Cronaca

Una cosa è certa. I numeri delle persone decedute a Villanuova per Covid è molto più alto delle stime ufficiali che parlano di 10 vittime. I numeri forniti dal sindaco Michele Zanardi raccontano un'altra storia, diversa e ancora più dolorsa. Basta confrontare il numero delle persone scomparse nel periodo febbraio- maggio 2019 con quelle dello stesso periodo 2020. Nel 2019 erano state 27, nel 2020, sono state 77. Precisamente: mese febbraio 6, 19; marzo 11, 40; aprile 4, 16; maggio 6, 2. Un tragedia terribile - ha sottolineato il sindaco a Radio 51 - che certamente non può prescindere dalla presenza sul territorio villanovese di una Rsa con molti ospiti.

Con esattezza il numero delle vittime della pandemia resta però sconosciuto dal momento che molte persone decedute non erao state sottoposte a tampone e quindi la loro morte non è statisticamente ascrivibile al virus. Ma il dolore e la sofferenza che questo ha portato nelle nostre case non cambia.

Un 59enne residente a Casto è stato sanzionato dalla polizia locale della Vallesabbia mentre vendeva merce con marca contraffatta sulla spiaggia di Crone di Idro. Il materiale, cappelli, abbigliamento vario ecc. è stato posto sotto sequestro dalla Polizia locale agli ordini del comandante Fabio Vallini. In totale sono stati sequestrati 1150 prodotti per un valore di circa 6-7000 euro. Parte del materiale è stato sequestrato anche nell'abitazione del senegalese. In tutto sono state comminate sanzioni per 4000 euro.  

E' la prima volta che viene applicata a Idro la normativa "anti-vu cumpra'".

Continuano i controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Brescia per il contrasto alla criminalità, al degrado urbano e a tutte quelle forme di illegalità diffusa che, nella vita quotidiana, rischiano di diminuire il livello di sicurezza percepita della cittadinanza.

Nei giorni scorsi sono stati mobilitati diversi equipaggi della Questura, impiegando personale che va dalla divisione amministrativa all’ufficio immigrazione, dalla squadra mobile alla polizia scientifica, congiuntamente agli agenti del reparto prevenzione crimine Lombardia e della Polizia Locale. A tutti loro si è aggiunto anche il personale dell’unità cinofila di Padova con il loro cane poliziotto antidroga.

I controlli effettuati hanno interessato principalmente via Lamarmora e i parchi pubblici Pescheto e Gallo; le verifiche hanno permesso la identificazione di 81 persone, di cui 28 con precedenti di polizia. All’interno del parco Gallo gli agenti hanno sanzionato una persona per possesso di sostanza stupefacente. Sono inoltre stati controllati autoveicoli ed esercizi pubblici.

L’obiettivo del servizio rientra nel quadro delle strategie di prevenzione che la Questura ha inteso intraprendere attuando incisivi e mirati interventi sul territorio che continueranno ad essere realizzati per radicare ancora più fortemente, nel sentire pubblico, la percezione della costante presenza attiva dello Stato.

Dopo i numerosi abusi riscontrati nel weekend di ferragosto, il sindaco Giovanni Cottini ha deciso con un’ordinanza di vietare pic-nic e accensione di fuochi su tutta l’area del parco del Chiese. Resta aperta la possibilità di passeggiare o praticare sport lungo il fiume.

 

È amareggiato il sindaco mentre firma l’ordinanza che limita l’accesso al parco Airone, il polmone verde bedizzolese, ma questa volta il degrado ha superato i limiti. «Dopo il giorno di ferragosto – racconta – il lavoro di pulizia è stato gravoso ed essendo domenica avevamo previsto ancora molte altre persone a mangiare e rinfrescarsi sulle rive del fiume. Per evitare episodi di maleducazione la polizia locale ha dunque effettuato sorveglianza nel corso della giornata, tenendo sotto controllo la situazione, ma la mattina dopo sono stati trovati comunque rifiuti in gran quantità e tracce di campeggiatori abusivi».

