Grande vicinanza e stima verso tutti gli operatori sanitari, medici, personale ospedaliero, operatori delle varie RSA, addetti ai servizi sociali, forze dell’ordine e volontari per la dedizione e l’esempio che stanno mostrando ancora di più in queste settimane.

Così come ammirevole è il grande senso del dovere che sta sorreggendo tutti i sindaci della Valle, sempre in prima fila per garantire l’erogazione del servizio pubblico nei rispettivi comuni e nel tentativo di assecondare a volte gli umori della piazza attuando sanificazioni delle strade che non hanno nessun riscontro scientifico rispetto alle indicazioni ufficiali rispetto al contagio da Covid-19. 

Nonostante tutto ciò, purtroppo, la situazione che stiamo attraversando non ci lascerà tanto presto, quindi dobbiamo attrezzarci ed essere forti, anche moralmente oltre che spiritualmente, per incidere sui nostri stili di vita affinché cambino e diventino nuovi e virtuosi.

Lo sottolineo perché coloro che non si attengono scrupolosamente alle direttive dell’Istituto Superiore di Sanità stando in casa, protetti e sicuri, ma affrontano la vita a cielo aperto ci ripensino e velocemente si adeguino. Purtroppo per combattere il Covid-19 bisogna chiudersi in casa e non fare vita di gruppo. 

Penso che questi atteggiamenti prudenti debbano essere messi in campo, oltre che per tutelare la propria salute, anche per rispetto invece sia verso chi non ce l’ha fatta che di quelle famiglie, e sono sfortunatamente tante, che sono in ansia o provano dolore profondo per quanto è accaduto. 

Il rispetto del dolore altrui è uno dei valori di una comunità, e quindi, a mio giudizio, andrebbero evitate anche altre manifestazioni, come ad esempio cantare a squarciagola dalle finestre come se, di questi tempi, ci fosse una qualche festa nazionale da celebrare. 

Ovviamente è comprensibile la necessità di assecondare e dar sfogo alla tensione che si accumula, ma non dobbiamo mai dimenticare chi sta peggio di noi dal punto di vista sanitario o affettivo, e quindi applichiamo tutti rispettosamente e scrupolosamente le direttive sanitarie, senza tuttavia mai dimenticare che, tutto sommato, ci è solamente stato chiesto semplicemente di sederci sul divano di casa” dichiara Giovanmaria Flocchini, Presidente della Comunità Montana Valle Sabbia.

(La fotografia del presidente Flocchini è stata scattata nei mesi scorsi).