Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha fermato un giovane residente sul Garda che circolava con la patente sospesa dal 2018. Nella giornata di ieri, 7 aprile, un altro ragazzo, questa volta della Valtrompia, è stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza.
Il primo caso risale al 5 aprile ed è venuto a galla grazie a un controllo stradale nel territorio di Roè Volciano: una pattuglia ha fermato un ragazzo che circolava tranquillamente nonostante avesse la patente sospesa fin dal 2018, senza mai essersi presentato da allora alla visita di revisione. Il provvedimento aveva avuto luogo per il rifiuto da parte del giovane di sottoporsi alla prova con l'etilometro e per omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale.
Dapprima l'automobilista ha sostenuto di aver dimenticato un permesso di circolazione provvisorio a casa, ma gli agenti hanno scoperto ben presto che non era vero niente. Successivamente il giovane insisteva ad affermare che, secondo il suo avvocato, avrebbe avuto comunque diritto a circolare con la patente sospesa per recarsi in ospedale, al lavoro o dall'avvocato stesso: peccato che certe deroghe possono essere ammesse solo in situazioni molto particolari e in ogni caso, comunque, lo spostamento del giovane non contemplava nessuno di questi casi.
Anzi, l'impressione degli agenti di fronte alla sua spavalderia è stata che con ogni probabilità il ragazzo circolasse abitualmente sulle strade, nonostante il provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti. Per lui ora è scattata la revoca della patente e la pratica è stata trasmessa alla Prefettura.
La seconda notizia riguarda quanto accaduto ieri a Vestone durante un normale controllo stradale. La pattuglia in servizio ferma un'automobile guidata da un giovane residente in Valtrompia che viaggiava in compagnia di un amico. Agli agenti non sfugge un forte odore di alcol nell'abitacolo, per cui sottopongono il ragazzo alla prova dell'etilometro. Il dispositivo rivela un tasso alcolemico superiore a 1.17, più del doppio oltre i limiti, per cui all'automobilista viene immediatamente ritirata la patente e scatta la denuncia alla Procura della Repubblica per guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche.
A questo punto si deve affidare il veicolo a un'altra persona e la scelta più logica sarebbe il passeggero, solo che anche lui mostra scarsa lucidità e sintomi inequivocabilmente riconducibili all'assunzione di alcol, oltre a non avere con sé la patente, come dichiara subito dopo. Per poter tornare a casa i due sono costretti a coinvolgere un terzo amico che si fa accompagnare sul posto e può così occuparsi della vettura. I due giovani, nel frattempo, raccontano di essersi messi in macchina per andare a fare una scampagnata verso il Trentino. Costata loro piuttosto cara, in effetti.
Giovanna Gamba
Circolava con la patente sospesa a Roè Volciano: revoca immediata per un giovane gardesano
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