni anno gli alunni della quinta elementare e delle classi di terza media incontrano infatti i testimoni che raccontano loro la tragicità e la drammaticità di quel giorno trasmettendo non solo il racconto dei fatti ma soprattutto le forti e dolorose emozioni. A seguire le classi delle terze medie visiteranno i luoghi di Gavardo che furono bombardati, e che cambiarono irrimediabilmente il volto del paese, in una visita guidata condotta dagli stessi testimoni, da Maurizio Abastanotti e dagli studiosi e giornalisti Maria Paola Pasini e Marcello Zane che aiutano a contestualizzare storicamente quanto accaduto. Grazie all’aiuto di una mappa del prima e del dopo, i ragazzi hanno la possibilità così di conoscere luoghi ormai scomparsi e con loro vite, negozi, attività, tutto un tessuto sociale che sparì alle 13,29 di quel 29 gennaio 1945. Il fare memoria di questo tragico evento di storia locale diviene così anche l’opportunità di raccontare la “Storia” di quegli anni in modo nuovo, sul “campo”, di conoscere un modo di vivere di allora così diverso dall’attuale dalla testimonianza di chi è ancora in vita, di riflettere sulla guerra e sulle sue conseguenze.