Di fronte a tanta mancanza di rispetto, ieri è maturata la decisione di dare un segnale forte: dal prossimo 22 agosto sarà dunque vietato fare pic-nic, bivacchi e accendere fuochi su tutta l’area – comprese dunque le postazioni predisposte a tale fine – per motivi igienico-sanitari e di protezione ambientale. Il divieto sarà in vigore fino al 31.12.2020 e la violazione sarà sanzionata con multe da 25 a 500 euro, sgombero immediato ed eventuale denuncia penale.

I rifiuti abbandonati erano diventati un problema serio non solo per il decoro, ma anche per l’integrità di un paesaggio naturale suggestivo ma sempre in precario equilibrio, visto che certa spazzatura avrebbe potuto inquinare perfino le acque del Chiese e compromettere l’ambiente nel suo complesso. A questo proposito, il sindaco esprime l’intenzione di cogliere l’occasione per una riqualificazione generale dell'area, che prenderà il via a breve e si concluderà a fine anno. Sono già allo studio, inoltre, nuove misure da adottare alla riapertura del parco, per evitare che si verifichino ancora simili episodi di degrado nel prossimo futuro.

Giovanna Gamba

Ferragosto sicuro. Il comunicato stampa della questura.

Continuano i controlli straordinari del territorio disposti dal Questore della provincia di Brescia per il contrasto alla criminalità predatoria, al degrado urbano ed a tutte quelle forme di illegalità diffusa che, nella vita quotidiana, rischiano di diminuire il livello di sicurezza percepita della cittadinanza.

Il servizio effettuato nella serata di ieri ha previsto l’impiego di diversi equipaggi della Questura,  tra cui personale della Divisione Amministrativa, dell’Ufficio Immigrazione, della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica congiuntamente a personale della Polizia Locale.

Il servizio di ieri ha visto impegnato personale dell’Unità Cinofila di Milano e del loro cane poliziotto antidroga.

I controlli effettuati hanno interessato principalmente la Stazione Ferroviaria e il Quartiere Carmine portando all’identificazione di 19 persone; le verifiche a 2 esercizi pubblici, che al momento del controllo, vedevano la presenza all’interno dei loro locali di 10 persone con precedenti di polizia;

Gli agenti hanno elevato tre verbali per possesso di sostanza stupefacente e due soggetti sono stati deferiti in stato di libertà per violazione delle leggi sull’immigrazione.

Inoltre sono state effettuate verifiche domiciliari di 8 persone sottoposte a misure restrittive e di prevenzione.

La Polizia di Stato, deputata alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, opera sul territorio della nostra città e della nostra provincia per assicurare elevati standard di vivibilità, confidando nella consueta collaborazione dei cittadini bresciani.

 Chiara Fraboni

Una signora disabile, che rischiava di restare senza pensione, ha informato la Questura e gli agenti si sono subito mobilitati.

 

È una bella storia quella che ha come protagonisti una signora bresciana e alcuni agenti della Polizia di Stato operanti in Via Botticelli. La vicenda si è svolta nei giorni scorsi, quando la donna, non potendo uscire per ritirare la pensione, ormai rassegnata a trascorrere lunghe giornate in difficoltà economiche, ha deciso di chiamare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura per chiedere aiuto. Con sollievo e stupore, la signora si è subito resa conto dell’immediata disponibilità degli agenti che hanno prima contattato Poste Italiane - presso cui la signora ha il conto corrente – e poi preparato la modulistica per la delega. Qualche ora dopo avevano già provveduto al ritiro della pensione e alla consegna al domicilio. 

La stessa polizia coglie comunque l'occasione per ricordare ai cittadini di non fare entrare in casa persone estranee, neanche con indosso una divisa, qualsiasi sia la scusa. Se ci si trova in una situazione simile si può fare la verifica chiamando il numero unico di emergenza 112.

In carcere l’investitore del motociclista morto il 27 luglio scorso l’accusa è omicidio volontario. Il comunicato della Polizia.

Personale della Polizia Stradale di Brescia e del Distaccamento di Desenzano del Garda, avvalendosi della collaborazione della Polizia Stradale di Udine, ha eseguito, il 14 agosto scorso, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di B.S., nato a Trieste, residente a Desenzano del Garda ma di fatto domiciliato ad Udine.

