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Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento interregionale per la tutela del Garda a seguito della frana a ridosso della galleria dei Titani, vicino a Limone.

Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento interregionale per la tutela del Garda a seguito della frana a ridosso della galleria dei Titani, vicino a Limone.

Le prime forti piogge della stagione, dopo un lungo periodo di caldo estremo e siccità ci hanno riportato alla triste realtà. Sul versante roccioso a ridosso della galleria dei Titani, nel tratto trentino subito dopo Limone, proprio dove dovrebbe sorgere la ciclovia ( UF3.3 ) si è avuta un’ulteriore frana, che ha costretto la Provincia di Trento a chiudere per qualche ora la gardesana.

Nei giorni scorsi il Coordinamento interregionale per la Tutela del Garda ha spedito una lettera al commissario Misdaris, il quale, a sua volta, rispondeva ad una richiesta del Consiglio Comunale di Arco (delibera n. 11 del 29/04/2024) con cui si chiedeva di riconsiderare la “progettazione dell’opera valutando fra le ipotesi anche l’intermodalità, come previsto dagli atti ministeriali e, in ogni caso, di rivalutare i tratti a sbalzo, al fine di preservare l’integrità paesaggistica e garantire standard di sicurezza accettabili per tutti”. La risposta del commissario giungeva in data 01/07/2024 con argomentazioni ampiamente a favore della ciclovia, opera di interesse nazionale. 

Nel documento del Coordinamento Interregionale si esaminano a fondo gli aspetti del rischio geologico che incombe sull’intera opera situata in zona di massimo grado di pericolosità. Nulla dice inoltre il Commissario riguardo il dissesto geologico incorso nel maggio 2023 durante i lavori della UF1.2 (costruzione di massicce nuove gallerie paramassi sul sedime della vecchia gardesana dismessa) che ha comportato una variante in corso d’opera per ridurre gli sbancamenti con un incremento di costi di € 1.345.000. Ma non solo: lo stato delle barriere paramassi soprastanti il tratto di gardesana non in galleria è assai preoccupante poiché si tratta in prevalenza di strutture vetuste degli anni 60-70, anche contenenti detriti.

Inoltre, nonostante siano già cominciati i lavori presso il confine, non sembra siano state verificate le barriere paramassi soprastanti secondo quanto stabilito dalla normativa UNI 11211-4 e non è noto se siano in possesso della certificazione CE. Tutto ciò mette a repentaglio non solo la fruizione e la sicurezza di un’infrastruttura “accessoria” come la ciclovia ma anche la circolazione sulla frequentatissima ed indispensabile strada gardesana SS45bis, arteria di importanza nazionale ed internazionale.

Non esistono quindi le condizioni per dichiarare che l’anello della ciclovia sia completabile per i tratti trentini, lombardi e veneti che interessano le falesie, essendoci per questi tratti, al momento, solo il progetto preliminare di massima del 2022. Un’analisi dettagliata della passerella di Limone mette in luce l’inadeguatezza futura a ricevere un numero imponente di pedoni e ciclisti e l’impatto paesaggistico. Vengono poi analizzati gli effetti negativi sul traffico e sull’ambiente naturale (intasamento della gardesana, distruzione della flora tipica delle falesie). Molto preoccupante è anche la minaccia che incombe sulla Valgola, unica zona tutelata dell’Alto Garda.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori risultano in esecuzione solo 1.6 km della UF1 ( € 14.014.655) e i 98 metri a nord del confine lombardo, UF3.1 ( € 2.622.000 ). Le altre parti sono a livello di progettazione definitiva (UF3.4) o esecutiva, ma non ancora in appalto come la UF3.2 e 3.3. Il tratto UF2 è in fase di progetto preliminare (non confermato) e quindi da riprogettare e infine l’UF3.5 comprendente le opere di difesa non è ancora progettata. Mancano inoltre la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione di due tratti di proprietà privata, Casa della trota-Ponale e Hotel Pier. Si può facilmente dedurre quindi che il tratto ovest della ciclovia del Garda di competenza  trentina, km 5.5 su 19 totali, è ben lungi dall’essere completata e che il costo di € 80.904.057 previsti dal DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE degli INTERVENTI al 28/03/2024 sarà ampiamente superato. 

