Cultura

Sabato 18 marzo alle 20:45, presso la chiesa di Prevalle San Zenone, si terrà un concerto per coro e orchestra di fiati a cura del gruppo musicale Prevalle diretto dal maestro Stefano Gamba. Ingresso libero.

 

Alla serata partecipano numerosi gruppi e cori: coro cappella San Gregorio Magno e gruppo corale "Il labirinto" diretti da Tommaso Ziliani, corale Santa Giulia di Paitone diretta da Enzo Loda, coro Maggini di Botticino diretto da Gloria Busi, accompagnati all'organo da Gerolamo Tonini.

Saranno eseguite musiche di Brian Balmages, Jacob De Hann, Giacomo Puccini, Henry Purcell, J.B. Lully, Giancarlo Facchinetti, Giulio Tonelli, Luigi Manenti, Tommaso Ziliani.

Tra i divanetti e le poltroncine del Salòttino di Salò, Claudia Is On The Sofa non potrà che sentirsi a casa questa domenica 5 marzo, alle 17 in via Fantoni 36. Ingresso a offerta libera-

 

"Da Berlino alla Puglia racconta le vite raccolte per strada. I suoi palchi sono laghi, teatri, piccoli e fumosi club, grandi festival": così recita la sua biografia e l'associazione culturale gardesana è felice di presentare questa cantautrice bresciana dal cuore americano. 

L'artista ha collaborato con gruppi, cantanti e produttori di tutta Italia e oltre, in particolare gli ultimi singoli sono Not my song e The Match, prodotti con Alessandro "Asso" Stefana, che ha nel suo curriculum lavori con artisti del calibro di PJ Harvey e Vinicio Capossela.
 
Atmosfera internazionale quindi per questa domenica musicale, con un'artista che si contraddistingue per l'eleganza e la disinvoltura nel suo approccio a una musica senza confini. Gli spettatori sono invitati a portare un cuscino da casa per seguire il concerto con più comodità.
 

Venerdì 24 febbraio alle 20:30, al Centro di via Verdi 6, lo scrittore Enrico Giustacchini presenterà l’ultima indagine del giudice medievale uscito dalla sua penna. La sua narrazione sarà accompagnata da una rievocazione storica a cura dell’Associazione Christian Hubmann.

 

Sarà un‘immersione totale nel medioevo la serata organizzata dal Comune di Toscolano Maderno, in collaborazione con l’Associazione Christian Hubmann. I rievocatori in costume medievale non solo saranno in scena, ma avvolgeranno il pubblico con i loro suggestivi quadri di personaggi e vita quotidiana cui si aggiungeranno gli stessi protagonisti del giallo di Giustacchini. Il giudice Albertano, magistrato bresciano realmente esistito nel XIII secolo, rivivrà per una sera insieme al suo amico Berengario e ad altri comprimari presenti nel romanzo.

Il tutto mentre l'autore narrerà le sue vicende, in particolare l'indagine dell'ultimo volume della serie che è ambientata alle porte della Valtrompia. Come sempre, il giudice viene chiamato a indagare su fatti di sangue particolarmente efferati e complessi, tanto che solo la sua acuta deduzione può venirne a capo. "Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto" è il nono libro dedicato al giurista Albertano da Brescia, diventato fine investigatore grazie alla fantasia di Giustacchini che tuttavia, nel tracciare nuovi percorsi con la sua creatività, non viene mai meno al rigore dello storico e ricostruisce solo scenari verosimili, avallati dalla consultazione di documenti d'epoca.

In attesa della decima indagine, che sarà celebrata anche nell'ambito di Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023, vale la pena riascoltare la voce dello scrittore in una presentazione che si annuncia singolare e particolarmente ricca di emozioni e sorprese.

Giovanna Gamba

In occasione della “Giornata Nazionale del Paesaggio” la Villa Romana a Desenzano del Garda propone, l’11 marzo dalle ore 14.00 alle ore 17.00, un originale workshop con l’architetto e paesaggista Davide Sigurtà. A essere indagate saranno le relazioni tra passato e presente nel contesto della Villa Romana.