Nella notte del 26 luglio scorso a Lonato del Garda aveva investito un motociclista che era poi deceduto il giorno dopo. Si era dato alla fuga e presentatosi poi presso la Questura di Udine, aveva dichiarato di essere fuggito in seguito al sinistro perché colto dal panico.

Consci che l’evento morte in un incidente stradale non debba ridursi necessariamente alla convinzione che possa essere la conseguenza di un fatto accidentale, di una fatalità, gli uomini della Polizia Stradale hanno raccolto gli elementi del sinistro e analizzato tutto ciò che è avvenuto prima e dopo l’impatto ed è emersa la ricostruzione di ciò che, a tutti gli effetti, è un atto criminoso.

Le indagini, gestite dal Pubblico Ministero dr. Milanesi, hanno portato alla luce una dinamica diversa rispetto a quella raccontata dall’investitore: alla base dell’incidente una condotta cosciente e volontaria e all’imputazione art.575 c.p. per aver volontariamente cagionato la morte del motociclista.

Per questo motivo, e per il fatto che l’indagato ha altri precedenti penali ed in quel momento stava guidando sebbene la sua patente fosse già stata revocata, il giudice per le indagini preliminari ha avvalorato la tesi dell’omicidio volontario con dolo eventuale disponendo per lui la custodia cautelare in carcere.

 

 

E’ accaduto tutto nel primo pomeriggio dell’altro ieri nello specchio acqueo del Lago di Garda in corrispondenza del litorale del Comune di Manerba, nel mentre che alcuni ragazzi erano a bordo del loro motoscafo ed effettuavano water tubing (attività outdoor che si pratica negli specchi d’acqua, a bordo di una ciambella monoposto chiamata tube, da cui tale attività prende appunto il nome, che può essere trainata da un motoscafo), la cima utilizzata per il traino della ciambella si stringeva accidentalmente intorno alla gamba sinistra del praticante (giovane turista austriaco di anni 21), che gli procurava una grave lacerazione dell’arto inferiore sinistro facendogli fuoriuscire parte della tibia a vista, causando, nel contempo, una cospicua perdita di sangue. I ragazzi, resisi conto della gravità della situazione, nel vedere il passaggio del GC 058 A della Guardia Costiera, impegnato in attività di pattugliamento nell’ambito dell’operazione Lago Sicuro 2020, ne richiamavano a gesti l’attenzione.

Affiancato il natante, uno dei guardacoste, nel verificare la perdita di sangue in atto e velocizzare le operazioni di trasferimento in ospedale, saliva a bordo e assumeva la conduzione del motoscafo, con il GC 058 A che gli apriva la rotta per approdare nel porto di Portese, ove la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò aveva già allertato il 118 per far convergere un’autoambulanza.

Giunti in porto, interveniva il personale del 118, che coadiuvato dall’equipaggio della Guardia Costiera intervenuta, provvedevano a spinalizzare il malcapitato e a trasferirlo presso il nosocomio di Brescia.

Fortunatamente, per il tempestivo intervento della Guardia Costiera e del 118, il ragazzo non avrà conseguenze gravi alla gamba, ma dovrà sottoporsi ad un lungo periodo di convalescenza.

L’attrezzatura utilizzata, ciambellone e cima di rimorchio, sono stati sequestrati dai Militari della Guardia Costiera, che stanno eseguendo le indagini relative all’incidente per accertarne la dinamica ed eventuali responsabilità.

 

 

Se bevo non guido, se guido non bevo: mai spot più azzeccato per una coppietta di fidanzati che, a Marone si è imbattuta in una pattuglia di Darfo Boario Terme. Gli operatori si sono trovati costretti a fermare due autovetture contemporaneamente in quanto entrambe procedevano sulla provinciale con andamento incerto e non regolare. Il controllo portava ad accertare che i due conducenti non solo si conoscevano, erano fidanzati ed avevano passato la giornata al lago insieme, emergeva però che entrambi erano in stato di ebbrezza. Gli agenti quindi si sono trovati costretti a ritirare le due patenti di guida ed attendere l’arrivo di qualcuno sobrio a cui affidare le due auto. Non potranno riavere la loro patente, che sarà alleggerita di 10 punti, per almeno tre mesi. La sanzione prevista non prevede nessun tipo di riduzione ed è superiore ai 500 €… a testa!

