Cultura

Dopo mesi di lockdown, restrizioni e sacrifici tutto il territorio si muove con cautela verso una Fase Due ricca di speranza e positività. Tra le buone notizie di questo “restart” ecco giungere anche quella del relativa al ritorno del tanto amato Premio Sirmione Per La Fotografia, il celebre concorso fotografico ideato dal Comune di Sirmione, che quest’anno giunge alla sua 11 edizione.

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Pensieri solitari in uno degli ultimi giorni di quarantena, con l’arte come consolazione e la bellezza come nettare. Nuove suggestioni dello storico dell’arte Giuseppe Merlo.

È senz’altro domenica. Un’altra domenica lontana da Ostiano; affetti, amicizie, acqua, radici affidate alla sola memoria. La finestra aperta verso i Ronchi inquadra la Tomba del Cane: sogno neogotico in candida pietra di Botticino. Un sole primaverile scalda la stanza, assopisce il corpo e innesta pensieri. Pensare “in clausura” è pericoloso: ecco perché cuciniamo, lucidiamo, puliamo, riordiniamo; ma nonostante ciò penso.

I vecchi, “gli antichi”, ben conoscevano la differenza tra guerra e peste; noi tecnologici del XXI secolo no. La guerra è paura che sa di sangue e polvere, dunque concreta: dilania le case, devasta le città se pur belle e grandiose (Dresda), polverizza capolavori unici (Padova, cappella Ovetari), depreda musei, affama il corpo. La peste ci fa rintanare (“restate a casa” è l’appello quotidiano), non devasta la bellezza; bellezza negata, fisicamente lontana, ma intatta. Dietro i portoni chiusi quadri, statue, libri riposano in tutta sicurezza. Le nostre dispense sono colme di cibo, i nostri corpi nutriti all’eccesso; ma la paura è nostra costante compagna. Una paura senza odore, senza sapore: la più pericolosa.

Unica difesa che possiedo contro questa insidiosa paura è la diga che mi protegge le spalle (vedi foto). È una diga da cui posso togliere senza pericolo di crollo, a mio piacimento, i mattoni. I mattoni tolti in questa domenica: la splendida pubblicazione di Giovanni Reale sulla Disputa del SS. Sacramento di Raffaello (in copertina) e una corposa monografia di Caravaggio nella quale trovo una nitida riproduzione del Cristo Deposto della Pinacoteca Vaticana (sotto).

Cosa accomuna il “divino” Raffaello al “collerico” bergamasco, oltre le indubbie doti e la genialità? La fatica. Nel primo scaricata nell’ideazione nel disegno (il suo corpus grafico è sterminato), nel secondo direttamente sperimentata nella tela. Perché scegliere la Disputa e la Deposizione? In entrambe è ben visibile, in un piccolo dettaglio, la salvezza tramite la morte è il dolore. Il Cristo in gloria, circonfuso nell’oro, dell’urbinate mostra chiaramente i palmi delle mani segnati dalle stigmate. Il corpo abbandonato sull’orlo del sepolcro ostenta, nel primissimo piano, la mano devastata dal chiodo. Sia Raffaello sia Caravaggio morirono, come tutti sappiamo, a trentasette anni. Uno nel suo letto romano circondato da affetto e l’altro, sognando il ritorno nell’urbe, solo in terra straniera; ma entrambi certi di risorgere. Grandezza d’altri tempi.

Giuseppe Merlo

In questi giorni è stato presentato il cortometraggio realizzato da alcuni studenti dei due istituti comprensivi di Montichiari e dalle classi II A (liceo scienze umane) e II B (MAT) dell’istituto di istruzione superiore "Don Milani".

Vantano ormai una tradizione pluriennale i percorsi di educazione alla legalità promossi per gli studenti che frequentano le superiori nell’istituto monteclarense. La novità risale però solo all’ultimo triennio, con l’idea di coinvolgere i ragazzi nella preparazione di un cortometraggio, occasione per veicolare tematiche di attualità, cittadinanza, giustizia sociale attraverso linguaggi e metodologie alternative.

L’iniziativa è promossa da Sante Massimo Lamonaca, giudice onorario del tribunale di Salerno, che nei mesi scorsi ha approfondito i contenuti con i ragazzi, mentre il regista Luca Moltisanti ha dato il via al casting per la produzione. A quel punto gli studenti si sono trasformati in attori, fotografi, scenografi, aiuto-regista, ma anche giornalisti e magazzinieri, scegliendo fra ruoli artistici o tecnici a seconda delle inclinazioni e degli effettivi bisogni di scena. Il tema di quest’anno era la tratta dei minori, ambientato tra le vie e i palazzi di Montichiari, con due adolescenti irretite da falsi amici. Non a caso il titolo scelto, “Trust”, evoca un ampio spettro di emozioni su cui tutti sono stati invitati a riflettere: la fiducia dei genitori verso i figli e dei ragazzi verso gli amici, gli adulti, gli sconosciuti, con la difficoltà continua di capire chi ne sia degno e chi no.

Sponsorizzato dalla BCC del Garda insieme a numerose aziende del territorio e patrocinato dal Comune, il progetto ha offerto a tutti un’occasione di crescita personale, oltre che di maturazione di competenze, e ha lasciato ricordi indelebili nei protagonisti, che anche a distanza di mesi hanno rievocato momenti commoventi e condiviso con il pubblico (rigorosamente virtuale) emozioni intense e fresco entusiasmo.

Alla presentazione, coordinata da Lamonaca e Moltisanti, hanno partecipato il viceprefetto di Brescia Stefano Simeone, la dirigente del Don Milani Claudia Covri, le dirigenti degli istituti comprensivi Maria Maddalena Conzadori e Sabina Stefano, il sindaco di Montichiari Marco Togni, il vicesindaco Angela Franzoni, il presidente della BCC del Garda Franco Tamburini, numerosi insegnanti, gli studenti coinvolti e le loro famiglie. Tutti collegati da remoto, come ormai è consuetudine per ogni evento in tempo di coronavirus, tutti comunque commossi alla fine della proiezione.

Il cortometraggio sarà presentato a diversi concorsi nazionali e internazionali e conta di eguagliare il successo del “corto” prodotto lo scorso anno, classificatosi fra i primi 12 su oltre 2000 partecipanti al Giffoni Film festival.

Giovanna Gamba

Il video è pubblicato su YouTube, canale "Legalità in corto": 

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Biblioteche al tempo del Covid tra servizi sospesi e lettura digitale. Navigare a vista in un canale di cultura per raggiungere gli abitanti di tutto il territorio e portare senza rischi, la cultura in casa.

Inaugurato, non a caso, il 25 aprile, giornata commemorativa della Resistenza, il canale youtube del Sistema bibliotecario Nord Est bresciano (aree Alto Garda, Valtenesi e Valle Sabbia) ha l’obiettivo di diffondere lettura e cultura in formato digitale rendendole fruibili a tutti: non sarà  un virus, infimo e  subdolo , ad  interrompere  un bisogno e un bene primario, non per il corpo, ma per la mente . Resistere: questa la parola d’ordine, per vincere una diversa battaglia,  imposta, non dalle armi, ma dalla pandemia  che ha reso inaccessibili  le biblioteche pubbliche, sin dal primo DPCM, costrette ad interrompere tutte le attività programmate e tutti i servizi. Il Sistema bibliotecario si è trovato a dover riprogrammare le attività di promozione, riversandole in forma digitale, l’unica in grado di   raggiungere la “popolazione social”, sempre più numerosa e attenta. Condividere così, non l’immunità, ma la resilienza di gregge per continuare a poter erogare servizi culturali utili e renderli ancora accessibili.

E così sono state inizialmente attivate: le rubriche Facebook e Instagram “LeggiAMO Insieme” ,videoletture per famiglie con bambini della scuola dell’infanzia e primaria fatte sia dalle collaboratrici volontarie Nati Per Leggere in capo al Sistema che dalle bibliotecarie, grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, l’associazione Italiana Biblioteche e la  SIAE . Si è avviato quindi il canale youtube che oltre ad integrare l’offerta culturale iniziale ha esteso il progetto , proponendo inserti e contributi video dedicati al legame cinema e letteratura grazie alla preziosa collaborazione di Nicola Cargnoni del Cinema di Vestone. Un’altra rubrica che inizierà a breve dedicata al nostro bellissimo territorio alla scoperta di angoli sconosciuti e di beni culturali da riscoprire grazie alla collaborazione della società di guide turistiche “ArteconNoi” di Brescia.  Con l’aiuto delle bibliotecarie lanceremo anche una rubrica con videoletture di leggende del Garda e della valle abbinate a ricette del territorio. Insomma un cantiere “digitale” in crescita, una  “ marcia in più ” che  nulla  vuol togliere al classico insostituibile  libro  che  tornerà ad essere prestato, nelle biblioteche, senza pericolo ,non appena la scienza  che tanti libri  ha narrato , scriverà anche quello della sconfitta del covid.

 

Ecco il link del canale: https://www.youtube.com/channel/UC84rWKM5QI5gavOuAXQvG5g

 

Alessandra Vittici

Coordinatrice del sistema bibliotecario nord est

 

 

In occasione del 25 aprile vi proponiamo una riflessione della Professoressa Claudia Baldoli dell'Università Statale di Milano. Bresciana, la prof. Baldoli ha insegnato per lunghi anni in università inglesi.

Il 25 aprile si ricorda la lotta vittoriosa della Resistenza all’occupazione tedesca e alla dittatura fascista. Non saremmo cittadini democratici ignorando questa commemorazione. 

