Società

Nella festa della Liberazione dal nazifascismo le Acli provinciali ribadiscono con forza i valori della Costituzione italiana, che, se non presidiati e continuamente promossi, rischiano di essere lentamente erosi da una cultura che schiaccia l’esperienza umana nella logica individualista e neoliberista del profitto e della sopraffazione a discapito delle persone fragili e diverse. Riportiamo il loro contributo per la giornata di oggi.

Resistenza, antifascismo, pace, lavoro, libertà, democrazia, dignità e partecipazione sono principi cardine della nostra Repubblica, figlia della lotta di Liberazione e del forte impegno di donne e uomini che ci hanno permesso, dal secondo Dopoguerra, di costruire un Paese di pace e di benessere.

“La priorità e l’urgenza drammatica di questa Festa della Liberazione è la promozione di una cultura della Pace. Oggi che la fraternità stessa è messa in discussione, non possiamo accettare che solo la guerra sia la soluzione dei conflitti. Ripudiarla significa arrestarne la progressione. A cominciare dall'aumento sconsiderato della produzione di armi, a discapito di vere politiche di sviluppo – commenta il presidente delle Acli provinciali Pierangelo Milesi – Osare la pace significa scegliere politiche di disarmo, nucleare e non. Osare la pace significa difendere la Legge 185/90 che oggi rischia di essere svuotata. Ce lo chiedono i valori che hanno ispirato la Resistenza. Ce lo chiedono i nostri figli e il futuro stesso dell’umanità”. 

La festa della Liberazione dal nazifascismo celebra, per esteso, il valore della libertà, che ancora non è garantito per tutti. La realtà richiama la nostra attenzione ad una declinazione di genere del valore della libertà, poiché la storia e il presente ci insegnano quanto siano diversi, per una donna e per un uomo, i cammini verso la piena libertà e democrazia e verso l’ottenimento di diritti e libertà concreti. 

“Dare senso e corpo alla libertà nella vita quotidiana è un concetto che le donne hanno ben chiaro – precisa Stefania Romano, vicepresidente delle Acli provinciali - Ogni giorno infatti le donne devono conquistarsi la libertà di coniugare realizzazione affettiva e familiare con quella personale e professionale. Ogni giorno le donne devono conquistarsi la libertà di essere riconosciute nel proprio valore. Per praticare queste libertà, la partecipazione è essenziale: per le donne, può costituire una leva che scardina gli schemi del potere discriminatorio, offrendo una visione del mondo che valorizzi la differenza femminile, dalla quale sgorga una bellezza generativa di umanità”.

Buona festa delle Liberazione a tutte e tutti.

 

Come ogni 25 aprile, torna a Idro, alla fattoria La Mirtilla (via Vargne 1), la manifestazione "Sulle ali della libertà": una giornata all'insegna della partecipazione attiva e della bellezza, tra esposizione di opere d'arte, banchetti di associazioni e musica dal vivo.

Al mattino sarà possibile condividere pensieri sulla fragilità e fare yoga dolce con Antonella Lonati (portando un tappetino e abbigliamento comodo). Seguirà il pranzo con polenta macafana (farina, formaggio, cicorie, cipolla e burro), vino, acqua e caffè a 10 euro per i bambini, 15 per gli adulti. Il pranzo va prenotato inquadrando il qr code del manifesto o direttamente al link: https://forms.office.com/e/Jf9GxHEEKW.

Nel pomeriggio si apriranno le danze con Fabiana Dafne, Roberto Ardau Drugo, Donne InCanto, Inattesi Ospiti Sgraditi e Idrovolanti. Chi vorrà potrà coccolare le asinelle Sofi e Mirtilla o bere qualcosa, mangiare un panino o delle patatine all'infaticabile stand gastronomico della Co.Ge.S.S., cooperativa sociale che si occupa della gestione di servizi rivolti a persone con disabilità nella Valle Sabbia.

Una giornata ricca quindi, un'occasione di ritrovo per ricordare anche il 79° anniversario della fine dell'occupazione e l'inizio della pace e della democrazia in Italia. I tempi non son certo dei più rosei, ma questo sprona ancora di più ad insistere sui valori della nostra Costituzione, sanciti per indicarci una strada diversa da quella che porta alla guerra e alla dittatura, quella stessa unica strada che può portare ad una rinascita.