Anche un ventisettenne, italiano residente a Edimburgo, ha deciso di mettersi alla guida dopo aver assunto alcool. Per fortuna sua una pattuglia del distaccamento di Montichiari ha potuto mettere fine al suo sconsiderato comportamento prima che potesse succedere l’irreparabile. Infatti, verso le 3:50 della notte tra sabato e domenica è stato sottoposto al controllo del tasso alcolemico che ha dato esito positivo più che triplicando il tasso massimo consentito per legge. Per lui decurtazione di 10 punti dalla patente, che comunque sarà sospesa per almeno un anno, e comunicazione di reato all’autorità giudiziaria che raddoppierà le sanzioni previste: arresto da sei mesi ad un anno e ammenda da 1500€ a 6000€ in quanto stava guidando una vettura non sua.

Ricordiamo ora alcuni dati raggiunti nel corso della settimana dalla Polizia Stradale di Brescia: i controlli hanno impegnato 122 pattuglie di vigilanza stradale, di cui 74 in autostrada e 48 sulla viabilità ordinaria e che hanno controllato 889 veicoli e 1021 persone.

755 sono state le infrazioni complessivamente elevate con 1268 punti decurtati; le patenti ritirate sono state 14, le carte di circolazione 20, sono stati effettuati n. 5 sequestri di veicoli e n. 12 fermi amministrativi.

Nel periodo in questione sono state contestate 131 violazioni per eccesso di velocità e 13 violazioni per velocità pericolosa, inoltre sono state contestate 21 violazioni per l’uso del telefonino alla guida 21 violazioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza.

In riferimento all’incidentalità segnaliamo inoltre il rilievo di 33 incidenti 23 dei quali con feriti per un totale di 31 persone ferite.

Sono stati controllati 362 conducenti con precursore e/o etilometro, 6 sono  risultato positivi ai controlli per guida sotto l’influenza dell’alcool.

Comunicato della questura di Brescia

L’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni PETTORINO, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, si è recato in visita istituzionale al 1°Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera Lago di Garda, che trova la sua sede a Salò. Durante la visita il Comandante Generale del Corpo è stato accompagnato dal Contrammiraglio (CP) Piero PELLIZZARI, Direttore Marittimo del Veneto e dal Contrammiraglio (CP) Sergio LIARDO Capo del Terzo Reparto di Maricogecap. Lo spiega il comunicato della Guardia costiera di Salò.

L’Ammiraglio PETTORINO ha incontrato i militari del Nucleo, con a Capo il Comandante Ragadale, presenti in forza in questa settimana ferragostana, ringraziandoli per il costante lavoro e per i numerosi soccorsi portati a compimento durante la stagione estiva in corso sul Lago di Garda.

Egli ha poi visitato i locali del Nucleo della Guardia Costiera di Salò incontrando anche il personale che giorno e notte opera nella Sala Operativa sede di Unità Costiera di Guardia e a cui è demandato il coordinamento delle attività di soccorso su tutto il Lago di Garda.

Presso il Primo Nucleo in rappresentanza del Sindaco CIPANI, si è recato anche il l’Assessore COMINI, nonché il Comandante della Polizia Locale TRAVERSO, che hanno portato i saluti del Primo cittadino, non presente per altri impegni precedentemente assunti e non derogabili.

Successivamente si è recato in visita presso la sede della Comunità del Garda, ove ad attenderlo vi era il Segretario Generale Dott. Pierlucio CERESA, che ha portato i saluti del Presidente On. GELMINI, ringraziando il Comandante Generale per l’eccelso lavoro quotidiano svolto dai trenta militari della Guardia Costiera, che con il loro operato garantiscono soccorso e sicurezza ai fruitori del lago più grande d’Italia.