Come ha spiegato lo storico Claudio Pavone, la Resistenza è stata guerra di liberazione contro l’invasore nazista, guerra civile contro i fascisti e guerra di classe: l’ultima fase iniziò con lo sciopero pre-insurrezionale il 18 aprile; a quella fase e ad altre fasi della Resistenza parteciparono operai e contadini, fu una guerra popolare.

Come al solito, anche quest’anno la destra vorrebbe trasformare il 25 aprile in qualcos’altro, proponendo questa volta di commemorare invece le vittime del coronavirus e i caduti di tutte le guerre. Ma il 25 aprile riguarda la liberazione, i partigiani combatterono per liberare l’Italia dalla dittatura, i fascisti erano alleati di Hitler e combattevano per mantenerla. Tra queste due posizioni non può esistere pacificazione.

Per quanto riguarda il parallelo fra quel momento e quello che stiamo vivendo oggi, ci sono differenze storiche oggettive fra una guerra e una pandemia. Alcuni sentimenti però posso essere simili. La memoria storica può esserci utile nel ricordare alcuni valori di cittadinanza necessari anche per affrontare il momento attuale: impegnarci in gesti di solidarietà, verso chi è colpito dalla malattia ma anche verso chi ha perso il salario e il lavoro (ricordiamo che la crisi non colpisce tutti nello stesso modo e sta aumentando le differenze di classe); infine, collaborare e partecipare.

La partecipazione alle iniziative organizzate sui social media per il 25 aprile, come quelle indette dall’Istituto Parri e dagli altri istituti per la storia della Resistenza in tutta Italia, vuol dire ribadire i principi di quella lotta, applicandoli al momento che stiamo vivendo.

Quindi staremo a casa ma lo festeggeremo lo stesso e con lo stesso significato, mantenendo il contatto con quel momento fondamentale della nostra storia e con la realtà di oggi.

Claudia Baldoli

Sono stati mesi difficili e luttuosi quelli appena trascorsi. L’emergenza sanitaria ha duramente provato l’intera comunità bresciana lasciando profonde ferite. In questo contesto  Fondazione Brescia Musei è stata partecipe dei dolori vissuti dalla cittadinanza. Ora si propone come attore della rinascita per guardare al futuro con rinnovata speranza: la bellezza incarnata dal  patrimonio artistico e culturale della città può diventare la via per riaffacciarsi alla vita e recuperare serenità.

“Durante i numerosi e lunghi giorni di chiusura dei musei, non si ricorda un evento simile dopo la fine dell’ultima guerra, commenta la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli,  mi è capitato di pensare agli immensi spazi monumentali inaccessibili e rinserrati in un silenzio irreale come ai più fedeli custodi del tesoro di opere da essi ospitato, preziosi alleati capaci di preservare la bellezza e offrirla nuovamente alla comunità per aiutarla a elaborare i sentimenti di dolore, impotenza e paura che hanno pervaso i giorni più bui della pandemia. Nel periodo di chiusura la Fondazione dei Musei ha sfruttando tutte le possibilità offerte dai mezzi digitali per rendere virtualmente accessibile alcune opere delle collezioni cittadine, nella consapevolezza peraltro che, come nelle relazioni umane, cosi anche nella relazione con l’opera d’arte la presenza fisica non è sostituibile. Per questo è doveroso oggi restituire fisicamente alla comunità il suo patrimonio d’arte e di storia, ovviamente nel più rigoroso rispetto delle norme e dei suggerimenti elaborati dalle autorità e dalla comunità scientifica al fine di rendere sicure le visite. Ed in questo senso l’ampiezza degli spazi, che garantiscono il necessario distanziamento a fronte di numeri contenuti, e la stessa naturale vocazione dei musei a “guardare senza toccare” costituiscono le basi per la riorganizzazione delle visite che abbiamo immaginato. Nel riappropriarci dunque degli spazi comuni ove si svolge la nostra vita collettiva riserviamoci un tempo speciale per riprenderci luoghi della nostra città particolarmente preziosi e forieri di benessere. Lo si potrà fare con una modalità di visita nuova che favorirà un rapporto consapevole e “intimo” con i luoghi e le opere. Ma prima di riaprire sentiamo la necessità di fermarci un momento ancora in silenzio insieme a chi ha amato questi luoghi e che non prosegue con noi il cammino, facendo memoria di tutti loro ed in particolare di due persone portate via dal morbo che hanno dedicato, con grande generosità, attenzione e risorse ai nostri musei, Pierangelo Gramignola e Anna Magri.”

 

La Fondazione ha fatto proprie le regole e le normative emanate a tutela della salute di tutti, pubblico e operatori museali, e si è impegnata per approntare un piano organizzativo che consentirà da questa settimana la riapertura di due delle proprie sedi museali secondo una formula che sarà in grado di rispettare ogni principio di sicurezza ma anche, questo è l’auspicio, di portare un valore aggiunto all’esperienza di visita.

In questa prospettiva assumono rilievo emblematico gli slogan scelti per la campagna pubblicitaria multisoggetto che accompagnerà la riapertura imbandierando la città: “L’avventura continua”, “Dove eravamo rimasti?”, “La bellezza continua” e “Come prima, più di prima!”, e il sottotitolo “Nuovo stile, emozioni antiche”. Claim che alludono ai nostri musei, ampi, affascinanti, ricchi di vestigia e opere d’arte, riservati al godimento di chi vorrà tornare a emozionarsi in modo diverso ma altrettanto forte rispetto al passato.

 

“La situazione che abbiamo vissuto negli ultimi 70 giorni ha contribuito a far accrescere la capacità dei nostri Musei ad adattarsi alle emergenze, spiega il direttore di Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov: l'abitudine a gestire eventi imprevisti con tempistiche dettate dalle scadenze tipiche di una struttura che lavora per progetti ed eventi ci ha permesso di aggiustare quotidianamente le nostre programmazioni, essere sempre presenti con il nostro pubblico anche se in forma digitale, e proseguire con le tante progettazioni che attengono al Castello, alla nuova sezione dell'età romana di Santa Giulia, al Corridoio Unesco. Oltre che, ovviamente, al rientro della nostra amata Vittoria Alata. Ma la cosa che ci rende più felici è poter ripartire, già da questo giovedì 21 maggio, con una nuova proposta, non meno ricca di occasioni culturali, anche se diversa, ma finalmente a contatto con i nostri capolavori. Abbiamo bisogno che i cittadini rispondano al nostro appello, e tornino ai Musei: sono luoghi sicuri, antistress. Venite a trovarci, riscoprite i nostri tesori nelle nuove modalità "esclusive" a modalità programmata”.

 

“Non sarà facile lasciarsi alle spalle questi mesi di dolore, di apprensione e di isolamento. Eppure è un impegno cui siamo chiamati tutti, ognuno facendo la propria parte, per rivolgere di nuovo lo sguardo avanti, osserva la Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Brescia Laura Castelletti. Lo dobbiamo fare con tutte le attenzioni del caso, a tutela di noi stessi e di tutti quelli che ci stanno intorno. Riapriamo le porte dei Musei, le riapriamo con la prudenza e le cautele necessarie, ma con la consapevolezza che anche la cultura, con il suo portato di valori universali e di bellezza imperitura, possa partecipare alla ricostruzione di un pensiero positivo e propositivo, che sostenga i nostri passi nel percorso della ripresa.” 

 

Dal 21 maggio riapriranno quindi Il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo. Una giornata dal valore e dal sapore particolari per il significato che è chiamata a ricoprire, dal punto di vista culturale ma anche sociale. Per questo Fondazione Brescia Musei si inserisce in una ideale staffetta voluta insieme alla Direzione Regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, nell’ambito della quale alcune istituzioni museali bresciane si fanno portavoce dei sentimenti della comunità e offrono un momento di ricordo delle vittime dell’epidemia dal profondo valore simbolico.

 

Il filo della commemorazione ha iniziato a dipanarsi  lunedì 18 maggio, nella Giornata Internazionale dei Musei, nel Castello Scaligero di Sirmione e tra le incisioni rupestri di Capo di Ponte, dove l’Orchestra Fiati della Valle Camonica ha eseguito il Silenzio Fuori Ordinanza.

 

L’eco intensa di quelle note non si spegnerà ma tornerà a sollevarsi e a risuonare  giovedì 21 maggio alle 18 negli spazi del Museo di Santa Giulia, nell’arrangiamento originale di Sergio Negretti, seguita dall’esecuzione di Sarabande e Réjouissance, di G.F. Händel,  nell’interpretazione del Quintetto di ottoni della Banda Cittadina Isidoro Capitanio. Sarà un momento che si annuncia suggestivo ed emozionante, proposto a porte chiuse, a causa delle misure che inibiscono gli eventi pubblici, ma tutti potranno assistervi grazie al collegamento in diretta nella trasmissione “Teletutto Racconta” condotta da Andrea Lombardi e alla diretta social sui canali di Fondazione Brescia Musei e della Direzione Regionale Musei Lombardia.

 

Dopo l’esecuzione musicale i visitatori potranno accedere gratuitamente esclusivamente su prenotazione a visite programmate del Museo di Santa Giulia, previste alle ore 18, 18.45, 19.30, 20.15, accompagnati dai nostri operatori museali che garantiranno il rispetto delle condizioni di sicurezza e le informazioni necessarie.

 

Saranno straordinariamente presenti anche i conservatori delle Collezioni e lo staff dei Servizi educativi a disposizione dei visitatori.

