Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera della presidente del Moica, il Movimento casalinghe. Una proposta intelligente e sensata che troverà molte d’accordo.

"1000 euro al mese alle mamme?"

Premetto che scriverei le stesse osservazioni se la proposta fosse venuta o venisse da Renzi o da Di Maio o da qualsiasi altro esponente politico. Il Presidente Berlusconi nel corso di un'intervista su canale 5 (con Barbara D'Urso, 14 gennaio) afferma che nel suo programma sono previsti 1000 euro mensili per le mamme, forse il termine si riferisce a tutte le mamme casalinghe. Infatti ha dichiarato: che si tratterebbe di un riconoscimento "alle mamme che lavorano tutta una vita e non hanno versato contributi...". La proposta oggi è evidentemente irrealizzabile perché delle 7.338.000 il 40,9% ha già più di 65 anni (3.001.242) e quindi già dall'anno prossimo graverebbe per €. 3.001.242.000 al mese e annualmente per €.39.016.146.000 sulle casse dello Stato.

Perché non parlare invece seriamente di modifiche al Decreto Legislativo 565 del 16.09.96 che ha istituito il "Fondo per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari" assolutamente impraticabile data l'inconsistenza dei risultati.

Le casalinghe che avevano versato contributi con la legge 389 del 1963 (Mutualità pensioni) i cui versamenti sono stati trasferiti nel fondo suddetto riscuotono ora una pensione annua di circa 800 euro. Per non parlare del D.L. 503/92 (entrato nella legge di riforma 305/1995) che le ha penalizzate pesantemente, collegando la loro situazione al reddito del coniuge o di quante, scoraggiate da questa normativa hanno smesso versamenti perdendo 10-12 o anche più anni di contributi, finiti nel fondo della solidarietà generale.

Questo il parere del MOICA, libero da ogni condizionamento partitico e dettato dall'esclusivo interesse delle donne che dedicano la loro attività lavorativa alla cura della famiglia con grande vantaggio della comunità statuale.

Tina Leonzi, presidente nazionale MOICA