 Chiara Fraboni

 

 

Dopo  che, anche nello scorso  week-end sono state portate a termine operazioni di soccorso che hanno condotto al salvataggio di 12 persone a bordo di 05 natanti e kitsurf in difficoltà, alla deriva o incagliati, durante la settimana di Ferragosto il 1°Nucleo Guardia Costiera rafforzerà ulteriormente la propria presenza nelle acque del Lago di Garda nell’ambito dell’operazione nazionale Mare Sicuro, rinominata Lago Sicuro.

Dall’inizio dell’Operazione, iniziata il 15 giugno u.s., i Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Garda hanno finora soccorso 117 persone, di cui  sette in imminente pericolo di vita (durante il violento e inaspettato fortunale abbattutosi improvvisamente nel pomeriggio del 21 luglio) ed assistito ben 44 unità da diporto.

Nell’ambito dell’operazione Lago Sicuro sono stati altresì eseguiti 568 controlli in materia di diporto, sicurezza della navigazione e pesca, da cui sono scaturite 158 sanzioni amministrative e due sequestri di natanti, elevate principalmente  per navigazione a motore in zone riservate alla balneazione.

Le operazioni di soccorso  sono state coordinate dalla Sala Operativa del 1°Nucleo Guardia Costiera di stanza a Salò, attiva nell’arco delle 24 ore tutti i giorni dell’anno. Fondamentale al successo delle attività è stata ed è la collaborazione con le altre Forze di Polizia e con i Vigili del Fuoco operanti sul bacino lacuale che agiscono in coordinamento tra di loro grazie anche al “Protocollo Operativo per gli interventi di soccorso sul Lago di Garda” del 2018.

Al fine di garantire un’equilibrata presenza su tutto il bacino del Garda, i mezzi navali assegnati al Nucleo della Guardia Costiera espletano la propria attività sia sulla sponda Bresciana, con il battello veloce GC 058 A, sia sulla sponda Veronese con la Motovedetta CP 703, che sulla sponda Trentina con il battello GC 098 B attualmente  rischierato a Nago Torbole. L’attività di soccorso viene poi garantita dalla Motovedetta ognitempo CP 862 pronta a muovere a qualsiasi ora del giorno e della notte.

“Stiamo lavorando senza soluzione di continuità – dichiara il Capitano di Corvetta (CP) Antonello Ragadale al Comando del 1° Nucleo Guardia Costiera del Lago di Garda – per essere presenti su tutto il lago per garantire prontezza d’intervento e sicurezza delle persone e delle attività professionali e diportistiche. Nella corrente settimana ferragostana, incrementeremo ulteriormente le ore di vigilanza, al fine di assicurare una maggiore presenza del Corpo negli specchi acquei lacuali maggiormente frequentati da bagnanti e diportisti.

Fondamentale, per le attività svolte dalla Guardia Costiera, sono il Coordinamento della Direzione Marittima del Veneto e la collaborazione, ormai consolidata,  con la Comunità del Garda, con le Regioni Lombardia e Veneto, con la Provincia Autonoma di Trento e con l’Autorità di Bacino, che garantiscono il supporto logistico per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza della navigazione su tutto il Lago di Garda.  

 

 

 

E' giunta nel pomeriggio di lunedì alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, la richiesta di soccorso da parte di sette persone che si trovavano a bordo di un gozzo in legno nelle acque antistanti la baia del vento nel litorale del Comune di San Felice del Benaco.
A causa della rottura di un manicotto dell’acqua di raffreddamento del motore che stava allagando la sala macchine e del cattivo funzionamento della pompa di sentina, Il natante stava affondando.
La Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che coordina le attività di soccorso sul Lago di Garda, dirottava immediatamente il Battello Pneumatico GC 058 A, già impegnato in pattugliamento nell’ambito dell’operazione Lago Sicuro, verso il gozzo.
Dopo pochi minuti dalla richiesta di soccorso, quattro dei sette occupanti venivano presi a bordo dell’unità della Guardia Costiera mentre il natante veniva scortato verso un sicuro ormeggio ove si procedeva ad effettuare le verifiche del caso.

 

 

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