Identica possibilità negli stessi orari in Pinacoteca Tosio Martinengo.

Per la prenotazione sono a disposizione il CUP (martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10 alle ore 16, telefono 030 2977833/34, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e il sito della Fondazione www.bresciamusei.com, sul quale è stata creata un’interfaccia utente immediata che indica giorno per giorno con un semaforo e i colori rosso-verde-giallo le slot libere per gli ingressi nei nostri musei.

A tutela della sicurezza e del distanziamento l’accesso dei visitatori sarà programmato ed organizzato per un massimo di 15 persone a visita.

Stessi orari e stesse modalità d’accesso gratuito alle visite programmate sono state previste anche per venerdì 22 maggio.

E’ evidente che l’operazione ha un valore esclusivamente simbolico e di testing delle nuove modalità di accesso. Per questo motivo ci scusiamo con gli utenti che non riuscissero a prenotare ma è intenzione della Fondazione prevedere prossimamente ulteriori aperture straordinarie. 

Da sabato 23 maggio il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo torneranno all’usuale bigliettazione. In una prima fase gli orari saranno rivisitati, così da adeguarsi alle mutate esigenze: assenza dei gruppi e delle scolaresche che popolavano i musei in orario diurno infrasettimanale, e necessità di offrire ai bresciani e al turismo interregionale importanti occasioni di intrattenimento serale e nel fine settimana.

Questi gli orari:  giovedì e  venerdì dalle ore 18 alle 22, partenza dell’ultima visita alle ore 20.15, e sabato, domenica e  festivi dalle ore 10 alle 21.30, partenza ultima visita alle ore 19.45.

A tutela della sicurezza e del distanziamento, l’accesso dei visitatori sarà programmato ed organizzato per un massimo di 15 persone a visita.

 

Da sabato 23 maggio l’accesso avverrà preferibilmente su prenotazione e il pubblico potrà entrare presentandosi nella fascia oraria prescelta. Allo scopo sono a disposizione il CUP (attivo lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 10 alle 16, giovedì,  venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 18, telefono 030 2977833/34, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e il sito della Fondazione www.bresciamusei.com, sul quale è stata creata un’interfaccia utente immediata che indica giorno per giorno con un semaforo e i colori rosso-verde-giallo le slot libere per gli ingressi nei nostri musei.

 

Come si può immaginare, le nuove modalità di gestione e lo scarsissimo preavviso con cui si è potuto condividerle con il personale di supporto alla visita e guardiania richiederanno in una prima fase la necessaria tolleranza da parte dei visitatori che siamo certi recepiranno positivamente le nuove modalità che da un certo punto di vista rendono anche migliore la fruizione dei nostri spazi. Un ringraziamento sentito da parte della Fondazione a tutto lo staff ed ai collaboratori del consorzio di cooperative appaltatrici per l’elasticità e la collaborazione prestate in queste fasi, così importanti per il rilancio dei nostri musei.

 

 

 

IL FILM “L’ORA DEL RISVEGLIO” PRODOTTO DA FONDAZIONE BRESCIA MUSEI

 

In occasione della riapertura dei Musei Civici, la Fondazione ha realizzato un film originale per promuovere il “risveglio” del patrimonio artistico-culturale della città di Brescia.

 

“L’Ora del Risveglio” è il titolo del progetto, realizzato da Nicola Zambelli per SMK Factory, ed è composto da cinque filmati originali che vogliono essere un’esortazione alla contemplazione del nostro patrimonio culturale e allo stesso tempo uno stimolo alla fiducia verso il futuro e un invito alla resilienza.

 

I 5 filmati saranno presentati singolarmente a cadenza quotidiana sui canali social della Fondazione Brescia Musei a partire da martedì 19 maggio alle ore 16.

 

“L’Ora del Risveglio” è prodotta da Fondazione Brescia Musei insieme a SMK Factory.

 

 

 

NUOVI CONTENUTI ESPOSITIVI IN PINACOTECA TOSIO MARTINENGO

 

La Pinacoteca Tosio Martinengo è al centro in questi giorni di due importanti arricchimenti artistici: il restauro della Pala di San Domenico del Romanino e l’experience show IN-vece, in omaggio a Raffaello nel Cinquecentenario della morte.

 

Restauro in situ della Pala di San Domenico del Romanino

 

Grazie al sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, Fondazione Brescia Musei ha candidato la Pala di San Domenico di Girolamo Romanino al bando “Restituzioni 2019-2020”, attraverso il quale Intesa Sanpaolo mette a disposizione ingenti fondi per interventi di restauro finalizzati alla valorizzazione e alla salvaguardia di beni artistici di assoluto pregio.

 

Il progetto è stato ritenuto particolarmente meritevole e grazie all’aggiudicazione del bando Fondazione Brescia Musei ha potuto dare avvio alle prime fasi esplorative del restauro.

 

Le importanti dimensioni della pala hanno imposto la realizzazione di un cantiere in situ, che si svolgerà nel salone di palazzo Martinengo da Barco, sotto gli occhi dei visitatori, che nei prossimi mesi potranno seguirne le diverse fasi e ammirarne i progressi.

 

Le restauratrici incaricate Monica Abeni e Paola Guerra saranno disponibili, quando al lavoro presso la Pala, a un veloce question time con il pubblico. Davanti all’opera è stato infatti allestita una piccola platea, in collaborazione con l’azienda Imbal Carton, dove il pubblico potrà sedersi e documentarsi sul lavoro in corso.

 

 

 

Proroga al 30 agosto per IN-vece: L’experience show in omaggio a Raffaello

 

La riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo permetterà ai visitatori di poter ammirare  “IN-vece” l’experience show dedicato alle incisioni di opere raffaellesche delle Collezioni bresciane.  

 

Si tratta di un’ installazione innovativa, inaugurata pochi giorni prima del lockdown, chiamata ad essere la prima iniziativa bresciana del ricco calendario che si snoderà durante il 2020 per omaggiare il Cinquecentenario della morte di Raffaello, pittore documentato in città da due capolavori giovanili, entrambi provenienti dalla collezione di Paolo Tosio: l’Angelo della Pala di San Nicola di Tolentino, già a Città di Castello, e il Redentore.

 

Occasione dell’experience show è stata la partenza per le Scuderie del Quirinale di Roma del Redentore per la grande mostra nella quale l’Ecce homo bresciano è una delle opere cardine del percorso espositivo. La proroga del prestito per l’esposizione romana, chiesta per la lunga chiusura dovuta all’emergenza Covid-19, porterà anche al prolungamento dell’experience show bresciano fino al 30 agosto.

 

I contenuti scientifici del progetto sono stati curati da Roberta D’Adda, conservatrice della Fondazione Brescia Musei. La realizzazione è avvenuta in collaborazione con lo studio milanese camerAnebbia.

 

 

 

LA PROGRAMMAZIONE DI BRESCIA MUSEI PER LA RIPRESA

 

Da venerdì 18 settembre Brescia proporrà, come anticipazione dell’arrivo della Vittoria Alata, una mostra-omaggio all’architetto Juan Navarro Baldeweg (Santander, 1939).  La rassegna dal titolo Juan Navarro Baldeweg. Architettura, pittura, scultura. In un campo di energia e processo, curata da Pierre-Alain Croset, resterà allestita fino al 5 aprile 2021, ospitata nel Museo di Santa Giulia (Coro delle Monache, Basilica di San Salvatore e cripta). L’esposizione presenterà una serie di opere - modelli e disegni dei suoi progetti più importanti, grandi tele e sculture - che ripercorrono la poliedrica carriera di Navarro Baldeweg, come architetto, pittore e scultore, e che consentono di cogliere le interazioni e le connessioni tra le varie arti.

 

A seguire, dal 2 ottobre, in occasione del quinto centenario della morte di Raffaello (1483-1520), in Santa Giulia verrà allestita la mostra Raffaello: alle origini del mito, curata da Roberta D’Adda, dedicata all’artista urbinate con opere in grado di testimoniare lo sviluppo della fortuna dei suoi modelli nelle arti e presso i collezionisti, nonché la nascita di un vero e proprio ‘mito del divino pittore’, che raggiunse il suo massimo sviluppo nel XIX secolo, nel contesto della temperie culturale neoclassica prima e romantica poi. Il progetto ha ricevuto l’attenzione del Ministero degli Affari Esteri e diventerà una travel exhibition di Fondazione Brescia Musei nei Balcani (Zagabria, Tirana, Sarajevo), grazie all’organizzazione dell’Area della Promozione Culturale italiana all’estero.

 

La Vittoria Alata sarà ufficialmente restituita a Brescia con ogni probabilità a novembre 2020.  Proprio in questi giorni si stanno facendo tutte le verifiche necessarie per la ripresa delle attività di restauro nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento. La statua tornerà in città dopo quasi due anni di lavori di restauro, promossi dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Bergamo e Brescia, e condotti dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

 

Trenta sono i professionisti che a vario titolo, ciascuno con la propria specializzazione, sono stati impegnati nelle numerose attività di conoscenza e di conservazione del bronzo.

 

La grande statua in bronzo che per composizione, materiale e conservazione è una delle opere più importanti della romanità, avrà una nuova collocazione nella cella orientale del Capitolium, in un allestimento museale originale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg.

