La Polizia di Stato ha sequestrato un ingente quantitativo di stupefacente rinvenuta nella rimessa di un’elegante abitazione in Franciacorta. In manette un architetto.

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Brescia, all’interno di un box di Ospitaletto, ha sequestrato 60 kg di hashish e 800 grammi di cocaina, traendo in arresto un italiano incensurato di 44 anni, ritenuto responsabile del reato di detenzione a fini di spaccio dell’ingente quantitativo di stupefacente.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Brescia sono state avviate a seguito di alcune segnalazioni anonime che riferivano di strani movimenti all’interno dei garage di un elegante condominio della cittadina della Franciacorta. Nel corso di prolungati servizi di appostamento veniva pertanto individuata una autovettura Opel Astra, intestata a un cittadino nord africano, non residente in quel palazzo, che dopo essere scesa nei sotterranei del condominio, usciva pochi minuti dopo.

Sottoposta a controllo l’auto, si accertava che la stessa era condotta da un italiano che, pur essendo incensurato, si mostrava subito insofferente e nervoso alle domande dei poliziotti. Gli agenti decidevano pertanto di perquisire l’autovettura, al cui interno venivano rinvenuti e sequestrati 5 kg di hashish. Grazie ad alcune chiavi presenti nell’auto, veniva quindi individuato un box nella disponibilità dell’uomo, al cui interno sono stati sequestrati ulteriori 55 kg di hashish – in parte costituiti da ovuli di resina- e 8 etti di cocaina.

L’uomo, che ha dichiarato di essere un architetto e di essersi dedicato all’attività illecita a causa delle difficoltà economiche, è attualmente detenuto presso la casa circondariale di Brescia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che gli è stata applicata dal GIP del Tribunale di Brescia in sede di convalida dell’arresto. All’indagato è stata anche sequestrata un’arma che deteneva legalmente per uso sportivo, con conseguente proposta di divieto di detenzione. 

Sono in corso indagini per risalire ad eventuali complicità e al canale di rifornimento dello stupefacente. L’ingente sequestro conferma che la provincia di Brescia costituisce un importante crocevia del traffico di droga.