I fondi raccolti dallo stand gastronomico andranno, come da tradizione, a finanziare i progetti della Cooperativa Co.Ge.S.S., mentre il pranzo e le altre attività saranno ad offerta libera, il cui ricavato sarà devoluto all'associazione TV.B., Associazione Volontari Treviso Bresciano, che accompagna al bisogno persone non automunite della Valle Sabbia.

Per info: 340.4630941. Il gruppo organizzatore ingrazia fin da ora di cuore tutte le persone che si son attivate e s'impegneranno per la miglior riuscita di questa importante giornata e invitano tutti a diventare volontari.

“L’arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si è, invincibilmente fragili e imperfetti”. (Alessandro D’Avenia, L'arte di essere fragili).

 

Settimana all'insegna della comicità con un ospite da non perdere. Nello studio di Primo piano su Radio 51 questa settimana è il turno di Vincenzo Regis.

Reduce dal successo del suo spettacolo, un monologo dal titolo “Io cioè boh”, messo in scena al teatro Manzoni di Milano, Regis racconterà a Maria Paola Pasini e a Marcello Mora le emozioni, l'impegno, il successo del palcoscenico milanese. E non solo. Lo spettacolo è in scena anche al teatro Santa Giulia a Brescia.

Non perdetevi i nostri appuntamenti dal lunedì al venerdì alle 8 e alle 12:30, questa settimana con Vincenzo Regis.

In occasione del 79esimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista Brescia, città decorata con medaglia d’argento al valor militare per la lotta partigiana, conferma con rinnovata determinazione la fedeltà ai valori che animarono la Resistenza e ispirarono la Costituzione Repubblicana.

Ricordando il sacrificio dei Caduti per la Libertà e per la Democrazia, i cittadini bresciani esprimono il rifiuto di ogni forma di totalitarismo, di violenza e di sopraffazione, ovunque si manifesti e ribadiscono il proprio impegno per l’affermazione degli ideali di libertà, democrazia, pace e giustizia sociale.

Le celebrazioni di oggi prenderanno il via alle 10:30 presso il Cimitero Vantiniano, con la deposizione delle corone al Sacrario dei Partigiani e Santa Messa. 

Nel pomeriggio in Piazza della Loggia alle 15:45 si terrà il concerto della Banda Cittadina, mentre per le 16:30 è previsto il ritrovo delle Associazioni Partigiane, d’Arma e Combattentistiche, della cittadinanza e delle delegazioni dei Comuni con i gonfaloni. Alle 17 saranno deposte corone alle lapidi di Palazzo Loggia, ai Caduti di piazza della Loggia e ai “Caduti della città di Brescia per la libertà (1943-1945)” in largo Formentone.

Alle 17:30 ci sarà il saluto della Sindaca di Brescia Laura Castelletti e delle Associazioni Partigiane, cui seguirà alle 17:45 l'orazione ufficiale, affidata quest'anno a due studenti: Marta Cremaschi e Christian Zoppini.

 

Il programma del pomeriggio musicale, che si apre e si chiude con l’Inno nazionale, l’Inno dei Partigiani e Bella Ciao, prevede l’esecuzione dei seguenti brani: Giuseppe Verdi / arr. Emiliano Gusperti, Marcia dall’opera Ernani; Giuseppe Verdi / arr. Piet Stalmeier, Inno, Marcia, Danza da Aida; Brian Balmages, Three Celtic Dances (Reel - Air – Jig); arr. Willy Hautvast, The Swing March da The Best of Mancini; Alfred Reed, A Festival Prelude; Giuseppe Verdi / arr. Franco Cesarini Sinfonia da La forza del destino Giancarlo Facchinetti / arr. Sergio Negretti Piccola Suite per Banda sinfonica da Un uomo è un uomo (Musica di Galy Gay - Musica da Night - Canzone dei soldati - Musica del circo). Dirigono i maestri Giuliano Mariotti e Sergio Negretti. 

L’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” si presenta con l’organico al gran completo sotto il porticato di Palazzo Loggia per celebrare la Festa della Liberazione. Il concerto, promosso in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Brescia, conferma l’impegno civile e artistico della Banda cittadina di Brescia per onorare la Festa della Liberazione, sicuramente una fra le celebrazioni più significative per la storia della nostra città e del nostro paese.