“Davide Sigurtà condurrà – anticipa Flora Berizzi, direttrice della Villa Romana e promotrice dell’incontro – i visitatori a scoprire i segni delle trasformazioni che questo sito e il paesaggio lacustre circostante hanno subito nel tempo. Un viaggio affascinate dentro la storia, il mutare della società e soprattutto le trasformazioni che le nuove funzioni hanno via via impresso all’ambiente, osservando l’esistente per vedere ciò che è ed è stato".

A osservare oggi le preziose rovine, connotate da una spettacolare presenza di raffinate pavimentazioni musive, si ha certo la sensazione di trovarsi ad ammirare una domus di altissimo livello.

“Se il partecipante gode già di Garda Heritage, lo speciale abbonamento ai Musei del Garda (che costa 21 euro e ha la durata di un anno, consentendo di entrare ogni volta che lo si voglia alla Villa Romana ma anche al Castello Scaligero di Sirmione e alle Grotte di Catullo), l’accesso al laboratorio sarà assolutamente gratuito" evidenzia la direttrice Flora Berizzi. "Per chi non se ne fosse dotato, la partecipazione non richiederà nulla di più del solito biglietto di ingresso alla Villa Romana. Va inoltre ricordato che ai possessori della card viene garantito, in questa come nelle analoghe iniziative, il diritto di prelazione rispetto a tutti gli altri”.

L’architetto Davide Sigurtà, lonatese, è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Nel corso di uno stage presso la Soprintendenza di Brescia si è occupato di recupero e valorizzazione dei Beni Culturali in Italia affiancando alla prassi lavorativa momenti didattici, teorici e di approfondimento della materia anche con alcune pubblicazioni. Nell’attività professionale si è occupato della messa in ripristino delle chiese danneggiate dal sisma del lago di Garda del 2004 e di progetti di conservazione di beni mobili ed immobili sia relativamente alla parte architettonica che alle superfici decorate.

Prenotazione consigliata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ingresso: 4 euro intero, 2 euro ridotto (18-25 anni), gratis under18.

In occasione della giornata internazionale della donna, un programma fra teatro, concerti e incontri con l'autore che prenderà il via sabato 4 marzo alle 21 con Lucilla Giagnoni in" Magnificat", al Palazzo dei Congressi.

Sirmione ha organizzato cinque incontri per “parlare al femminile” in occasione dell’8 marzo, all’insegna di teatro, musica, cultura, sport e solidarietà, per continuare a sensibilizzare su un tema che ancora richiede attenzione e mobilitazione. L'intenso programma è racchiuso tra il 4 e l’11 marzo ed è pensato dall’amministrazione comunale per coinvolgere l’intera comunità sirmionese, raccontando tante storie di donne impegnate e protagoniste negli ambiti in cui sono chiamate ad operare.

Il primo appuntamento sarà sabato 4 marzo, alle 21:00, presso Palazzo dei Congressi: in scena Lucilla Giagnoni con "Magnificat". Ingresso libero.

Dal senso di nostalgia verso Dio che caratterizza i lavori precedenti, in “Magnificat” Lucilla Giagnoni giunge ad una consapevolezza: esiste una forza vitale, generativa e perciò divina, che possiamo chiamare il Femminile e che può fare l’impossibile, unire gli opposti e dare armonia ai contrari. Il monologo che la straordinaria attrice porta in scena al Palazzo dei Congressi evoca questa forza attrattiva, relazionale e connettiva che riposa nella Terra stessa e che da essa può riemergere. Una produzione Centro Teatrale Bresciano – Teatro Piemonte Europa. 

La seconda data è domenica 5 marzo, alle 8:00 presso il Centro sportivo di Lugana (via Leonardo da Vinci), con la manifestazione "Corri con Merilù oltre la sclerosi multipla", una corsa benefica per sostenere progetti sociali sulla sclerosi multipla.