Il Coordinamento sottolinea inoltre che le tre grandi associazioni ambientaliste a livello nazionale, WWF, Italia Nostra e Legambiente esprimono un giudizio radicalmente negativo su quest’opera insostenibile sotto tutti i punti di vista. Un’opera quindi da rivedere nella parte settentrionale caratterizzata dalle falesie a picco sul lago, sostituendo le passerelle a sbalzo con il trasporto su acqua.


Il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda che riunisce associazioni, comitati, portatori di interessi diffusi e privati cittadini delle tre Regioni cui appartiene amministrativamente il lago di Garda, nello specifico, in persona dei loro rappresentanti:  
Associazione GAIA Animali&Ambiente, Desenzano del Garda (BS)– Isabella D’Isola  
Associazione GAIA Animali&Ambiente Nazionale, Milano - Edgar Meyer  
Associazione Garda Diritti, Desenzano (BS) – Giuseppe Buongiorno  
Associazione La Cittadella, Lonato del Garda (BS) - Davide Sigurtà  
Associazione per il WWF Trentino - Carla Del Marco, Paolo Matteotti  
Associazione Riccardo Pinter, Riva del Garda (TN) - Paolo Matteotti  
Comitato Desenzano più Verde, Desenzano del Garda - Rossana Baiocco, Marina Brunner, Mauro Mazza, Lorella Tononi  
Comitato Oliveto di Goethe, Nago-Torbole - Giovanni Mazzocchi  
Comitato per la difesa del Carpione, Toscolano Maderno - Fiorenzo Andreoli, Beatrice Zambiasi  
Comitato promotore per il Parco Colline Moreniche del Garda, Desenzano del Garda (BS) - Emilio Crosato, Gabriele Lovisetto  
Comitato SAL-Salvaguardia Area Lago, Riva del Garda (TN) - Marina Bonometti, Paolo Ciresa, Maria Elisabetta Montagni, Silvia Ropelato  
Comitato Salvaguardia Olivaia, Arco (TN) - Marco Piantoni  
Comitato Sviluppo Sostenibile - Duilio Turrini  
CTG Monte Baldo aps, Caprino Veronese (VR) - Maurizio Delibori  
Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro - Carla Del Marco, Duilio Turrini  
Garda Sostenibile: Rete interregionale di associazioni per lo sviluppo sostenibile del lago di Garda - Luigi Del Prete  
Gruppo Tignale 24, Tignale (BS) - Antonio Moro  
Il Carpino-APS, Verona - Mario Spezia  
Italia Nostra Verona - Marisa Velardita

Italia Nostra Brescia – Rossana Bettinelli Italia Nostra Trento - Manuela Baldracchi  
L.A.CU.S., Associazione di operatori culturali gardesani, Lonato del Garda (BS) - Luigi Del Prete  
Legambiente Baldo-Garda, Il Tasso – Raffaello Boni  
Legambiente circolo per il Garda - Cristina Milani  
Legambiente Verona - Chiara Martinelli  
Petizione change.org: Contro una ciclovia del Garda, non sostenibile (portatori d’interessi per 2.000 firme al 2.12.2023) - Alberta Cazzani, Monica Tessarolo, Wolfgang von Klebelsberg  
Slow Food Terreacque bresciane, Padernello (BS) – Lorenzo Econimo, Delegata Garda: Marina Brunner  
TAG-Tavolo Ambiente Garda (che riunisce il Distretto Economia Solidale del Basso Garda, Ecorete per il Garda, CAT Comitato Ambiente Territorio Basso Garda, La Cittadella e Magnifica Salò), Lonato del Garda – Daniela Carassai, Alessia De Munari, Sergio Salodini  
Luca Trentini, Toscolano Maderno (BS)  
WWF Bergamo Brescia - Paolo Zanollo  
WWF Veronese, Verona – Michele Dell’O’ 
Ledro Inselberg APS-Pietro Zanotti
CMST Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “Ing. Alberto Baccega” - Paolo Ciresa