Nella classifica dei 20 borghi più attrattivi (Istat), brillano i due Comuni bresciani: Tremosine sul Garda risulta l'ottavo borgo più visitato su 355, Gardone Riviera tredicesimo.

Tra i borghi più belli d’Italia spiccano fra i più visitati nel 2023 due Comuni bresciani: Tremosine sul Garda all’ottava posizione e Gardone Riviera al tredicesimo posto. E’ quanto emerge dai dati Istat presentati in occasione della 24esima Assemblea Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, svoltasi nei giorni scorsi a Irsina (MT).  Lo studio rileva che i 20 borghi italiani più turistici raccolgono il 53,4% delle presenze totali, pari a circa 10 milioni di presenze. In questi numeri si inserisce la performance bresciana con Tremosine sul Garda nella ‘top 10’, all’ottavo posto, con 349.958 presenze turistiche, e Gardone Riviera tredicesima con 246.890 presenze.   

L’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, commenta:  “Il risultato di Tremosine sul Garda ci riempie di orgoglio dimostrando che la Lombardia è un riferimento importante anche per il turismo dei borghi, sempre più in crescita”.  Tremosine sul Garda è un gioiello incastonato tra lago e cielo, raggiunto ogni anno da migliaia di turisti, per  la magica vista che si gode dalle tante terrazze, la maestosità della Strada della Forra e la ricchezza naturalistica del suo entroterra. Ma a questo risultato concorre senza dubbio il grande lavoro svolto  quotidianamente da tanti operatori locali”. Altrettanto orgoglio è espresso da Mazzali per il posizionamento di Gardone Riviera, dove “ad attrarre è indubbiamente il Vittoriale, complesso monumentale fatto realizzare a Gardone Riviera negli anni Venti del Novecento dal poeta Gabriele d’Annunzio, ma ancora una volta a conquistare è il nostro spettacolare Lago di Garda”.

 

Allarme zanzare. Tutto quello che dobbiamo sapere. Le malattie trasmesse dalle zanzare rappresentano una preoccupazione significativa per la salute pubblica. Questi insetti, tra cui zanzare, zecche e flebotomi, possono trasmettere virus che causano malattie acute, note come arbovirosi (Dengue, Zika, Chikungunya, West Nile (WNV) e Usutu (USUV).

Ecco alcune informazioni importanti su come comportarsi per prevenire tali malattie:

  • utilizza repellenti per insetti contenenti DEET o altri principi attivi raccomandati.
  • indossa abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto durante le ore serali e notturne.
  • utilizza zanzariere o dispositivi repellenti nelle stanze.
  • elimina potenziali siti di riproduzione delle zanzare, come acqua stagnante nei contenitori.

Per ulteriori dettagli e informazioni specifiche, consulta le risorse fornite nei seguenti link:

ATS Brescia – Arbovirosi: come prevenire la diffusione delle malattie causate da zanzare

ATS Brescia – Arbovirosi

ATS Brescia – Dengue

Istituto Superiore di Sanità – Febbre dengue

Istituto Superiore di Sanità – Arbovirosi • bollettini periodici arbovirosi (iss.it)

 

 

Domani, 25 aprile alle 18:30, presso il teatro dell'oratorio di Padenghe sul Garda, andrà in scena "Donne costituenti", una rappresentazione teatrale sulla storia di alcune delle donne elette nell'assemblea costituente, madri della nostra Costituzione. Ingresso libero e gratuito.

"Quando le biografie individuali si sommano, si mescolano, si contaminano con quelle collettive per definire i valori e le leggi che dovranno governare un Paese che deve rinascere dalle ceneri di un ventennio autoritario e stupido fino alla guerra, siamo di fronte a presone straordinarie". Guidata da questa certezza, l'associazione Viandanze Teatro ha indagato alcune storie di donne, mai abbastanza note fra coloro che furono scelti per dare vita alla nostra carta costituzionale.