Appuntamento con la solidarietà: “Corri con Merilù oltre la sclerosi multipla” è una corsa non competitiva, o una camminata, di 7 o 13 Km lungo alcuni dei tratti più suggestivi del territorio sirmionese. L’iniziativa è organizzata da US Rovizza, col patrocinio e il contributo dell’amministrazione comunale su proposta delle Commissioni Servizi alla Persona e Sport e Associazionismo. Partenza ore 9:30 e rientro previsto per le 12. A seguire ristoro e spiedo solidale (su prenotazione). Il ricavato sarà devoluto per sostenere progetti sociali volti alla sensibilizzazione sulla sclerosi multipla. Per informazioni: Maurizio 348 3116073, Erika 320 0180090.

La terza tappa è prevista per mercoledì 8 marzo, alle 20:45 presso la Biblioteca Comunale: verrà esposto "Pioniere", un progetto della scuola secondaria di primo grado Trebeschi dedicato a donne protagoniste nella società e nella storia. Ospite della serata sarà Ilaria Ercolani, prima donna manovratrice della Diga di Salionze. Ingresso libero, è consigliabile prenotare al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-8-marzo-pioniere-552414585897

“Il talento non è collegato al genere, ma si alimenta delle aspirazioni e delle passioni di ognuno di noi. Il progetto “Pioniere” porta alla scoperta di talenti femminili che hanno dato un importante contributo allo sviluppo dell’umanità o che hanno avuto il coraggio di rompere degli stereotipi. Il progetto è sostenuto per il terzo anno consecutivo dal Comune di Sirmione e realizzato grazie alla collaborazione con studenti e docenti della scuola secondaria di primo grado Trebeschi. “Pioniere” ha portato anche alla creazione di un originale calendario che ha coinvolto tutti i 240 ragazzi della scuola: ogni mese è dedicato ad una figura femminile che ha lasciato un segno nella società e nella storia.  Alle pioniere raccontate dal calendario se ne aggiungerà una in più, ospite speciale della serata: Ilaria Ercolani, prima donna manovratrice della Diga di Salionze che racconterà il suo lavoro di grande responsabilità nella regolazione dei livelli tra Lago di Garda e Fiume Mincio. 

La quarta serata è in calendario per venerdì 10 marzo, alle 20:45 sempre presso la Biblioteca Comunale, con "Dentro l’Algoritmo: le formule che regolano il nostro tempo". L’autrice Donata Columbro racconta il suo libro intervistata da Niccolo’ Sarno. Ingresso libero, è consigliata la prenotazione.

I ritmi e le modalità di vita del nostro tempo sono in parte ormai determinate dagli algoritmi, formule dal funzionamento “misterioso”. Donata Columbro, giornalista e scrittrice, ha cercato di svelarli con semplicità nel suo libro. L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? Oggi questo termine è sinonimo di computer, ma anche di intelligenza artificiale: è in realtà un insieme di regole, un procedimento costruito dall’essere umano per ottenere la soluzione a un problema. “Dentro l’Algoritmo: le formule che regolano il nostro tempo” indaga tutto questo, fornendo spunti e spiegazioni sul perché influisca in modo così preponderante nella quotidianità. 

La rassegna di eventi si concluderà sabato 11 marzo, alle 21:00 presso il Palazzo dei Congressi, con Musica e Muse, concerto al femminile ideato e realizzato da Marialaura Vanini. Ingresso libero.

Parole e note scelte ed assemblate con cura per raccontare la musica al femminile: Musica e Muse, il raffinato spettacolo-concerto ideato e realizzato da Marialaura Vanini, mette in scena un’originale raccolta di voci di donne che si fondono nel tempo in un’unica espressione lirica e vocale. Un viaggio musicale che si apre sulle note della prima opera teatrale interamente composta e interpretata da una donna e si dirige verso il sud degli Stati Uniti d’America agli inizi del XX secolo, nei campi di cotone. Le donne cantano la fatica e la speranza, mescolando con audacia le loro voci a quelle degli uomini e gettando inconsapevolmente le basi della musica moderna. Il viaggio prosegue percorrendo gli anni ’30, ’40 e ’50: il blues, il jazz, lo swing ed il soul fino ad arrivare nell’era del rock degli anni ’60 e ’70, quando l’estemporaneo vento della contestazione ed il vitale soffio della poesia alimentano sonorità vocali indimenticabili. Gli anni ’80 e ’90 ed anche i primi anni del XXI secolo concludono il simbolico itinerario, attingendo dallo sterminato repertorio rock e pop in cui la voce femminile si candida a protagonista.