 

Rispetto ai programmi precedentemente annunciati si deve registrare il rinvio alla primavera del 2021 (marzo) della grande mostra Alfred Seiland. Imperivm Romanvm. Fotografie 2005-2020, lo straordinario viaggio nella romanità di 39 paesi che hanno visto l'Impero romano al loro apice e che tramandano le vestigia di quella cultura ai giorni nostri. Raccontato dal monumentale dossier costruito negli anni da Alfred Seiland con un gusto pop iperrealista, il progetto espositivo coprodotto con Skira immortala non solo i più celebri lasciti della cultura romana ma anche rovine in siti meno noti, eccentrici e bizzarri edifici moderni che alludono all’antico o, ancora, resti archeologici che permangono, in totale indifferenza, nel contemporaneo tessuto urbanizzato.

 

Stessa sorte, ovvero rinvio di un anno, per la quarta edizione del Brescia Photo Festival,  con la direzione artistica di Renato Corsini, che si sarebbe dovuto tenere a maggio 2020. Il tema “Patrimoni”, legato al decennale del sito Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere” che occorre a giugno 2021, sarà mantenuto.

 

A settembre 2021 infine Fondazione Brescia Musei in coproduzione con Skira promuoverà la grande mostra Vittoria. Il lungo viaggio di un mito al Museo di Santa Giulia. L’esposizione, curata da Marcello Barbanera, Francesca Morandini e Valerio Terraroli approfondirà il tema della Vittoria, indagandone storia, aspetti e declinazioni anche nell’età moderna e contemporanea, attraverso una serie di opere antiche provenienti dall’area del Mediterraneo e dalle zone più periferiche dell’Impero romano in grado di delineare la genesi iconografica di questo straordinario modello, che ancora non trova confronti specifici. Lo sviluppo dell’affascinante mostra nel 2021 permetterà di tenere viva l’attenzione pubblica e mediatica intorno al palinsesto strategico della Fondazione dedicato alla Vittoria Alata.

 

 

 

LE ATTIVITA DIGITALI E SOCIAL DURANTE L’EMERGENZA

 

Nel periodo di chiusura temporanea al pubblico dovuto all’emergenza sanitaria, Fondazione Brescia Musei si è impegnata a fondo ed ha fatto del suo meglio per non lasciare solo il proprio pubblico e continuare a condividere la bellezza del patrimonio museale bresciano affinché esso potesse essere in qualche modo di sollievo e conforto in questo momento di particolare difficoltà.  La situazione di generale emergenza è stata trasformata dalla Fondazione in una occasione di arricchimento delle competenze digitali del proprio staff.

 

Fondazione Brescia Musei ha pensato e proposto un ricco palinsesto di appuntamenti virtuali sui propri canali social, Facebook, Instagram, Twitter e You Tube, format che hanno raccolto un vivo apprezzamento da parte del pubblico che ha moltiplicato visualizzazioni e interazioni.

 

Qualche numero per dare la dimensione del gradimento degli sforzi, creativi e realizzativi, messi in campo dalla Fondazione.

 

Per quanto riguarda Facebook, dal 10 marzo le interazioni sulla pagina sono cresciute, arrivando a sfiorare quota 20.000. Sono esplosi in particolare i post con contenuti multimediali, cresciuti del 122% rispetto al consueto, con un aumento delle interazioni pari al 189%. Ottimi risultati anche per Instagram, che, dalla stessa data, ha fatto segnare un incremento di migliaia di followers.

 

Numeri che dimostrano come l’emergenza abbia portato la Fondazione a trovare nel digitale strade e soluzioni innovative valide anche per il futuro, per agire, andando oltre la crisi, integrando la fruizione fisica a quella via web.

 

Molti i format ideati e trasmessi in questi due mesi, che costituiscono un patrimonio di ricchezza che non resterà però limitato al periodo dell’emergenza ed al mondo social. Infatti si sta operando per un trasferimento del materiale sul canale Youtube e sul sito di Fondazione Brescia Musei affinché esso possa costituire un primo nucleo di “museo digitale di Brescia”.

 

 

 

IL MUSEO IN CLASSE

 

Fondazione Brescia Musei, grazie al prezioso contributo di Fondazione ASM, ha lanciato l'iniziativa “Il museo in classe”, con l'obiettivo di continuare a supportare docenti e studenti in questo periodo di particolare difficoltà dovuta al Covid-19.

 

Malgrado la chiusura temporanea al pubblico dovuta all'emergenza, i Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei sono riusciti infatti a individuare una  modalità alternativa per mantenere il rapporto virtuoso costruito negli anni tra museo e scuola e per sostituire virtualmente le gite che erano state programmate e che sono poi state cancellate.

 

Il progetto “Il museo in classe” ha visto la realizzazione di 6 video-lezioni, per la regia di Simone Rigamonti, che affrontano in maniera coinvolgente temi legati al programma curricolare, indicate, a seconda dei casi, per le primarie o per le secondarie di 1° e 2°.

 

Determinante il supporto di Fondazione ASM che, spiega il presidente  Felice Scalvini, “in parallelo all’emergenza sanitaria si è concentrata sull’altra grande emergenza del momento, quella educativa. Abbiamo quindi colto con convinzione l’opportunità di affiancarci e sostenere la Fondazione Brescia Musei nella realizzazione di percorsi interattivi in grado di combinare una proposta formativa di qualità col mantenimento dell’interesse per le offerte museali della città. Si tratta di un’esperienza che potrà essere capitalizzata e potrà fornire a noi e a tutti nuove piste di lavoro anche una volta terminata questa emergenza”.

 

La bontà del progetto è testimoniata anche dalla scelta dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, di rendere disponibili i video sulla propria piattaforma per la scuola digitale, spazio nato per supportare le scuole attraverso la condivisione di buone pratiche, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio.

 

“Museo in classe”, spiega il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Giuseppe Bonelli,  si rivolge agli studenti come esperienza di apprendimento orientata, oltre che alla costruzione di conoscenza, alla formazione della persona nella sua consapevole espressione di una cittadinanza attiva e responsabile. Ma si rivolge anche al territorio come concretizzazione di un legame educativo che scaturisce dal partenariato tra enti che dimostrano una spiccata sensibilità verso il futuro dei ragazzi. Il progetto mette in luce in particolare la forma della scuola come comunità educante e la dimensione del museo nella sua accezione di artefatto, prodotto culturale, portatore di idee, esito di risposte ai bisogni: espressione di una “buona scuola digitale”, non è un’alternativa alla lezione ma rappresenta le possibilità di una scuola innovativa.”

 

 

 

IL CINEMA NUOVO EDEN SUI SOCIAL E IN STREAMING

 

Il cinema Nuovo Eden è chiuso dal 23 febbraio ma nel periodo di chiusura della sala ha cercato nuove formule per continuare a offrire un'ampia offerta di cinema al proprio pubblico.

 

La grande novità è stata la piattaforma streaming del cinema l' Eden in salotto: un canale Vimeo dedicato appositamente al Nuovo Eden, che ha visto il cinema pioniere di un'esperienza in Italia al fianco di altre due sale indipendenti, il cinema Beltrade di Milano e il cinema Odeon di Vicenza. Una sfida, complessa e delicata, nata per continuare il ruolo del Nuovo Eden come realtà capace di proporre una varietà di visioni, pur consapevoli che il cinema resta sempre il luogo dove le emozioni vengono amplificate dalla visione condivisa.

 

10 i film proposti finora, titoli passati dalla sala nelle stagioni precedenti oppure mai proposti prima, in versione originale sottotitolati o doppiati in italiano, documentari e fiction. Centinaia gli acquisti fatti online.

 

Lunedì 20 aprile ha invece preso il via un progetto rivolto alle scuole, della città e della provincia di Brescia, a cui da ormai 13 anni il Nuovo Eden rivolge una proposta dedicata. Si è infatti deciso di offrire alle scuole, che avevano aderito alle proiezioni cancellate per la pandemia, l'opportunità di vedere in streaming gratuitamente i film che avrebbero visto in sala, una proiezione di classe a distanza, promossa ai ragazzi dai loro stessi docenti. E come al cinema la visione avrebbe avuto un approfondimento, anche a casa i ragazzi e i professori hanno avuto accesso a dei contributi creati ad hoc dal critico cinematografico Paolo Fossati, che ha realizzato una serie di interviste con registi e ospiti.

 

 

 

TORNANO I SUMMER CAMP AI MUSEI

 

Fondazione Brescia Musei, in sintonia con il Comune di Brescia, conferma il proprio ruolo di riferimento per la comunità bresciana e offre sostegno alle famiglie organizzando per l’estate 2020 una ricchissima offerta di Summer Camp ludico-didattici.

 L’estate si avvicina e lo staff della Fondazione è già pronto per tornare ad accogliere in ampi spazi e in tutta sicurezza bambini e bambine, dai 6 ai 12 anni, attenendosi scrupolosamente alle misure di salute pubblica connessa alla fase eccezionale in cui ci troviamo.

Per rispondere maggiormente alle necessità dei genitori, verrà consolidato il format di Summer Camp con partenza al momento fissata dal 15 giugno all’11 settembre, con un unico orario esteso dalle 9 alle 16. Queste date sono passibili di estensione o riduzione in relazione ai contenuti di eventuali future ordinanze.

 

Il Summer Camp 2020 offrirà quest’anno ai partecipanti anche la possibilità di partecipare ad un’avventura tutta nuova. Oltre alla splendida cornice del Museo di Santa Giulia, parte del camp verrà ambientata in Castello per liberare la creatività e promuovere l’educazione all’arte attraverso il piacere della scoperta e della pratica sperimentale, tra spazi verdi, storia e fantasia.

