Cultura

La città gardesana in occasione delle festività natalizie ha organizzato vari concerti, il primo dei quali è previsto per questa sera, martedì 20 dicembre alle 21 presso il duomo di Desenzano. Ingresso libero.

La stagione concertistica di Desenzano del Garda, diretta da Luca Ranieri e Franco Masseroni, accoglie il Natale con il concerto in duomo di questa sera, 20 dicembre, alle 21. Si esibirà l'orchestra "I cameristi", composta da professionisti dell'orchestra sinfonica nazionale Rai.

Tra i cori dell'avvento, la corale San Biagio canterà nella chiesa di San Michele a Rivoltella venerdì 23 dicembre alle 20:45.

Per gli auguri di buon anno, invece, desenzanesi, e non solo, sono invitati alla chiesa di San Biagio in Rivoltella giovedì 29 dicembre alle 21. A suonare sarà il quintetto d'archi dei Berliner Philharmoniker. 

 

Si annuncia interessante per la preziosità dell'argomento e per la competenza del relatore, la conferenza in programma a Bagolino il prossimo 9 dicembre presso la sala ecomuseo in via San Giorgio 5 alle 20:30. La conferenza in programma: “La nostra Madonna di San Luca”. A proporla Flavio Richiedei, studioso di lungo corso e di grande esperienza. Il sottotitolo, "Alcune novità", fa presagire che il ricercatore possa annunciare alcune nuove acquisizioni per quanto riguarda la preziosa icona custodita nella chiesa parrocchiale di Bagolino.

Primo passo concreto per la realizzazione del nuovo Museo degli stampatori di Sabbio chiese. In questi giorni l'avvio dei lavori per la messa in sicurezza e la sistemazione dell'edificio donato dal professor Alfredo Bonomi che diventerà la sede di questa nuova importante istituzione per la Valle. Ne parliamo questa settimana con il vicesindaco di Sabbio e assessore alla cultura della Comunità montana di Valle sabbia Claudio Ferremi. Sarete dei nostri? Noi vi aspettiamo ogni giorno alle 8 e alle 12:30 su radio 51 per la trasmissione Primo piano con Maria Paola Pasini e Marcello Mora.

Domenica 18 dicembre alle 15 e alle 16:30 si terrà in due turni la prossima proposta del museo archeologico MAVS di Gavardo (piazza San Bernardino 5). Destinatari i bambini in età di scuola primaria. Prenotazione obbligatoria sul sito del museo, quota 2 euro a persona.

 

Si conclude domenica 18 dicembre con lo speciale evento “Giocare nell’antichità” il programma 2022 di appuntamenti riservati ai più piccini, proposto dal Museo Archeologico della Valle Sabbia. Nella sede di piazza San Bernardino a Gavardo i partecipanti verranno coinvolti in un divertente viaggio nel tempo.

Grazie a un percorso guidato tra le collezioni del MAVS sarà possibile riscoprire, tra aneddoti e curiosità, la tradizione del gioco nel mondo antico. Successivamente si effettuerà un laboratorio creativo a tema, durante il quale alcuni dei giochi più popolari tra i ragazzi di epoche lontane verranno riproposti e rivisitati.

Sono previsti due turni, rispettivamente alle 15 e alle 16.30. L’iniziativa, curata dal servizio didattico del MAVS in collaborazione con le operatrici dell'associazione La Melagrana, ha un costo di partecipazione di 2 euro a persona ed è riservata ai bimbi dai 6 agli 11 anni, accompagnati.

La prenotazione, obbligatoria, potrà effettuarsi mediante il link del modulo online presente sul sito web del museo. Per ulteriori informazioni, telefonare ai numeri 0365.371474 (entro venerdì, dalle 9.30 alle 12.30) - 338.9336451, oppure inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'associazione Equilibri Avanzati in collaborazione con il Comune di San Felice del Benaco e la Fondazione Raffaele Cominelli presentano la mostra "Di demoni, mostri, ninfe e altre storie. Artisti contemporanei a Palazzo". L'esposizione sarà visitabile da giovedì 8 dicembre 2022 a domenica 29 gennaio 2023 presso la sede della fondazione, a Cisano in via Padre Francesco Santabona 9. Ingresso libero.

 

Sulle sponde del Lago di Garda, nella suggestiva cornice dellantico Palazzo Cominelli, è ospitata una mostra dedicata alle leggende e ai racconti del territorio benacense. Undici artisti contemporanei, tra cui spiccano molti nomi noti, le rileggono dandone un'avvincente interpretazione. Sculture, disegni, fotografie, installazioni e video occupano il Palazzo trasformandolo in un luogo di magia. 