Sabato 25 febbraio alle 20:30 e domenica 26 alle 16, presso il Teatro Centro Lucia, andrà in scena uno spettacolo teatrale dedicato ai cavatori. Testo e regia di Giacomo Luzzardi, musiche e adattamenti di Claudio Mandonico. Sul palco la banda musicale "Giuseppe Forti" di Botticino, diretta da Marco Quecchia.

Medolèr è uno spettacolo di teatro e musica, in cui viene rappresentato un aspetto rilevante della storia umana, sociale ed economica della comunità di Botticino Mattina: le sue cave di marmo, i suoi cavatori con le loro famiglie, nel contesto degli anni 50/60 del secolo scorso. Nel dialetto del luogo “Medol” significa cava e “medolér” significa cavatore. Due termini che a Botticino e nei paesi limitrofi, dove sono presenti le cave di marmo, sono gravidi di storia e storie, ricordi, affetti, emozioni, dolori e cultura del territorio.

Lo spettacolo è realizzato con la colonna sonora eseguita dalla banda musicale di Botticino e la recitazione affidata al gruppo teatrale oratorio Botticino Mattina. Il racconto narrato nello spettacolo verte sulla vita del cavatore e della sua famiglia: i medolér intenti al lavoro, ai pensieri e alle discussioni, esposti alla fatica, agli incidenti, alla morte; mentre la famiglia diviene parte della vicenda che si consuma al medol, assumendone il carico economico, emotivo, culturale che lega uomini, donne, bambini e tutta la comunità.

Giacomo Luzzardi, autore dei testi e regista, con questo spettacolo ha voluto rendere omaggio ai medolér e riconoscere la dignità del loro lavoro. Filtrato attraverso il linguaggio dialettale bresciano, comune ai personaggi e al periodo storico rappresentato (anni 50/60), il racconto si sviluppa con semplicità espressiva, toccando anche momenti di puro divertimento, mentre i temi di maggior intensità narrativa sono riservati alla presentazione iniziale in lingua italiana della voce narrante. Molto realistiche sono le scenografie, realizzate con un lunghissimo lavoro manuale da profondi conoscitori del materiale e degli ambienti di cava, così come sono appropriati i costumi recuperati tra il vestiario realmente utilizzato, che porta i segni del tempo e dell’usura.

I brani presentati sono del compositore bresciano Claudio Mandonico, e sono in parte originali ed in parte brani noti e riarrangiati appositamente. Lo spettacolo è arrivato alla sua settima replica, trovando sempre un importante consenso ed apprezzamento da parte del pubblico. Con queste due ultime rappresentazioni i protagonisti dell'evento intendono rendere omaggio alla comunità di Botticino e a Brescia - Bergamo capitale italiana della cultura 2023.

L’ottava edizione del progetto è dedicata al coding e alla produzione video e coinvolge tutte le classi della scuola primaria e della secondaria di primo grado.

 

Gli alunni della scuola primaria “Benedetta Bianchi Porro” e della scuola secondaria di primo grado “Trebeschi” sono al lavoro sul Progetto Scuola Digitale, realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Cooperativa Sociale DocEducational. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di sviluppare attraverso attività ludiche laboratoriali il pensiero computazionale e capacità operative spendibili in ogni area di apprendimento; completano il quadro degli intenti del progetto l’evoluzione di competenze informatiche sempre più elevate, la capacità di comunicare i prodotti digitali con i nuovi linguaggi e l’abilità nell’uso di strumentazioni tecnologiche al passo con i tempi.

La Scuola Digitale, giunta in questo anno scolastico alla sua ottava edizione, ha preso il via nel novembre 2022 e prevede per ciascuna delle 27 classi coinvolte laboratori di 5 incontri di 2 ore ciascuno. Si tratta di un’iniziativa che interessa circa 540 studenti, vale a dire 18 classi della Scuola Primaria e 9 della Scuola Secondaria di Sirmione.