Furono soltanto 21 le donne fra i 556 padri costituenti, eppure seppero essere una voce significativa e determinante con la loro peculiarità, dimostrando equilibrio, coerenza, senso di responsabilità e abilità pedagogiche con cui i valori antifascisti della neonata repubblica furono concretizzati in parole tuttora insuperate e attuali. In scena saranno raccontate le storie di tre fra loro: Teresa Mattei, Lina Merlin e Angela Maria Guidi. La loro storia rappresenta anche quella delle altre e, soprattutto, diventa la storia di ognuno di noi, perché è grazie a loro che abbiamo conosciuto la libertà e una vita migliore rispetto a quella delle generazioni passate.

Con la regia e la drammaturgia di Faustino Ghirardini, andranno in scena Nina Arioli, Cecilia Verna e Marta Visconti, mentre Angela Kinczly curerà dal vivo musiche e canti. La raccolta dei materiali e l'organizzazione drammaturgica è opera della stessa Cecilia Verna.

Giovanna Gamba

Nei giorni scorsi i consiglieri regionali Massardi e Malanchini hanno consegnato un attestato di riconoscimento a Carlo Oliva, 98enne di Odolo, per la sua capacità imprenditoriale.

 

I consiglieri regionali Floriano Massardi e Giovanni Malanchini hanno consegnato un attestato di riconoscimento a Carlo Oliva, imprenditore e fondatore insieme ai fratelli della Olifer di Odolo, azienda specializzata nella produzione di laminati mercantili e trafilati che fa parte del gruppo Olifin. Un’azienda storica, che nasce agli albori dell'Ottocento, quando fu attivata a Odolo la prima fucina. Carlo Oliva ha festeggiato il 7 aprile i suoi 98 anni e oggi, al museo del ferro di Odolo, viene trasmesso il trailer del docufilm a lui dedicato. 

“Carlo Oliva rappresenta un vero orgoglio per Brescia e per le comunità della valli bresciane. La sua eccezionale capacità imprenditoriale - dichiara Floriano Massardi, presidente della Commissione Agricoltura, montagna e foreste di Regione Lombardia - gli ha permesso di radicare un’attività di successo su un territorio montano ed è quindi un esempio di lungimiranza e caparbietà per tutti e soprattutto per le nuove generazioni. A nome di Regione Lombardia abbiamo voluto ringraziare questo straordinario uomo per tutto quello che ha fatto per il nostro territorio, dando lavoro a tantissime persone e portando lustro alla nostra terra”. 

“La sua storia - aggiunge Giovanni Malanchini, presidente della Commissione speciale Autonomia e riordino delle autonomie - è un esempio di successo per la Lombardia e merita di essere raccontata e celebrata. È stato un onore poter incontrare e rendere omaggio a quest’uomo, noto per la sua determinazione e la sua capacità di innovare, caratteristiche che gli hanno permesso di creare nuovi posti di lavoro e di contribuire allo sviluppo economico della zona. Auspichiamo che la sua storia possa ispirare molte persone a fare la differenza nella propria comunità e non solo e a portare avanti il tipico ‘saper fare’ lombardo”.

I due consiglieri hanno anche consegnato a Oliva una lettera da parte del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per esprimere la sua gratitudine.

 

Secoval, la società di servizi del nord-est bresciano compartecipata da una quarantina di Comuni medi e piccoli che guardano al futuro e che degli stessi rappresenta "il braccio tecnologico ed operativo", come sottolinea Giovanmaria Flocchini, Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia, ha approvato all'unanimità il Bilancio di esercizio 2023 dal quale emerge una significativa crescita di fatturato (+20%), sottolineando: "L'attività svolta in relazione ai fondi del PNRR è stata sicuramente importante e supporto prezioso per tutti i nostri Soci. Un servizio ulteriore svolto da Secoval che si è confermata realtà giovane, dinamica e capace di interpretare le necessità contingenti fornendo risposte efficaci e puntuali oltre che sempre di primissimo ordine dal punto di vista tecnologico-informatico".