L'idea nasce dalla volontà di celebrare il bisogno di meraviglia, la necessità di tornare alle cose semplici, ma magiche, quelle che da bambini ci venivano raccontate, e che altre società, meno affaccendate, condividono ancora raccolte davanti ad un fuoco, ad un tavolo o sotto una tenda. Qui entra in gioco il ruolo dell’artista, per leggere i racconti di questa cultura popolare, riflettere, interpretarli e congiungere il passato al presente.

La casa di un poeta, l’attuale Palazzo Cominelli, un tempo dimora di Raffaele Cominelli, si presenta come luogo ideale, affinché le parole e le immagini prendano forma. Ogni ambiente della casa è quindi occupato da una presenza, antica e nuova contemporaneamente. Il lago di Garda, il Benaco, sul quale il Palazzo è rivolto, in un meraviglioso scorcio, è lo sfondo dei racconti. Si mescolano storia e immaginario, natura e artificio, sacro e profano. Tra l‘altro, la storia locale rivela spesso un’origine comune ad antichi racconti di altri luoghi, unendo così popoli e culture, in cui si gettano le basi di una storia universale.

Indagando le opere degli artisti, incontriamo misteriosi luoghi e fantastiche presenze, accorgendoci che il passato non è concluso, perché è parte di una storia che ci appartiene. Il nostro corpo e il nostro pensiero non sono fatti di un tempo scandito, ma di una effimera sostanza che congiunge passato, presente e futuro. Tra i protagonisti della mostra a Palazzo troverete demoni e mostri, tra cui draghi, coccodrilli e il mostro del Lago, ma anche ninfe, presenze misteriose, una regina e un arcano cacciatore.

 

La mostra è a cura di Anna Lisa Ghirardi con la collaborazione di Valentina Pedrali e presenta opere di Nicola Biondani, Stefano Bombardieri, Roberto Ciroli, Nicola Console, Vanni Cuoghi, Antonella Gandini, Armida Gandini, Ilaria Gasparroni, Cecilia Guastaroba, Francesco Levi, Stefano Mazzanti. 

Dall'8 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023 la Fondazione Cominelli seguirà i seguenti orari per visitare l'esposizione: sabato, domenica e festivi (chiusa il 25 dicembre) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. L'inaugurazione è prevista per giovedì 8 dicembre alle ore 17.

Durante le giornate della mostra saranno tenuti da alcuni artisti laboratori didattici e creativi rivolti a oltre quaranta ragazzi di Alter Bar di Cisano e Società Cooperativa Sociale La Cordata Onlus di Roè Volciano. Il progetto d’inclusione è stato reso possibile grazie al contributo del Fondo Silvestro e Margherita Niboli, sezione Raffmetal, come espressione dell’azienda di proseguire il percorso di responsabilità sociale d’impresa, utilizzando in questo caso l’arte e la creatività come forma relazionale e di integrazione sociale. 

Giornalista, scrittore, artista, cantore del Garda nelle sue forme. Se n'è andato Tullio Ferro, 93 anni, abitava a Desenzano. Era conosciuto per i suoi decenni di "militanza" gardesana lui che gardesano d'origine non era, ma il Garda l'aveva scelto e celebrato in tutte le sue varie declinazioni. Lunga e intensa la sua vita piena di soddisfazioni, di porgetti, di idee e di amici. Quest'estate aveva detto all'inaugurazione alla sua mostra dedicata alle Tavine ala Castello di Desenzano: "Ho ancora tanti progetti da realizzare". Li realizzerai Tullio, ne siamo sicuri, e continuerari a vivere nella nostra memoria, nello scrigno dei ricordi più belli. Grazie Tullio!

La camera ardente dalle 15 di oggi, venerdì, presso la casa del commiato Onoranze funebri Facciotti, via Valeggio 12 a Desenzano (vicino al complesso commerciale Le vele).

I funerali sabato nella chiesa di San Michele Arcangelo alle 14.30

Maria Paola Pasini

 

 

Tullio Ferro (1929-2022)
Il ricordo della Comunità del Garda

Gardesano d’adozione, Tullio Ferro ha accompagnato e interpretato il boom economico gardesano, allorquando, pochi anni dopo la Seconda guerra mondiale, i contadini e i pescatori benacensi si sono progressivamente trasformati in imprenditori turistici, ponendo le basi di quella che è poi diventata una delle aree a più alta vocazione turistica d’Europa.