 

Le preiscrizioni sono aperte. Per informazioni e adesioni ci si può rivolgere al CUP (attivo lunedì, martedì e mercoledì dalle 10 alle 16, giovedì,  venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18, telefono 030 2977833/34, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). E’ a disposizione per informazioni anche la pagina web dei Servizi educativi sul sito www.bresciamusei.com.

 

IL CONTRIBUTO A “SOStieni BRESCIA” INSIEME A CAMERANEBBIA

 

Malgrado il periodo di forte difficoltà dovuto al fermo dell’attività imposto dall’emergenza, Fondazione Brescia Musei si è fatta protagonista e tramite di solidarietà. Dalla partnership con lo studio creativo milanese camerAnebbia è nato infatti un concreto gesto di generosità verso la comunità bresciana e soprattutto verso chi è impegnato in prima linea nell’emergenza sanitaria in corso. La Fondazione ha infatti formalmente versato alla campagna fondi del Comune di Brescia “SOStieni Brescia. Dona per la tua città” l’importo di euro 1.200, frutto della cessione del compenso professionale dovuto a camerAnebbia per la realizzazione delle animazioni digitali #artworks 2.0 per Brescia. Un gesto importante perché da valutare nel generale contesto di crisi del comparto cultura, ma dove non si è voluto rinunciare al ruolo di volano moltiplicatore di positive ricadute sulla collettività. La donazione è stata infatti la naturale conseguenza della comune volontà di Fondazione Brescia Musei e di camerAnebbia di unire in modo originale creatività e solidarietà, valorizzando il patrimonio artistico bresciano e allo stesso tempo supportando chi, in questa delicata fase, si trova all’improvviso in una situazione di bisogno.

 

Con l’imminente riapertura dei musei prevista nel mese di maggio e nell’orizzonte di riattivazione di tutte le attività artistico-culturali già in programma, nella piena sicurezza e dopo l’emergenza connessa all’epidemia Covid-19, Fondazione Brescia Musei, il Comune di Brescia e le oltre trenta tra imprese e istituzioni partner dell’Alleanza desiderano condividere con la stampa, gli stakeholder cittadini e la comunità del settore cultura nazionale un’importante novità destinata a ridefinire il profilo del “nuovo corso” dell’ente, in un momento che simbolicamente costituisce speranza di rinascita dopo i fatti traumatici degli ultimi 2 mesi.

Mentre tutte le informazioni sul riavvio delle attività museali saranno rese alla stampa in separata comunicazione, a breve in programma, la Fondazione desidera qui comunicare la novità maturata nei mesi scorsi.

Il comunicato stampa integrale

ALLEANZA PER LA CULTURA DI FONDAZIONE BRESCIA MUSEI

 

Alleanza per la Cultura è l’innovativo patto pubblico-privato che aggiorna i tradizionali format di fundraising culturale adottati finora dalla Fondazione Brescia Musei. Il suo obiettivo è stabilire un rapporto duraturo, partecipativo e mutualmente beneficiale tra la Fondazione e aziende, Istituzioni formative, enti e fondazioni di sviluppo del territorio all’insegna della valorizzazione e della promozione del patrimonio artistico cittadino e del sostegno ai grandi eventi della comunicazione culturale.

 

“Nel corso dell’ultimo quadrimestre del 2019, e nel primo trimestre del 2020, abbiamo avviato un processo di condivisione del nostro progetto triennale e dei nostri obiettivi con stakeholder del territorio, a cui è stato proposto di divenire partner della Fondazione mediante un format innovativo” dichiara Francesca Bazoli, Presidente della Fondazione Brescia Musei. “Le spese relative alle attività ordinarie e al funzionamento dei musei a noi assegnati sono garantiti dalla concessione in essere tra il Comune di Brescia e la Fondazione stessa, mentre con il progetto Alleanza per la Cultura i partner contribuiscono alle attività straordinarie di valorizzazione e promozione del patrimonio mediante il sostegno all’organizzazione di iniziative speciali relative a mostre, progetti installativi e di comunicazione culturale, di trasformazione dei siti museali e funzionali al miglioramento strutturale dei servizi al pubblico. Il progetto è dunque basato sulla condivisione con i partner di una visione strategico culturale triennale in cui eventi e manifestazioni di taglio popolare, scientifico e di disseminazione artistica sono lo strumento condiviso per la valorizzazione di quel fondamentale asset di sviluppo sociale ed economico della città che è costituito dal suo straordinario patrimonio culturale. E sono davvero felice di aver potuto constatare quanto la consapevolezza della rilevanza strategica del patrimonio sul futuro della vita della città e della provincia, e il senso di responsabilità nei confronti dello stesso, siano sempre più profondamente condivisi tra gli attori del mondo sociale ed imprenditoriale che abbiamo interpellato e che hanno generosamente accolto il nostro invito mettendo risorse proprie a disposizione della comunità”.

 

IL RUOLO DELL’INVESTIMENTO IN CULTURA NELLA MISSIONE SOCIALE D’IMPRESA

 

Il contributo dell’impresa alla cultura non è una novità, e molti dei generosi soggetti che sono entrati nell’Alleanza se ne sono fatti interpreti negli anni. Ma l’emergenza sanitaria e di conseguenza sociale da cui si sta lentamente uscendo accrescerà senza dubbio le difficoltà future del settore culturale e artistico. Risulta dunque ancora più decisiva la partecipazione di quei soggetti d’impresa che possono diventare fattore trascinante nella ripartenza della programmazione, già a partire dalla seconda parte della stagione di eventi 2020/21, destinata a saldarsi alle due successive annualità 21/22 e 22/23, in un abbraccio triennale.

 

Tra i grandi attori che hanno creduto nel progetto Alleanza per la Cultura, un ruolo di primo piano spetta a UBI Banca, che ha fin dalle fasi preliminari di istruzione di questa piattaforma approvato la sua visione programmatica pluriennale e vi ha contribuito con un generosissimo supporto. “La nostra banca investe da anni nella cultura perché siamo convinti sia un formidabile strumento di sviluppo sociale, economico e umano. Per questo siamo lieti di rinnovare questa importante collaborazione con Brescia Musei e l’Amministrazione Comunale. Insieme possiamo contribuire alla valorizzazione di Brescia – ha dichiarato Letizia Moratti, Presidente di UBI Banca – ed accrescere la conoscenza del suo qualificato patrimonio culturale e storico-monumentale, quale fattore identitario e di partecipazione sociale, in uno scenario che richiede a tutti i livelli il massimo impegno e determinazione per costruire uno sviluppo duraturo e sostenibile. Sono anche fermamente convinta – ha continuato la Presidente di UBI Banca – che questa partnership possa saldare e confermare ulteriormente il legame naturale della nostra Banca al cuore del suo territorio più storico. Brescia trova radici profonde anche in età romana come città più importante nel Nord Italia; queste radici nutrono ed esprimono il suo spirito forte e caparbio, confrontandosi con la contemporaneità di un territorio abile a valorizzarle in progetti innovativi e in grado di essere un volano essenziale per lo sviluppo della collettività”.

 

LA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA CULTURALE MUSEALE CITTADINA

 

I partner dell’Alleanza per la Cultura parteciperanno in via preferenziale a tutti gli eventi del programma e ne diventeranno essi stessi animatori, organizzando iniziative di networking e manifestazioni con le proprie reti professionali, industriali e relazionali, come se ne fossero essi stessi organizzatori. Fondazione Brescia Musei “allestirà” così un capitale culturale e di immagine che diviene, temporaneamente parte dell’equity dei membri dell’Alleanza, rendendoli orgogliosi attori di questa relazione identitaria.

“L'Assessorato alla cultura, alla creatività e all’innovazione”, dichiara la vice Sindaco Laura Castelletti, “ha dal principio sostenuto questa apertura al privato con il progetto Alleanza per la Cultura perché ne condivide le ragioni non solo finanziare o filantropiche, ma soprattutto strategiche per lo sviluppo della città di Brescia. Una città moderna e orientata all'innovazione non può che essere il luogo ideale in cui sperimentare nuove forme di mecenatismo istituzionale, soprattutto perché queste portano a ricamare un progetto culturale e strategico di sviluppo dei valori primari della città: conservare il patrimonio cittadino, rinnovandolo; promuoverne la conoscenza, in modo creativo; favorirne la valorizzazione, anche popolare, e per ogni target".

 

LA STRUTTURA FONDANTE LA PARTNERSHIP DI ALLEANZA PER LA CULTURA

Tre sono i cardini di questo nuovo progetto di fundraising a base culturale.

 

Il primo cardine è rappresentato dal board dei partner istituzionali. Si tratta di società vocate allo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio, enti, fondazioni, istituzioni formative e di ricerca, associazioni di rappresentanza. Tra questi UBI Banca, A2A, AIB – Associazione Industriale Bresciana, Coldiretti Brescia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione Paolo e Carolina Zani, Accademia SantaGiulia – Vincenzo Foppa, LABA – Libera Accademia Belle Arti, Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore.

 A2A

 

Il Gruppo A2A è la più grande multiutility italiana, all’avanguardia nei servizi sul territorio e nelle soluzioni tecnologiche, con cento anni di storia e di esperienza. Una realtà che guarda al futuro con competenza e responsabilità, grazie ad un modello industriale basato su diversificazione e sinergia fra tutte le attività.  A2A progetta città intelligenti e sostenibili nel rispetto delle persone, è protagonista della transizione energetica, attua con convinzione il principio dell’economia circolare in tutte le sue attività, è impegnata a costruire un nuovo modello di multiutility fortemente integrata nei territori. A2A, presente nel futuro.