La crescita del fatturato è stata sottolineata anche dall'Amministratore Unico Flavio Gnecchi, che ne ha fornito un’interpretazione dirimente: "Abbiamo raggiungo i 5,6 milioni di euro dai 4,7 dello scorso anno, ma siamo e restiamo una società di servizi a disposizione dei Comuni il cui fine non è aumentare l'utile o il dividendo economico, ma fornire il miglior servizio possibile al costo più basso. Se i ricavi crescono vuol dire che abbiamo lavorato di più per i Comuni e se i clienti ti richiedono sempre più servizi significa che apprezzano il lavoro che stai svolgendo. Inoltre, la nostra società è assolutamente solida e molto sana dal punto di vista patrimoniale-finanziario. Infatti, il capitale netto è cresciuto superando il tetto dei 300mila euro grazie ai 19mila euro di utile d'esercizio che abbiamo destinato a riserva".

I numeri, al di là delle tabelle del Bilancio, raccontano come il lavoro di Secoval, che nel corso del 2023 ha implementato il numero dei dipendenti raggiungendo le 48 unità (+3), sia stato intenso e rivolto a molteplici ambiti, ovvero sviluppando attività nell'area Tributi (trasmesso n. 43541 informative per l'Imu; n. 111.270 per la Tari; n. 2850 avvisi per il Cup) e gestendo l'imposta di soggiorno per i comuni di Anfo, Bagolino e Idro per complessive 116 strutture ricettive con oltre 80mila euro di incassi. Nel settore ICT (nel corso dell'anno sono stati aperti e gestiti 6972 ticket d'intervento presso i Comuni) sono state effettuate molteplici attività anche trasversali su tutti i servizi offerti e che hanno riguardato la formazione interna presso i Comuni attraverso webinar tematici, oltre ovviamente al supporto Informatico CED e Software, la Smart City ed il Geo Spatial Inventory, ma anche la gestione dello sportello Polifunzionale, il Suap, Il Web e la Privacy. Senza dimenticare il prezioso sostegno al servizio di protezione Civile, al RIM ed alla Statistica. Per l'area Fiscalità locale - Catasto sono state sviluppate attività specifiche per i comuni di Anfo, Barghe, Borgosatollo, Pertica e Preseglie, la Carta Unica Vallesabbia, hinterland-Gardesano e Vallecamonica. "Ci piace sottolineare che nel 2023 è stata progettata (e nel corso di questi mesi del nuovo anno iniziata concretamente a sviluppare) un'importante attività riguardante il Datacenter che è stato ampliato a 82TB dei quali solamente 58TB utilizzati per il momento" spiega Flavio Gnecchi puntualizzando: "abbiamo apportato miglioramenti complessivi ai cluster ed allo storage, insieme alla gestione efficiente delle macchine virtuali, che contribuiscono a fornire una maggiore affidabilità, scalabilità e capacità complessiva del sistema Datacenter".

Il Bilancio d'esercizio ha ottenuto anche il parere favorevole del Sindaco Unico Dr. Alberto Papa che ha sottoscritto la sua Relazione sottolineando come, rispetto alla sua attività di vigilanza, non siano emersi, nel corso dell'anno, fatti significativi meritevoli di intervento nei confronti sia di Soci che di creditori o in relazione ai principi di corretta amministrazione.

I criteri contabili adottati hanno permesso quindi di offrire una lettura della situazione a chiusura dell'anno 2023 semplice e lineare con ottimi presupposti per la continuità aziendale e in tal senso basti sottolineare che Secoval non ha esposizioni finanziarie né a breve né a lungo termine verso alcun soggetto” ha infine sottolineato Susanna Gaspari, Responsabile Area Amministrativa.

 

 

 

 Per la giornata della liberazione l'ANPI propone l'abituale "Percorso della memoria", con partenza dal piazzale antistante la Stazione ferroviaria, sui luoghi della seconda guerra mondiale a Lonato, in ricordo di partigiani, patrioti, IMI, deportati e di tutti gli antifascisti. Orario del ritrovo 14.15, orario di partenza 14.30.

 

Il “Percorso della Memoria” è una mappa ideale realizzata dalla Sezione di Lonato dell’ANPI in ricordo dei “Martiri per la Libertà”: Deportati, IMI, Partigiani, Patrioti, Vittime di Cefalonia e tutti gli antifascisti ai quali è intitolata la Piazza principale di Lonato.