Attento cronista prima, critico e saggista poi, poeta, pittore e scultore per passione e sensibilità, Tullio Ferro rappresenta il cantore della storia e della cultura gardesana di questi ultimi cinquant’anni, durante i quali non ha mai fatto mancare consigli e ammonimenti per un lago migliore, a misura d’uomo, ancorato alle tradizioni e, nel contempo, proiettato verso il futuro.

La Comunità del Garda e, pensiamo, l’intero popolo gardesano, costituito da ospiti e residenti, gli devono molto. 

Responsabile dell’Ufficio Stampa della Comunità del Garda dalla fine degli anni ’70 e fino ai primi anni ’90 del secolo scorso, ha raccontato e divulgato i grandi progetti del territorio: la depurazione del lago, e le opere di collettazione, compresa l’apertura del depuratore di Peschiera del Garda, le missioni internazionali della Comunità e, in particolare, in tempo di “guerra fredda” il gemellaggio tra il Garda e il lago Balaton ungherese, il bicentenario del viaggio di Goethe in Italia (1986), le giornate internazionali de “Il Garda nella cultura europea” (1982), e tanto altro.

Ma, soprattutto, si è reso artefice, con l’aiuto della moglie Anna, di un’iniziativa editoriale unica e significativa: i personaggi, Premi Nobel compresi, che hanno avuto, per diversi motivi, relazioni importanti con il territorio gardesano e da esso hanno tratto ispirazione per le loro opere. 

Con la scultura Nume Benàco Tullio Ferro infine ha ben rappresentato tutti questi ideali, così che la Comunità del Garda dal 2018 l’ha adottata quale simbologia dell’intero Lago di Garda, al di là di ogni confine. Ci facciamo, pertanto, interpreti del pensiero delle istituzioni e popolazioni gardesane per rivolgere all’amico Tullio gratitudine e riconoscenza.

 

Mariastella Gelmini Presidente

Pierlucio Ceresa Segretario Generale

Giovedì 15 dicembre alle 20:30, presso Villa Galnica (via Roma 4), la bookblogger Roberta Ghirardi dialogherà con gli autori bresciani Francesca Scotti e Federico Montuschi. Le letture dei testi saranno curate da Silvia Visini. Ingresso libero.

La splendida cornice di Villa Galnica ospiterà ancora una volta una serata speciale per chi ama leggere. Coccolati da una calda tisana (l'invito come sempre è a portarsi da casa la tazza) e dall'atmosfera natalizia, i presenti ascolteranno la presentazione del terzo romanzo di Francesca Scotti, "La fedeltà dell'edera", e di "8:08", anch'esso terzo libro di Federico Montuschi.

Federica Scotti è nata a Brescia, dove si è laureata in Lingue. Ha vinto numerosi premi letterari con racconti inediti, per poi lanciarsi a tempo pieno nella scrittura. Oltre alla letteratura, una sua grande passione è la storia. Con "La fedeltà dell'edera" riporta il lettore alla Brescia degli anni 50 del Novecento, dove Francesco Fontana vive appieno e in modo appagante il tempo della rinascita della sua città. La conoscenza con una giovane misteriosa cambia il corso della sua vita, soprattutto quando la ragazza sparisce lasciando un diario con la rivelazione del suo passato di sopravvissuta alle foibe. Lo stesso Francesco, inoltre, scoprirà pagine sconosciute della storia della propria famiglia grazie ad alcuni indizi lasciati dal padre.

Federico Montuschi vive a Brescia dopo anni trascorsi tra Milano, Madrid e Londra. È un ingegnere con la passione per la scrittura e per innumerevoli altre attività, tra cui suonare e recitare. Giunge in libreria con il terzo romanzo, dopo aver scalato le classifiche con il primo (terzo posto fra gli Ebook del Corriere della Sera nel 2013) e la soddisfazione del premio Amarganta 2018 con il secondo. "8:08", orario palindromo, intreccia la storia di otto persone con otto destini in otto contesti che a prima vista sembrano non doversi incrociare. Il tutto è ambientato a Madrid, poco dopo l'attentato terroristico del marzo 2004, con un tassista che si metterà alla ricerca dell'amico Paco, ripreso dalle telecamere in quei momenti drammatici mentre, invece di fuggire come tutti, cammina verso i treni poco dopo le esplosioni.