 

ABP NOCIVELLI

 

A.B.P. Nocivelli fa parte di un gruppo imprenditoriale da anni impegnato nella progettazione e realizzazione di impiantistica con tecnologia di ultima generazione, nella ricerca e innovazione, e nell'impiego delle risorse a energia quasi zero. L'estesa presenza sul territorio permette di coniugare l'identità del gruppo con la comunità locale. Per questo motivo A.B.P. Nocivelli sostiene la diffusione della cultura come motore di sviluppo sociale ed economico sostenibile e come strumento per la produzione e circolazione di idee e innovazione. La collaborazione con Fondazione Brescia Musei è dunque vista come un modo per misurarsi con il patrimonio storico-monumentale riportandone il racconto nel tempo con un nuovo sguardo, confermando l'intento di promuoverlo e valorizzarlo.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRESCIA SANTAGIULIA

 

L’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia è una delle realtà del Gruppo Foppa ed è parte integrante del sistema pubblico dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) afferente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

 

Istituzione impegnata nella formazione di livello nazionale e internazionale, offre 10 diplomi accademici di I livello triennali, altrettanti bienni di specializzazione e master di I livello.

 

Accademia SantaGiulia è l’università dei talenti creativi interamente dedicata all’arte, alla ricerca e alla tecnologia.


AIB – ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA

 

L'Associazione Industriale Bresciana, con oltre un secolo di storia, è la più antica associazione industriale d'Italia. Nel 2017 ha celebrato i propri 125 anni di attività. Oggi l'Associazione Industriale Bresciana associa circa 1300 imprese per un totale di circa 70mila dipendenti e, accanto ai compiti di rappresentanza nei confronti delle parti politiche e sociali, l'AIB svolge funzioni di assistenza alle imprese attraverso una vasta gamma di servizi mirati a rendere agevole la gestione e a costruire una vera e propria cultura imprenditoriale. All'interno di AIB trova il proprio spazio la Piccola Industria, nata nel 1948 per raggruppare e rappresentare le piccole e medie imprese, rendendosi portavoce delle istanze specifiche.

 

ll Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriale Bresciana è nato invece nel 1960 con la finalità di favorire attività di carattere culturale, di formazione e di promozione della cultura d’impresa. AIB suddivide la propria attività in otto settori merceologici e in sette zone territoriali.

ANTARES VISION

 

Antares Vision garantisce la protezione dei prodotti durante il loro ciclo di vita attraverso sistemi d’ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciatura per l’anticontraffazione e il controllo della filiera, e la gestione intelligente dei dati, in tutti i settori industriali più esigenti, dal farmaceutico ai dispositivi biomedicali, dal food al beverage, dal cosmetico al fashion.

 

Antares Vision raggiunge oltre 60 Paesi con soluzioni complete e flessibili, hardware e software, e relativi servizi. Dal 18 Aprile 2019, Antares Vision è quotata in Borsa Italiana, sul mercato AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale, dedicato alle PMI dinamiche e competitive. Con l’obiettivo di continuare e sostenere la strategia di crescita e sviluppo, nel corso del 2019/2020 sono stati perfezionati accordi di partecipazione e acquisizioni di aziende, italiane ed estere, leader nei servizi di intelligenza artificiale, controllo e ispezione nel settore beverage, software di serializzazione e tracciatura per l’industria farmaceutica. Nel 2019, Emidio Zorzella e Massimo Bonardi sono stati insigniti del premio miglior imprenditore dell’anno Ernst & Young per l’innovazione.


ASONEXT

 

Asonext nasce dalla riorganizzazione del gruppo ASO, attivo nella produzione di lingotti e barre fucinate di acciaio speciale legato e inossidabile, avvenuta a dicembre 2019. Nella continuità della proprietà e della presidenza di Paola Artioli la riorganizzazione societaria ha visto la nascita di un nuovo gruppo con forte vocazione internazionale focalizzato nello sviluppo degli acciai di altissima qualità di cui gli utilizzatori finali sono i settori power-gen, oil&gas, automotive, meccanica, navale, aerospaziale.

 

BERETTA HOLDING

 

Beretta Holding è la capogruppo di un gruppo internazionale conosciuto in tutto il mondo per la produzione di armi da caccia, di ordine pubblico, di ottiche e di abbigliamento, che ha avuto origine dal sogno e dalle capacità di un artigiano rinascimentale della Valle Trompia in provincia di Brescia. Grazie al coraggio e alla visione della sua discendenza, è divenuta un nome riconosciuto nel panorama internazionale, per i contenuti tecnologici e di performance e per l’Italian style che caratterizzano i suoi prodotti.

 

 

 

CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA

 

La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia è un ente che svolge, nella circoscrizione territoriale provinciale, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese promuovendone e curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali. È dunque una istituzione aperta, vicina alle attività economiche del territorio, di cui promuove lo sviluppo anche attraverso l'offerta di servizi reali. Collegata in rete con l'intero sistema camerale in Italia e all'Estero, integrata con altri organismi ed istituzioni nazionali, sostenuta dalla collaborazione delle associazioni imprenditoriali, la Camera costituisce per le imprese la porta di accesso alla Pubblica Amministrazione, il punto di confluenza tra attività produttive e Stato. Due sono le sue principali funzioni: da un lato quelle amministrative, dall'altro quelle di promozione e supporto alle imprese.

 

CLERICI (AFIS, IDRAS, UNICOM)

 

Carlo e Paolo Clerici, appassionati collezionisti di arte e fotografia, hanno ritenuto doveroso aderire e partecipare al sostegno della nuova attività culturale promossa dalla Presidente e dal Direttore di Fondazione Brescia Musei. Ragion per cui, non solo in qualità di amanti dell’arte ma anche di affermati imprenditori bresciani, hanno deciso di collaborare con il Progetto Alleanza Cultura attraverso le aziende del gruppo Clerici con sede nel bresciano: AFIS, Idras e Unicom. Le tre imprese, sul mercato da oltre 50 anni, si occupano di arredobagno e fornitura di materiale idrotermosanitario. Da anni fanno parte del gruppo Clerici che, con 70 punti vendita e showroom, è secondo nel settore a livello nazionale: una grande famiglia, solida e appassionata, che oggi fa dei propri valori portanti il dinamismo e la modernità.

 


COLDIRETTI BRESCIA

 

Coldiretti Brescia è un’articolazione provinciale della Confederazione Nazionale Coldiretti ed è un centro di azione sindacale, di assistenza tecnica e fiscale, d’informazione e formazione. È presente sul territorio con una sede centrale e 12 uffici periferici, opera con personale qualificato e strumenti tecnologicamente avanzati che sono a disposizione dei soci per promuovere e sostenere la crescita economica e professionale delle aziende e il progresso dell'agricoltura bresciana. Uno dei principali progetti di Coldiretti è la filiera agricola tutta italiana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i prodotti Made in Italy. Punti cardine dell'azione: la sostenibilità coniugata alla trasparenza, il legame con il territorio e la multifunzionalità dell'impresa agricola.

 


DAVIDE PEDERSOLI & C.

 

La nostra realtà aziendale, presente sul mercato dal 1957, è da sempre attiva nella riproduzione di armi storiche collocabili tra la fine del 700 e l'inizio del 900. Alla base del nostro successo imprenditoriale c'è un profondo studio dell'arma ed un'attenta visione dei dettagli alla ricerca dei caratteri distintivi, il cui rispetto fa di una riproduzione una copia identica dell'originale. Questo non sarebbe possibile senza l'azione di raccolta e conservazione ad opera dei musei e dei collezionisti privati. Manufatti il cui valore spesso è incalcolabile, donati e poi gelosamente protetti con l'intento di preservarne il corpo e tramandarne lo spirito. La letteratura, il teatro, la cinematografia vi attingono costantemente, il successo di produzioni Hollywoodiane come " The Revenant " o " Balla coi lupi " ne sono la dimostrazione. La Davide Pedersoli vuole congratularsi con la direzione e gli operatori della Fondazione Brescia Musei la cui costante e tacita attività dona futuro al nostro passato.

 


FONDAZIONE ASM

 

Fondazione ASM è stata costituita nel 1999 da ASM SpA per qualificare ulteriormente lo storico rapporto dell’Azienda di Servizi Municipalizzati con la comunità bresciana. Oggi, dopo il subentro di A2A ad ASM, la Fondazione prosegue nella missione originaria, puntando a riproporre negli ambiti della solidarietà sociale, della cultura, dell’educazione e della tutela dell’ambiente l’approccio innovativo, aggregante e concreto che ha caratterizzato la storia della Azienda Fondatrice. Per queste ragioni si pone come partner attiva e dinamica delle principali istituzioni della città, nonché del mondo dell'associazionismo, del volontariato e dell’imprenditoria sociale spesso promuovendo nuove ed originali iniziative.

 

 

 

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LOMBARDIA

 

La Fondazione Banca del Monte di Lombardia è una Fondazione di origine bancaria, sorta a Milano nel luglio 1992. La Fondazione persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico. Gli scopi di utilità sociale sono quelli costituiti dal perseguimento di finalità che abbiano la funzione diretta o mediata di far crescere la società civile, di prevenire, correggere e migliorare aspetti specifici della realtà sociale e di affrontare bisogni emergenti della vita comunitaria. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia eroga contributi esclusivamente a favore di enti pubblici, enti privati che perseguono un interesse pubblico ed altri soggetti senza scopo di lucro. “Arte, Attività e Beni Culturali” è uno dei settori di intervento.