Il focus dei laboratori è l’introduzione al mondo del coding e della produzione di video, tanti gli argomenti con i quali gli alunni stanno sperimentando le nuove competenze: dall’animazione del racconto “Il Fantasma di Canterville” all'immersione nella vita monastica, dall’utilizzo della robotica per scoprire la geometria all’analisi storica della realtà statunitense degli anni ‘50 e ‘60, fino all’educazione ambientale e alla musica. 

“La stretta collaborazione tra i docenti e gli esperti digitali - spiega Miria Bocchio, consigliere delegato del Comune di Sirmione alla Pubblica Istruzione - porta ogni anno ad attivare nuove sinergie per aiutare i ragazzi a imparare, mettendo la tecnologia al servizio della creatività e potenziando capacità di logica e comunicazione. Tutto questo è reso possibile dalla significativa attenzione posta dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Marta Mattiotti sul ruolo delle nuove tecnologie all’interno dell’offerta formativa e dalla grande dotazione di strumenti che il Comune di Sirmione mette a disposizione degli studenti: pc, LIM e schermi interattivi in ogni classe, iPad in numero sufficiente per far lavorare contemporaneamente più classi, lego e sfere robotiche, visori per la realtà virtuale, videocamera e green screen”.

Domenica 5 marzo presso il MAVS, in piazza San Bernardino a Gavardo, si terrà un laboratorio per piccoli archeologi alla scoperta della moda del passato.

 

Ritorna domenica 5 marzo l’appuntamento riservato ai più piccini proposto dal Museo Archeologico della Valle Sabbia in occasione dello speciale evento “Ornamenti del passato”. Nella sede di piazza San Bernardino a Gavardo i partecipanti verranno coinvolti in un divertente viaggio nel tempo. Grazie a un percorso guidato tra le collezioni del MAVS sarà possibile riscoprire, tra aneddoti e curiosità, usi e costumi della moda nell’antichità. Successivamente si effettuerà un laboratorio creativo a tema, durante il quale i partecipanti potranno realizzare la propria collana preistorica.

Sono previsti due turni, rispettivamente alle 15 e alle 16.30. L’iniziativa, curata dal servizio didattico del MAVS in collaborazione con le operatrici de La Melagrana, ha un costo di partecipazione di 2 euro a persona ed è riservata ai bimbi dai 6 agli 11 anni, accompagnati.

La prenotazione, obbligatoria, potrà effettuarsi mediante il link del modulo online presente nella sezione “news ed eventi” del sito web del museo. Per ulteriori informazioni, telefonare ai numeri 0365.371474 (entro venerdì, dalle 9.30 alle 12.30) e 338.9336451, oppure inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sabato 1 aprile a Villa Galnica si terrà una cena con delitto. Le prenotazioni sono aperte fino al 28 febbraio inviando un messaggio whatsapp al numero 351.3225189.

 

Top secret la trama di quanto sarà messo in scena per i partecipanti all'evento, mentre è già pubblico il menù che accompagnerà la serata e comprende una degustazione di formaggi locali con confettura e miele, una degustazione di salumi accompagnati da grissini e focaccia alle olive, tartine con salsa alle noci, lasagne con radicchio e salsiccia, cupcake. La quota è di 49 euro e comprende anche acqua, vino della Valtenesi e caffè.

Come non mai la parola cultura è, in questi mesi, usata e abusata; cresce come tenace muffa in una stanza mai arieggiata, cola copiosa in ogni discorso simile al moccio dal naso durante un intenso e fastidioso raffreddore, eppure come non mai ne sento la mancanza.

Mostre, mostriciattole, inaugurazioni, carabattole varie riempiono i carnet mondani di signore di “buona famiglia” o di attempati professionisti. Folle festanti hanno invaso le vie cittadine nella kermesse popolare delle “Luci d’autore”; ma grattando, anche delicatamente, la dorata superficie cosa rimane? Un effimero imbarazzante tour nella banalità del bello che ben poco ha a che fare con la cultura: senza civiltà ed educazione non vi è cultura ed è ciò che vivo nella quotidianità di questa città, di per sé bellissima e degna di figurare tra le più affascinanti d’Italia, avendo, tra l'altro, la fortuna di abitare nel suo centro.

