Preparativi in corso sin dall'Epifania in vista del Carnevale di Bagolino che - lo ricordiamo - si tiene quest'anno piuttosto in anticipo rispetto al consueto: lunedì e martedì 12 e 13 febbraio. Da segnalare anche per questo 2024 la presenza di due gruppi dei balarì che proprio lunedì e martedì si alterneranno nei due rioni (Cavril e Osnà) garantendo così una doppia festa.

Ma oggi vogliamo dedicarci anche all'altra componente del carnevale, quella più popolare e forse antica che ri riallaccia ad antichi riti sperduti nella notte dei tempi. Il carnevale bagosso ha infatti due anime: quella più nobile e ironica rappresentata dai balarì dagli sfarzosi costumi che si cimentano in oltre 20 ballate accompagnati dai musicisti che suonano i tradizionali strumenti, chitarre, bassi, mandolini. Vi è poi una seconda componente che è costituita dall' anima più spontanea e popolare: i mascher. Dietro maschere paurose di vecchie rugose e di montanari arcigni e costumi caratteristici, si celano gli abitanti di Bagolino (uomini, donne, giovani, ragazzi) che per due giorni si trasformano e occupano il paese facendo risuonare i loro sgalber e dilettandosi in svariati scherzetti. Persino la loro voce cambia e vengono utilizzate frasi ed espressioni il cui significato si perde nel tempo. Come il curioso suono “cua” che pronunciato ad alta voce ha una sorta di poter dissacrante e benaugurante.