Tragedia di ferragosto. E' stato dato intorno alle 02:20 di notte l’allarme alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, da parte degli amici dell’acquascooterista dichiarato in un primo momento disperso, che non vedendolo rientrare in porto come programmato, hanno richiesto soccorso telefonicamente.

Accertato, quindi, il mancato rientro, la Guardia Costiera del Lago di Garda, che coordina i soccorsi sul bacino lacuale, impiegava la Motovedetta CP 862, munita di strumentazione di ricerca notturna, nonché, tramite la Sala Operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona, richiedeva alla medesima e otteneva l’impiego di un battello pneumatico dei VVF di Bardolino per eseguire una perlustrazione più sottocosta.

Intorno alle 4.00 del mattino, gli amici del malcapitato, messisi anche loro alla ricerca dell’amico, individuavano, vicino a punta Gro del Comune di Sirmione, la moto d’acqua semiaffondata.

Giunto quindi il battello dei vigili del fuoco sul punto di rinvenimento della moto d’acqua e circoscritta ancor di più l’area di ricerca, i vigili del fuoco riuscivano a trovare il corpo dell’acquascooterista (che indossava il giubbotto di salvataggio) ancora in galleggiamento ma privo di vita e poco distante dalla medesima moto d’acqua.

Recuperato a bordo dell’Unità dei Vigili del Fuoco, veniva trasportato nel vicino sorgitore di Peschiera, ove il medico intervenuto ne dichiarava il decesso.

Avvisato il Magistrato della Procura della Repubblica di Brescia, competente per territorio in quanto l’incidente si è verificato nelle acque del Comune di Sirmione, la salma è stata trasferita presso il nosocomio di Desenzano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con le attività investigative, tese alla ricostruzione della dinamica dell’evento luttuoso, affidate alla Guardia Costiera intervenuta.

In corso le operazioni di recupero della moto d’acqua a cura dei Volontari del Garda, sotto la supervisione della Guardia Costiera presente alle operazioni e per le successive verifiche del caso.

Si rammenta, infine, che la navigazione notturna per le moto d’acqua è vietata.