Per una banale storta ebbi, per diverse settimane, difficoltà nel camminare ed è allora che toccai con mano (o meglio con piede) la non cultura del vivere quotidiano: ogni uscita di casa fu un faticoso slalom per evitare orride e mal posizionate fioriere, dove albergano miseri e mal potati arbusti, immonde discariche che contornano i cassonetti per la raccolta rifiuti. Per non dire delle automobili che, a discapito di ogni regola e in virtù del motto "esisto solo io", sono regolarmente posteggiate sui marciapiedi e, cosa assai più riprovevole, per quanto più mi tocca, assediano le rinnovate facciate del maestoso palazzo Martinengo Colleoni il cui stemma, per ironia della sorte, eterna nel marmo la qualifica dei maleducati automobilisti.

Saremo capitale della cultura solo quando civiltà e decoro saranno il nostro pane quotidiano, per ora accontentiamoci dell’effimero teatrino e, per parafrasare il titolo di una delle mostre in corso, dimentichiamoci della nobiltà e consoliamoci con la miseria. Buona cultura a tutti!

Giuseppe Merlo

Al via il prossimo 11 marzo, in occasione della festa per il 160esimo anniversario dannunziano, Tende alla bellezza e orna il mondo, la stagione primaverile del Vittoriale degli Italiani con l’inaugurazione di due mostre: la prima dedicata al pittore viareggino Lorenzo Viani, considerato uno dei massimi esponenti dell’Espressionismo italiano, e la seconda sulla figura del grande imprenditore e mecenate del ‘900 Vittorio Cini, definito da Indro Montanelli «l’ultimo Doge di Venezia», e uno dei più intelligenti collezionisti del Novecento.

La mostra “Viani al Vittoriale”, ideata da Giordano Bruno Guerri, Veronica Ferretti e Paolo Riani, è dedicata alla figura di Lorenzo Viani. Ritenuto dalla critica uno tra i più grandi protagonisti della scena culturale italiana ed europea agli inizi del Novecento, la sua arte prende le mosse dall’Espressionismo tedesco e dal Simbolismo dannunziano.

L’allestimento è curato in collaborazione con il Comune di Viareggio all’interno di un progetto che vede la realizzazione per l’anno 2023 di due mostre dedicate a Lorenzo Viani (allestita da marzo a settembre negli spazi del Vittoriale di Villa Mirabella) e Gabriele d’Annunzio (da giugno a ottobre alla GaMC di Viareggio). Le due iniziative - Viani al Vittoriale e d’Annunzio a Viareggio - nascono dalla volontà di far conoscere il legame di questi due artisti con la Versilia e tra loro. Una correlazione che si nota particolarmente in Viani che sin da giovane vedeva in d’Annunzio non solo il poeta delle dolci malinconie, ma anche quello delle virtù civiche e del mito libertario.

A Villa Mirabella saranno esposti alcuni capolavori del pittore viareggino provenienti dalla GaMC e da collezioni private, una sezione speciale sarà dedicata alle xilografie mentre oli carbonici e pastelli racconteranno la personalità dell’artista.