 

Dall’1 al 9 dicembre sono in distribuzione i biglietti gratuiti per il concerto della Banda cittadina di Brescia, dedicato ai soci e alla cittadinanza, che si tiene presso il Teatro Grande domenica 11 dicembre alle ore 16.

Nei giorni 1 e 2 dicembre i biglietti possono essere ritirati solo dai soci che hanno rinnovato la quota associativa 2022 alla “Isidoro Capitanio”. Dal 5 dicembre i biglietti sono a disposizione per i soci e per tutti coloro che sono interessati a partecipare al concerto. I tagliandi sono in distribuzione presso la sede dell’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” (all’interno del parco pubblico di via Odorici) nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì (esclusi sabato e festivi) dalle ore 9.30 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle ore 18.

Il programma del concerto dell’11 dicembre nel Massimo cittadino sarà proposto in anteprima domenica 4 dicembre alle ore 17 all’Auditorium San Barnaba con ingresso libero fino a esaurimento dei posti. 

Questa sera, mercoledì 23 novembre alle 20:30 presso la sala consiliare (via Morani 11, Prevalle), Mariapia Veladiano presenterà il volume "Adesso che sei qui" in dialogo con Francesca Gardenato.

 

L'evento rientra nel progetto "La Biblioteca di Tebe", ideato e curato dall’esperta di promozione della lettura Barbara Mino, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Brescia Est. L'iniziativa ha l'intento di promuovere le biblioteche come luoghi di incontro, agenzie di welfare culturale e di benessere, luoghi da curare per una migliore qualità della vita.

Mariapia Veladiano ha insegnato lettere per più di vent’anni ed è stata preside a Rovereto e Vicenza. Esordisce come scrittrice nel 2010 con La vita accanto (Einaudi) che le vale il Premio Calvino. Nei suoi romanzi indaga spesso la fragilità e il dolore ma anche la forza, il riscatto, la solidarietà. Sono queste le tematiche che affronta anche nel suo ultimo romanzo, Adesso che sei qui (Guanda), una storia di affetti familiari, di cura e di rispetto dell’altro, un romanzo sulla malattia e sulla vita.

 

 

L’ AGe (Associazione Genitori di Gavardo) in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Gavardo è lieta di invitare venerdì 16 dicembre presso il Salone Pio XI di Gavardo alle ore 20.00 allo spettacolo di marionette a filo "Camminando sotto il filo" . Nadia Imperio è una tra le più importanti marionettiste italiane. Molto bello che abbia scelto Gavardo per una sua esibizione. Al termine dello spettacolo tutti invitati presso Palazzo Noventa (a pochi metri dal teatro) per uno scambio di auguri reso possibile dalla collaborazione con la Cooperativa La Nuvola nel Sacco. Ingresso libero e gratuito. Lo spettacolo è adatto a tutta la famiglia.

Venerdì 2 dicembre alle 20:45, presso il salone Pio X, il Gruppo della Creta porta in scena Finzioni, tratto dagli scritti dello scrittore argentino. Ingresso 12 euro. 

 

Dare corpo teatrale alle parole di Borges è impresa ambiziosa: ci vuole tutto l’entusiasmo appassionato di un giovane e capace gruppo teatrale per non cadere tra i flutti per troppa vicinanza al Sole, come accade ad Icaro, una volta districatisi dal dedalo. Si misura con la sfida alta il Gruppo della Creta,  compagnia romana che  venerdì 2 dicembre presso il Salone Pio XI di Gavardo alle 20:45 porta in scena FINZIONI, per la regia di Alessandro Di Murro.

In un’indimenticabile parabola su se stesso e sulla propria scissione tra vivere e scrivere, l’autore argentino, che parla in prima persona e sostiene di non essere il famoso scrittore, ma soltanto uno registrato all’anagrafe come Jorge Luis Borges, che gira per le strade di Buenos Aires, annusa i portoni, prende la pioggia o il raffreddore, conclude constatando che «all’altro, a Borges, accadono le cose». Amara e malinconica consapevolezza che parola e vita si rincorrono perlopiù divaricando e un poeta, in una poesia sulla tigre, riesce solo a dire «parole, parole, parole», una tigre di sillabe e di carta, e cerca invano l’altra tigre, quella che non sta nel verso ma nella foresta.

