Polizia locale e associazioni di volontariato insieme contro le truffe: il progetto coinvolge numerosi Comuni del territorio valsabbino e continuerà anche nelle prossime settimane. Le foto mostrano gli incontri tenuti con gli anziani a Sabbio, Vestone e Gavardo.

 

Non occorre consultare le statistiche per sapere che sono gli anziani la categoria più a rischio quando si consumano raggiri e truffe, perciò la polizia locale valsabbina ha promosso un percorso di informazione e formazione dedicato soprattutto a loro. Il progetto presentato dal comando valsabbino ha ottenuto l'approvazione di Regione Lombardia e ha visto coinvolte numerose associazioni di volontariato, insieme agli amministratori locali del territorio.

Il percorso ha preso il via qualche mese fa e non si è limitato a un incontro illustrativo, bensì ha raggiunto le persone in luoghi frequentati abitualmente - per esempio il mercato dei vari paesi o i diversi uffici postali - in modo da avvicinarle con materiale informativo e invitarle agli incontri di formazione specifica. Con gli agenti della polizia locale si sono mossi l'Associazione Nazionale Carabinieri di Gavardo e dell'Alta Valsabbia, il Comitato di controllo del vicinato di Sabbio e i Volontari Gavardesi.

L'attività congiunta ha avuto il suo compimento negli incontri di formazione per il contrasto alle truffe e la prevenzione dei furti. Gli interventi degli esperti non si sono limitati a un'esposizione teorica di regole e consigli, ma erano arricchiti dalla narrazione di esperienze recenti vissute sul campo dalle forze dell'ordine o raccolte attraverso la cronaca. Oltre a questo, gli agenti hanno potuto a loro volta raccogliere ulteriori segnalazioni che serviranno per il loro lavoro futuro e per nuove comunicazioni nelle prossime riunioni. In questo modo si crea un circolo virtuoso di informazioni che si diffondono e aiutano anche le persone più fragili a farsi accorte di fronte ai malintenzionati che continuano a inventare nuovi metodi di raggiro, creando situazioni sempre più credibili e verosimili.

La partecipazione del pubblico è stata ovunque numerosa e attenta e gli utenti hanno espresso un alto gradimento per l'iniziativa che pertanto si estenderà anche ad altri paesi della valle. "Abbiamo fatto la scelta di realizzare un percorso di formazione - spiega il comandante Fabio Vallini - perché siamo convinti che per raggiungere determinati livelli di sicurezza sia necessario istruire e formare: non basta infatti reprimere e neppure il solo controllo è più sufficiente, a fare la differenza in maniera determinante è la prevenzione. Oltre a ciò, desidero sottolineare il valore aggiunto dato al progetto dal rapporto positivo e sinergico con il volontariato, che si è messo a disposizione con generosità per dare una mano in questa iniziativa".

Giovanna Gamba