FONDAZIONE DELLA COMUNITÀ BRESCIANA

 

Costituita il 21 dicembre 2001 per volontà di Fondazione Cariplo sul modello delle community foundations statunitensi, è un soggetto autonomo che ha consolidato negli anni il proprio ruolo di punto di riferimento territoriale in grado di fare da tramite tra chi può e desidera donare e chi, d’altro canto, ha bisogno di ricevere per poter realizzare progetti d’utilità sociale. FCB si muove nella direzione indicata dalla moderna filantropia e vuole essere volano trasparente di sviluppo del territorio, catalizzatore di risorse capace di stimolare nuova progettualità mettendo in rete enti ed associazioni che insieme hanno dimostrato di poter raggiungere grandi obiettivi.

FONDAZIONE PAOLO E CAROLINA ZANI

 

La Fondazione Paolo e Carolina Zani per l’arte e la cultura nasce con lo scopo principale di conservare, tutelare e valorizzare la collezione d'arte barocca visitabile all'interno della Casa Museo Zani attraverso percorsi guidati. La Fondazione sostiene inoltre la cultura in generale mediante l’elargizione di contributi specifici, destinati in modo particolare alla formazione dei giovani. La sede istituzionale della Fondazione è all’interno della Casa Museo Zani in via Fantasina 8 a Cellatica.

 

 

 

FONDAZIONE LUCCHINI

 

Costituita a Brescia nel 1990, la Fondazione Lucchini si propone di contribuire alla diffusione di una moderna cultura industriale e rafforzare i valori espressi dalla scuola e dal lavoro quali fondamenti di libertà individuale e crescita sociale, basi indispensabili del progresso morale, civile ed economico della collettività. La Fondazione rappresenta l’espressione culturale dei valori e delle esperienze maturate dal suo Presidente e fondatore Cav. del Lavoro Luigi Lucchini nell’ambito delle intraprese industriali realizzate e delle cariche pubbliche ricoperte. Negli ultimi anni la Fondazione ha sostenuto un insieme di importanti iniziative soprattutto nel campo della promozione culturale e della valorizzazione della ricerca scientifica, con pubblicazioni, convegni, incontri ed eventi artistici, spesso realizzati in collaborazione con altri enti, associazioni ed istituzioni.

FONDERIE ARIOTTI

 

La storia di Fonderie Ariotti è iniziata 110 anni fa ad Adro, e continua oggi guidata dalla quarta generazione della famiglia imprenditoriale bresciana. In oltre un secolo di progetti e investimenti, l’azienda ha evoluto la sua vocazione di fonderia tradizionale specializzandosi in servizi ad alta tecnologia, anche per conto terzi. Le fusioni in ghisa sferoidale e lamellare di grandi dimensioni - da 70 kg a 70 tonnellate, destinate principalmente al settore dell’eolico e delle energie rinnovabili - vengono fornite a clienti internazionali come prodotti finiti e pronti per il mercato, grazie all’eccellenza dei servizi di lavorazione meccanica e controllo dimensionale, assicurati da impianti di ultima generazione. Da sempre, Fonderie Ariotti investe molto nella formazione dei giovani, aprendo le sue porte agli studenti degli istituti tecnici nei programmi di alternanza scuola-lavoro.

GEFRAN
Cinquant'anni di esperienza e un know-how approfondito, una struttura fortemente orientata ai bisogni del cliente e una costante innovazione tecnologica, fanno di Gefran un leader nel settore dei componenti per l’automazione e sistemi per il controllo dei processi industriali. Gefran garantisce prodotti di eccellente qualità, certificati secondo tutti gli standard internazionali. In ogni stabilimento Gefran, in Italia e nel mondo, i reparti produttivi hanno il totale controllo della catena del processo: dalla fase iniziale di progettazione fino a quella finale di spedizione al cliente, passando per quella realizzativa. Un approccio al lavoro, ma anche una filosofia aziendale, che conferma l’unicità di Gefran: uno dei driver che negli anni ne ha reso possibile la trasformazione da azienda famigliare a leader internazionale.

 

 

 

GRUPPO AMBROSI

 

Ambrosi spa è un gruppo che svolge la propria attività nel settore caseario dove opera in qualità di produttore, oltre che di commerciante, stagionatore e confezionatore. Il gruppo è orientato verso l’internazionalizzazione. All’estero Ambrosi concentra le proprie vendite sui mercati europei, su quelli del Nord America, Medio Oriente, Far-East, puntando sulle strategie di marchio e sulle specialità tipiche della tradizione casearia italiana. La quota export del gruppo raggiunge il 46% con una presenza, in termini di vendite, in oltre 50 Paesi. L’obiettivo strategico primario è, infatti, la competitività internazionale puntando sulla qualità della propria filiera unita all’innovazione tecnologica e alla forza del servizio distributivo, senza dimenticare l’aspetto “green” su cui l’azienda in questi anni ha investito in termini di risparmio energetico nei siti produttivi. L’azienda fu fondata nel 1942 da Ottorino Ambrosi.  Dal 1994 è guidata da Giuseppe Ambrosi.

 

GRUPPO CAMOZZI

 

Il Gruppo Camozzi è una multinazionale italiana leader nella produzione di componenti e sistemi per l’automazione industriale presente anche nei settori delle macchine utensili speciali, delle macchine per la filatura e in numerosi altri processi di lavorazione delle materie prime. La ricerca continua e lo sviluppo tecnologico sono alla base della strategia aziendale e i driver che la guidano sono legati alla creazione costante di innovazione, in un processo di sviluppo verso la smart manufacturing. Il gruppo Camozzi è presente in 75 Paesi nel mondo, ha 30 filiali, 2600 dipendenti, 5 divisioni operative e 18 siti produttivi. Centrali sono i concetti di responsabilità e valore, per cui Camozzi Group persegue uno sviluppo integrato in cui la crescita economica vada di pari passo con il progresso sociale e la tutela dell'ambiente. Ingente è l'impegno di risorse nei settori della ricerca e dello sviluppo

 

GRUPPO FERALPI

 

ll Gruppo Feralpi è tra i principali produttori siderurgici in Europa ed è specializzato nella produzione di acciai destinati all'edilizia e di acciai ad alto valore aggiunto. Dalla capogruppo Feralpi Siderurgica, fondata nel 1968 a Lonato del Garda (Brescia), oggi ha una struttura internazionale che produce più di due milioni e mezzo di tonnellate l’anno di acciaio con oltre 1.500 dipendenti tra Italia, Europa e Nord Africa. La purpose di Feralpi non è soltanto quella di produrre i migliori acciai, ma di farlo nel modo più sostenibile possibile, ovvero abbattendo i consumi e le emissioni utilizzando le migliori tecnologie disponibili anche grazie a un’intensa attività interna di innovazione e ricerca.

 

 

 

GRUPPO OMR

 

Il Gruppo OMR è produttore leader a livello globale di componenti e soluzioni integrate per l’automotive, fornendo ai più importanti costruttori automobilistici componenti motore e trasmissione in alluminio e ghisa, parti strutturali in alluminio e telai completi in alluminio con componenti lavorati e saldati. Dalla ricerca e sviluppo, attraverso il design e la prototipazione, OMR soddisfa le esigenze del mercato innovando ogni fase del sistema produttivo, verticalizzando il processo e rafforzando le procedure di controllo. Con oltre 3200 collaboratori, il Gruppo  OMR opera in 16 stabilimenti dislocati in 4 continenti.

 


GUBER BANCA

 

Guber Banca SpA è una banca digitale prevalentemente dedicata al credito ed ai servizi alle PMI, specializzata nella gestione e acquisto di crediti non performing, attività di cui si occupa da quasi 30 anni. Guber Banca intende essere sempre più vicina alle imprese e al territorio, applicando il proprio know-how di gestione dei processi alle nuove linee di finanza digitale, fondamentali per la crescita delle aziende.

 


IMBAL CARTON

 

Da oltre 50 anni Imbal Carton, grazie ai suoi 120 collaboratori, progetta e produce packaging e imballaggi in cartone ondulato, personalizzati in base a specifiche richieste del cliente. Dalle 3 sedi di Prevalle (BS), Piadena (CR) e Trento, serve attualmente più di 1.500 clienti in tutta Italia. Due i drivers aziendali: differenziazione del prodotto e sostenibilità ambientale, quest’ultima premiata con la vittoria del Bando Conai 2019. Grazie alla partnership in esclusiva per l’Italia con Progroup AG, multinazionale tedesca produttrice di carta e cartone riciclati, Imbal Carton è in grado di proporre un packaging sia più “green”, sia più performante. Quasi il 90% della produzione utilizza carte provenienti dalla raccolta differenziata. Nei nostri laboratori siamo costantemente impegnati ad ideare soluzioni per sostituire le carte di fibra vergine con quelle riciclate, tutelando il pianeta e proponendo risparmi logistici al cliente. Per noi, responsabilità sociale verso il territorio significa sostegno della cultura, dello sport giovanile e delle iniziative di beneficenza.