Tanto più intriga la scommessa - val la pena andare a verificare di persona nella bella sala gavardese - assunta da Anton Giulio Calenda, Alessandro Di Murro e Tommaso Emiliani «di trasporre la forza concettuale di Borges nella dimensione dell’azione scenica, assurgendola a motore, chiave di lettura e filtro della nostra attualità»: poco importa se, addentrandosi nel labirinto dei significati, nulla è come appare, ma tutto lo è fedelmente, in un costante moto di contraddizione e perdita di certezze, che dichiara il fallimento. Di fatto, è solo la dimensione del teatro che può provare a ricomporre la frattura: qui, nel presente della messa in scena, parola e vita si coniugano.

Sostiene tale ricerca-spettacolo un gruppo affiatato e già maturo di attori, tra i quali Matteo Baronchelli, apprezzato l’estate scorsa in un reading del “Deserto dei Tartari” in città al Broletto e a Rezzato, insieme con i sodali del Gruppo della Creta, che ricordiamo per un vivace “Acarnesi” di Aristofane, andato in scena pochi mesi fa a Villanuova: in questo caso, Jacopo Cinque, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo, Amedeo Monda e Laura Pannia. Scene di Paola Castrignano, musiche originali di Enea Chisci.

Prenotazioni all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 0365.377462.

Ennio Pasinetti

La Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, in collaborazione con Cieli Vibranti e nell'ambito del Festival della Pace, organizza tre passeggiate il 24, 25 e 26 novembre a Brescia.

 

Tre passeggiate esclusive nel cuore della Brescia storica con percorsi unici, guide d'eccezione e grande musica. Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e Cieli Vibranti propongono itinerari culturali nel cuore di Brescia, con partenze da tre diversi punti del centro storico. A conclusione di ogni passeggiata un concerto di 30 minuti con la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo alla Chiesa di Santa Maria del Carmine, sempre a Brescia.

Il primo appuntamento sarà giovedì 24 novembre alle 18. Ritrovo: stazione metro San Faustino. ITINERARIO “ANTICO E MODERNO” con Flavio Pasotti, presidente Metro Brescia; Andrea Faini, giornalista e musicologo; Matteo Baronchelli, attore. Partenza dalla stazione metro San Faustino, con una presentazione del progetto di metropolitana e quello in fieri del tram. Spostamento alla chiesa del Carmine, per la visita guidata e l’ascolto del concerto. Nella stazione metro sarà letto un articolo di Marco Archetti, scrittore bresciano di oggi, che racconta il quartiere del Carmine. Nella chiesa, si darà lettura di un testo originale della poetessa contemporanea Isidora Tesic. 

Il secondo incontro è previsto per venerdì 25 novembre, sempre alle 18. Ritrovo: Piazza Loggia. ITINERARIO “SACRO E PROFANO” con Fabio Larovere, giornalista e guida; Matteo Baronchelli, attore. Partenza da piazza Loggia, con presentazione del palazzo, sede del sindaco e luogo simbolo della comunità civile bresciana; arrivo alla chiesa di Santa Maria del Carmine, per secoli sede del convento dei carmelitani, importante centro devozionale mariano per la comunità cristiana locale. Visita guidata della chiesa e concerto. In Loggia, l’itinerario sarà caratterizzato dalla lettura di una pagina legata alle Dieci Giornate del 1849; nella chiesa del Carmine, verrà letto un brano di letteratura sacra. 

La proposta si concluderà sabato 26 novembre alle 16. Ritrovo: Chiesa dei santi patroni Faustino e Giovita. ITINERARIO “IDENTITÀ E MULTICULTURALITÀ” con Fabio Larovere, giornalista e guida; Matteo Baronchelli, attore. Partenza dalla chiesa dei santi patroni Faustino e Giovita, cuore dell’identità storica e religiosa della città, e arrivo alla chiesa del Carmine, al centro del quartiere multietnico di Brescia. Nella chiesa sarà letta una testimonianza relativa alla miracolosa apparizione dei santi Faustino e Giovita, avvenuta il 13 dicembre 1438. Nella chiesa del Carmine si leggerà un testo legato al tema della multiculturalità. 

Tutte le passeggiate si concluderanno con un concerto di 30 minuti che presenterà estratti da “The Armed Man: A Mass for Peace” di Karl Jenkins, eseguita integralmente sabato 26 novembre alle ore 20 dalla Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, dal Coro Marenzio, dal Chorus universitatis Brixiae e dal Coro misto del Conservatorio di Brescia, diretti da Pier Carlo Orizio. 

Prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure 328 5897828.

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