Il banchiere Giovanni Bazoli. Il medaglista, scultore e incisore Francesco Medici. Giovanna Giordani Bussolati, fondatrice di cooperative sociali, ideatrice di nuove modalità di assistenza alle persone più fragili.

Sono questi i tre personaggi insigniti quest’anno del Premio Brescianità istituito dall’Ateneo di Scienze, lettere e arti e dalla Fondazione civiltà bresciana. I premi verranno consegnati mercoledì mattina alle 9.30, giorno di San Faustino, in una breve cerimonia che si svolgerà nella sede dell’Ateneo di via Tosio in città, e che inaugurerà gli appuntamenti della giornata dei santi patroni cittadini. L’edizione 2017 del premio è stata presentata ieri dal presidente dell’Ateneo Sergio Onger, dal presidente della Fondazione civiltà bresciana mons. Antonio Fappani, dal segretario dell’Ateneo Pierfranco Blesio e dal segretario del premio Brescianità Massimo Tedeschi. “I riconoscimenti di quest’anno – ha detto Massimo Tedeschi – vanno a personalità diversissime fra loro ma accomunate da un tratto distintivo: la creatività. Il professor Bazoli ha applicato la creatività in un sistema, quello bancario italiano, che l’ha visto protagonista nel realizzare fusioni e aggregazioni; Giovanna Giordani ha portato un tratto inconfondibile di innovazione e creatività nel settore dell’assistenza alle persone più deboli; Francesco Medici ha dispiegato la creatività nella lavorazione di pietre e metalli”.

Odoardo Resti