INBLU
Inblu è il marchio del Gruppo Condor Trade, azienda bresciana specializzata nella produzione di calzature iniettate in poliuretano. Le collezioni Inblu sono attente a stili ed esigenze differenti, per una moda comoda, easy-to-wear, con attenzione al rapporto qualità prezzo. Il design nasce a Verolanuova, dove vengono definite le linee guida di ogni collezione, poi declinate per rispondere alle richieste dei diversi mercati e canali distributivi europei ed extraeuropei. La ricerca e lo sviluppo tecnologico sono da sempre la base della crescita aziendale. Il Gruppo Condor Trade è presente in Germania, Polonia, Ucraina e India con diverse società produttive e commerciali

 


LABA - LIBERA ACCADEMIA BELLE ARTI

 

LABA – Libera Accademia Belle Arti guarda da sempre ad un futuro consapevole dove cultura, qualità della formazione e attenzione per le nuove tecnologie costituiscono le risorse primarie per tutti gli studenti. Da 20 anni formiamo i professionisti di domani grazie all’alta qualità della nostra ricerca e progettazione per il design di tutte le discipline creative. LABA – Libera Accademia Belle Arti inserita nel comparto universitario come Istituto di Alta Formazione Artistica, rilascia diplomi riconosciuti dal Ministero dell’Università della Ricerca.

 

OLIMPIA SPLENDID

 

Olimpia Splendid è un’azienda italiana che dal 1956 si distingue nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti per climatizzazione, riscaldamento, trattamento dell'aria. La Sede di Cellatica è l'headquarter del Gruppo, mentre a Gualtieri si trova il polo logistico. La dimensione internazionale dell'azienda è rappresentata dalle sedi delle filiali commerciali in Cina, Spagna, Francia, Brasile, USA e Australia. La mission che Olimpia Splendid si propone è progettare e costruire prodotti nel rispetto dell'ambiente, sviluppando soluzioni efficienti, innovative e di elevata finitura estetica.

 


ORI MARTIN

 

O.R.I. Martin, già sponsor del restauro della Vittoria Alata, deve la sua nascita all’intuito ed alla visione lungimirante del suo fondatore, il belga Oger Martin, approdato a Brescia nel 1911. Il gruppo O.R.I. Martin, specializzato nella produzione di acciai di qualità, da anni ha fatto della produzione di acciai speciali per la meccanica, e nello specifico per il settore dell'automotive, il suo core-business. La ricerca di nicchie qualitative sempre più dettagliate e la specializzazione in acciai sempre più ricercati per meglio soddisfare le richieste dell'industria automobilistica europea, permettono oggi di offrire come standard oltre 200 diverse qualità di acciaio. Attualmente detiene una forte presenza su tutti i principali mercati europei ed extraeuropei.

 


SILMAR GROUP (RAFFMETAL, FONDITAL)

Raffmetal spa, con sede a Casto, è il primo produttore europeo di leghe di alluminio da riciclo.
Fondital spa, con sede a Vobarno, è leader mondiale nella produzione di radiatori, caldaie, sistemi ed energie alternative per il riscaldamento e getti strutturali per il settore automotive. Le aziende, entrambe appartenenti a Silmar Group, sostengono, all’interno del proprio percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa, le associazioni del territorio con le quali condividono finalità e sistema valoriale. Oggi, anche come segnale di ripartenza, vogliono sostenere la promozione del ricco patrimonio artistico di Brescia, in quanto cultura e arte costituiscono importanti fattori di sviluppo della società, oltre che strumenti essenziali di dialogo con il territorio e crescita delle giovani generazioni.

SAEF
Accompagnare sviluppo e crescita e offrire soluzioni per il bisogno all’interno di una nuova cultura d’impresa: SAEF da 24 anni è al servizio di imprese, professionisti ed enti locali.  Il reperimento di contributi pubblici come strumento per affiancare le aziende sui temi dell’innovazione e della creatività, la formazione come passaggio chiave per imprese e persone che mettono al primo posto la crescita e la sicurezza come punto saldo di una cultura del lavoro nella quale ogni persona possa sentirsi ed essere realmente protetta. Solo la genesi di una nuova cultura nell’uomo e nell’impresa, per SAEF, è lo strumento che può accompagnare con efficacia la crescita.

TAMBURINI
Tamburini, fondata nel 1960, compie quest’anno i suoi primi 60 anni. Da sempre è il riferimento per la costruzione di utensili filettatori e calibri di controllo con impianti di ultima generazione in base alle molteplici esigenze del cliente. L’Azienda è sinonimo di massima attenzione quando il cliente richiede la costruzione di calibri lisci e filettati a disegno e nei sistemi di controllo dimensionale ed è garanzia per la costruzione di utensili per filettare a disegno e per la lavorazione di diversi materiali. Tamburini è significativo riferimento a livello nazionale quando si parla di lavorazione in conto terzi nel mondo della meccanica di precisione. Lo stesso approccio si ha nei prodotti e servizi che si offrono ai settori della rubinetteria, delle valvole, dell’automation, dei sofisticati sistemi di difesa, dell’avveniristico settore aerospaziale e del delicatissimo settore medicale. Tamburini garantisce, con le certificazioni e con la taratura periodica, un controllo d’eccellenza per i clienti, riferimenti di prim’ordine nel mondo. La missione: essere precisi. Dalla produzione al controllo.

 

UBI BANCA

 

UBI Banca è una delle principali banche commerciali in Italia, con una quota di mercato del 7% circa e una presenza storicamente radicata nelle aree più dinamiche del Paese. UBI è una banca prevalentemente retail ma vanta anche una tradizionale attività a supporto delle piccole e medie imprese, oltre a una clientela Private che ne fa uno dei primi operatori del segmento nel nostro Paese. Del gruppo fanno inoltre parte società prodotto attive nel factoring, nel leasing, in ambito assicurativo e nell'asset management, nonché nella cessione del quinto. UBI Banca offre servizi bancari e finanziari dedicati alle famiglie, alle imprese, alle istituzioni locali e alle organizzazioni senza scopo di lucro, con l'obiettivo di creare valore economico sostenibile nel tempo per tutti gli stakeholders. Anche la vicinanza a progetti culturali e a tutela del patrimonio artistico è parte integrante dell'azione di UBI Banca a favore del Paese e in particolare dei territori di maggiore presenza dell’istituto. A tal fine il Gruppo sostiene con continuità numerose iniziative principalmente attraverso erogazioni liberali e sponsorizzazioni.

 


UBI FONDAZIONE CAB

 

La Fondazione Cab, oggi UBI Fondazione Cab, è stata costituita nel 1983 per “promuovere, favorire la ricerca, la valorizzazione, l’approfondimento, l’analisi e la divulgazione di fatti e aspetti che interessino la cultura, l’educazione, l’istruzione, l’assistenza sociale e la ricerca scientifica” (art. 2 Statuto). È tra i fondatori di Brescia Musei. Interprete dell'esigenza del territorio e dei suoi bisogni, la Fondazione sostiene il recupero di beni architettonici e ambientali, la valorizzazione del patrimonio artistico e letterario e contribuisce ad iniziative sociali e culturali. L’esempio migliore è costituito dal recupero e dalla promozione del Museo della Città Santa Giulia, monumento nel quale UBI Fondazione Cab ha investito, comprese le grandi mostre, circa 12.600.000 euro. Ha operato anche nel campo della musica e delle donazioni ospedaliere. UBI Fondazione Cab si propone come “motore” per stimolare la città a costruire una dimensione nuova da protagonista della cultura. Una strategia di sviluppo anche in vista del ritorno economico che può essere generato dal turismo d’arte.

 

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

 

L'Università Cattolica del Sacro Cuore, sorta a Milano nel 1921 per iniziativa del francescano   padre Agostino Gemelli, è attiva oggi nelle sedi di Milano, Roma, Brescia, Piacenza e Cremona. È il più grande ateneo cattolico d'Europa e la maggiore università non statale d'Italia. Finalità preminente è quella di offrire agli studenti non solo una solida e qualificata formazione culturale e professionale, ma anche una vera e propria proposta educativa. L’offerta formativa, articolata e pluridisciplinare, declinata nell'ambito di ben dodici facoltà, il rigore degli studi, lo stretto legame con il mondo del lavoro e delle professioni, l’apertura internazionale caratterizzano significativamente questo ateneo.

 

Il sistema variegato di servizi e le innumerevoli iniziative a sostegno degli studenti e delle loro famiglie concorrono a conferire più valore e più valori alla vita universitaria.

 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

 

L'Università degli Studi di Brescia è una giovane università pubblica di medie dimensioni, fortemente radicata in un territorio tra i più ricchi e innovativi d'Europa. Nata per valorizzare le eccellenze imprenditoriali e del mondo sanitario bresciano, ha raggiunto in pochi decenni un elevato livello di prestigio e protagonismo nazionale e internazionale. L'Università degli Studi di Brescia si compone di 4 macro-aree: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria e Medicina per un totale di 8 dipartimenti. L'offerta formativa, ampia e qualificata, offre corsi di laurea triennale, corsi di laurea magistrale a ciclo unico, corsi di dottorato di ricerca, scuole di specializzazione e master universitari di I° e II° livello.

 

 

UN LIBRO IN DONO……per sentirci meno soli! E' una nuova iniziativa promossa dall'Assessorato alla cultura del comune  di Gavardo per venire incontro ai cittadini gavardesi che, dopo ormai qualche settimana di chiusura della Biblioteca come da decreto ministeriale per l'emergenza sanitaria Covid19, stanno sentendo la necessità di leggere un buon libro.
Da oggi è possibile chiedere in regalo uno dei libri indicati nella lista che trovate nell'home page del sito del comune (link https://www.comune.gavardo.bs.it/area_letturaNotizia/5398/pagsistema.html).
Approfittatene!

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