Uno stipendio di 1.500 euro al mese, moglie e tre figli a carico: il tribunale gli cancella 60mila euro di debiti grazie alla legge "salva-suicidi".

I giudici hanno approvato la procedura di esdebitazione chiesta da un commesso quarantenne con moglie e tre figli minori a carico. Nel 2018, un attimo prima di finire per strada con moglie e figli, l'uomo aveva deciso di rivolgersi al Tribunale di Brescia. A fine ottobre 2023 - dopo aver versato 350 euro al mese per quattro anni - si è visto cancellare ufficialmente dai giudici oltre 60mila euro di pendenze che gli impedivano di guardare al futuro con la speranza di farcela. 

Protagonista della vicenda è un quarantenne che vive a Bedizzole con la moglie e tre figli minorenni. Ogni mese, come commesso, porta a casa circa 1.500 euro al mese, ma il suo è l’unico reddito di casa e quei soldi non gli bastano nemmeno a sostenere le esigenze familiari. Intorno al 2017, l’uomo contrae i primi prestiti per l’acquisto di beni di uso quotidiano (un’auto di modesto valore e i mobili di casa) che - sommati alle spese correnti e al loop dei successivi finanziamenti fatti solo per sostenere le rate dei debiti - lo portano ben presto a trovarsi circa 80mila euro sulle spalle. Soldi che non sarà mai in grado di pagare. 

A questo punto, il quarantenne decide di rivolgersi allo Studio Pagano & Partners di Brescia. “Al Tribunale – spiega l’avvocato Monica Pagano – abbiamo chiesto l’applicazione della Legge 3/2012 (nota anche come legge sul Sovraindebitamento o Salva-suicidi), oggi confluita nel Codice della crisi, che sancisce un principio molto semplice: nessuna persona onesta finita in difficoltà finanziaria può essere condannata a pagare per tutta la vita debiti che vanno ben oltre le sue capacità economiche. Concretamente – continua il legale – il nostro cliente ha versato con cadenza mensile quanto ragionevolmente poteva dare senza far venir meno il sostentamento alla propria famiglia (16.800 euro in tutto) e, ultimato questo percorso, è arrivata per lui l’esdebitazione. In parole povere – conclude Pagano - i restanti debiti sono stati azzerati e da questo momento il quarantenne e la sua famiglia possono ripartire da capo, senza il fardello di segnalazioni pregresse e tornando anche ad accedere al credito, se mai ne avranno davvero bisogno”.