Ultima delle tre tappe strettamente collegate alla figura di Vittorio Cini (in precedenza ai Musei di San Salvatore in Lauro di Roma e al Palazzo Bonacossi di Ferrara) la terza mostra sarà allestita al Vittoriale presso il Ricovero del MAS e all'interno del D'Annunzio Segreto e vedrà esposte una trentina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Tutto nasce dalla volontà di Francesco e Riccardo Avati, che in occasione della pubblicazione della seconda edizione del testo di Anna Guglielmi Avati, hanno voluto riportare all’attenzione di studiosi e artisti la figura di questo illustre italiano, un protagonista del XX secolo. L’allestimento di Marco Di Capua vuole raccontare la figura di Cini sotto una nuova luce, offrendo ai visitatori uno spaccato sulla “pluridimensionalità del personaggio” attraverso i documenti originali e le opere di artisti contemporanei che o hanno lavorato appositamente per questa mostra o sono a Cini legati da un medesimo percorso ideale, scelto appunto dal curatore. Gli artisti sono: Riccardo Ajossa, Marco Bernardi, Alberto Biasi, Andrea Boyer, Vito Bongiorno, Lucia Crisci, Ettore de Conciliis, Stefania Fabrizi, Shay Frisch, Elisa Grezzani, Carlo Gavazzeni Ricordi, Claudio Koporossy, Rosaria Gini, Alessandra Giovannoni, Umberto Mariani, Riccardo Monachesi, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Achille Perilli, Elena Pinzuti, Pizzi Cannella, Mauro Reggio, Oliviero Rainaldi, Maurizio Savini, Giovanni Tommasi Ferroni, Emilio Vedova, Marco Verrelli e Ortensio Zecchino.

La seconda edizione del volume di Anna Guglielmi Avati sul nonno Vittorio Cini, sarà pubblicata dalla casa editrice Il Cigno GG Edizioni in occasione dell’apertura della mostra, per un approfondimento sugli aspetti più eclatanti della sua vita. “È del tutto evidente - afferma l’autrice nella premessa al volume - che Vittorio Cini sia stato un personaggio che ha segnato la sua epoca e continua a influenzare, attraverso certi aspetti della sua opera, la vita culturale e il pensiero di alcuni italiani”.

Il volume contiene anche un saggio di Giordano Bruno Guerri che scrive: “Vittorio Cini è una delle figure più interessanti del Novecento italiano […] eppure non è abbastanza studiato. Eppure la sua vita è di quelle che si possono definire ‘da romanzo’”.

Nel mese di luglio verrà inoltre realizzata un'asta insieme con Christie's in cui verranno vendute molte delle opere in mostra, per destinare il ricavato al reinserimento in Italia nella società di donne che hanno subito violenza, un tema verso cui il Vate avrebbe sicuramente offerto risorse.

A partire da domenica 19 febbraio alle 17. presso la Sala dell'ex Monte di Pietà, il Comune di San Felice del Benaco organizza quattro appuntamenti musicali da accompagnare con un aperitivo offerto dall'Alter Bar. Ingresso gratuito.

 

Quattro concerti, con aperitivo, per un inverno dal cuore romantico: questa la proposta dell'assessorato alla Cultura che prenderà il via domenica 19 febbraio alle 17. Si tratta di appuntamenti domenicali dedicati alla musica classica e organizzati in collaborazione con l’Associazione Corte delle Muse. Attraverso esecuzioni di grande fascino si verrà  accompagnati alla scoperta di passioni e incontri con la natura che, nel clima romantico dell'Ottocento, guidarono il pensiero e le emozioni  di intere generazioni.

La follia di Robert Schumann, la malinconia di Franz Schubert e uno slancio primaverile con la famosa Sonata per violino e pianoforte "La Primavera" di Beethoven.  Il 19 febbraio Alberto Dalgo al pianoforte suonerà musiche di Vivaldi, Mozart e Schumann; il 5 marzo sarà la volta di un omaggio a Schubert con Fantasia op. 103 suonata a quattro mani da Lorena Portalupi e Silvia Giliberto. Il 12 marzo un appuntamento interamente dedicato alle compositrici che furono (in)discusse protagoniste di un mondo musicale e di una società che tentò di soffocarle: sarà l'occasione per ascoltare le loro meravigliose musiche e la loro storia, grazie a Ensemble il giardino delle Muse. Il 19 marzo, infine, si accoglierà la primavera con l'omonima sonata in Fa maggiore di Beethoven, con Igor Riva al violino e Lorena Portalupi al pianoforte. A seguire, sonata n. 21 in Mi minore di Mozart. 

Il pubblico sarà accompagnato con una guida all’ascolto in tutti gli appuntamenti. Al termine, un brindisi alla musica con un aperitivo offerto da Alter Bar. Ingresso gratuito.

 

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