L'itinerario nasce a seguito di una ricerca che ha visto collaborare la Sezione di Lonato dell’Associazione Nazionale del Fante, l’Associazione “La Polada” e la Sezione di Lonato dell’ANPI. Lo studio in questione ha portato alla pubblicazione di un libro diviso in due volumi (Poi scese la notte 1943\1944 – Poi scese la notte 1945), che incrocia la storia della seconda guerra mondiale e dei suoi protagonisti con quella di Lonato nel periodo che va dalla dalla primavera del 1943 all’autunno 1945. Gli organizzatori del percorso ringraziano pertanto Morando Perini (Presidente della Sezione di Lonato dell’Associazione Nazionale del Fante) e Damiano Scalvini (Presidente de “La Polada”), per aver acconsentito all’utilizzo di quel materiale.

Il percorso è proposto gratuitamente e senza limite di numero di partecipanti: dalla singola persona, a classi scolastiche di ogni ordine e grado, dalle sezioni ANPI, ad altre associazioni interessate. È sufficiente contattare l'ANPI; eventualmente, in caso di gruppi consistenti, il percorso potrà subire delle piccole variazioni.

Si potranno vedere (dall’esterno): la sede di un reparto delle SS, le case dove sono stati arrestati alcuni deportati, le carceri dell’epoca che erano un centro di “attività Resistente”, la sede della famigerata “Xª MAS” e della non meno tristemente nota Brigata nera “Tognù”, la torre dove il CLN issò la bandiera bianca il 26 aprile 1945, la casa dove si nascosero alcuni disertori tedeschi, i luoghi dei due bombardamenti più drammatici che abbia subito Lonato, la Pretura dove operava un pretore antifascista, il Palazzo dove vennero disarmati decine di soldati poi deportati, tunnel, bunker, rifugi etc.

Il percorso ha uno sviluppo complessivo di 2,7 km, con un dislivello di 50 m; camminando si completa con un tempo totale di poco superiore alle due ore, spiegazioni comprese.

In sala Castellani sono tre gli appuntamenti con il teatro in primavera a Gargnano: 26 aprile alle 20:45, 11 maggio alle 16:30 e 24 maggio alle 20:45. Ingresso gratuito a tutti gli eventi, senza prenotazione.

L'assessorato alla Cultura, in collaborazione con l'associazione Chronos3, ha organizzato una rassegna teatrale rivolta a diverse categorie di pubblico per soddisfare tutti i gusti. Il primo appuntamento è per venerdì 26 aprile alle 20:45 con una commedia brillante dal titolo "Una cena d'addio". Si tratta di una produzione Fondazione Via Maestra (Teatro Concordia di Venaria) / Compagni di Viaggio / Onda Larsen. Il testo è di Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte, mentre la regia è di Andrea Borini.

Il secondo appuntamento è dedicato ai bambini: per loro sarà messo in scena "Il viaggio di Giovannino", uno spettacolo poetico e spassoso tratto da "Le avventure di Giovannino Perdigiorno" di Gianni Rodari. Di e con Andrea Ruberti, per la regia dello stesso Ruberti in collaborazione con Alessandro Acerbi, lo spettacolo è una produzione Eccentrici Dadarò e sarà in scena sabato 11 maggio alle 16:30.

L'ultima serata è in calendario sabato 24 maggio alle 20:45 con "My generation", spettacolo spiritoso sulle balere e la storia della musica dagli anni 70 agli anni 90. Di Serena Facchini ed Ermanno Nardi, vede in scena lo stesso Nardi ed è prodotto da Industria Scenica.

Gli spettacoli si svolgeranno tutti in sala Castellani e sono gratuiti. Per informazioni rivolgersi all'Ufficio Cultura: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0365.7988305.

 

Mentre si attende a giorni  o addirittura ad ore l'arrivo dell'ispezione dei vertici dell'associazione borghi più belli d'Italia, che sancisce ufficialmente l'ingresso di Bagolino nel prestigioso sodalizio, il borgo annuncia un'altra bella iniziativa dedicata a chi vuole conoscere meglio le sue bellezze. Si tratta di una visita in programma sabato 27 aprile alla scoperta del borgo dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Due passi tra le vie caratteristiche del paese con accompagnatore e degustazione del formaggio bagoss. La prenotazione è obbligatoria entro il 25 Aprile tramite whatsapp al numero 334 1324766. Buona passeggiata!

 

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