Il fatto è accaduto ieri nel carcere “Nerio Fischione“, dove un detenuto ha volutamente incendiato la sua cella, provocando la conseguente evacuazione di una intera sezione detentiva. Il pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria ha evitato che la situazione degenerasse drammaticamente.

 

Momenti di panico all’interno del carcere di Canton Mombello, a Brescia. Un detenuto italiano, dopo che gli è stata negata una telefonata, ha distrutto i beni presenti nella propria cella ed appiccato il fuoco a tutto ciò che conteneva. Il fumo sprigionato si è immediatamente propagato per tutta la sezione detentiva dove erano presenti altre decine di detenuti. Tutti sono stati evacuati per sicurezza, in quanto l’aria si era resa ormai irrespirabile, e per evitare intossicazioni.

L’immediato intervento degli uomini della Polizia Penitenziaria ha scongiurato che si verificasse l’irreparabile: gli agenti hanno infatti salvato la vita al detenuto incendiario ed evitato che il fuoco si propagasse anche ad altri ambienti, coinvolgendo altri soggetti. E’ stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco i quali all’arrivo hanno trovato l’incendio già domato con coraggio dal personale di Polizia.

"Purtroppo, ancora una volta - dichiara Calogero Lo Presti, coordinatore regionale della Fp CGIL Polizia Penitenziaria - dobbiamo registrare eventi che vedono protagonisti soggetti detenuti non avvezzi al rispetto delle regole penitenziarie. Questi sovente mettono in serio rischio non solo la propria vita, ma anche l’incolumità personale dei poliziotti".