Continua la saga creata da De Giovanni con Luigi Alfredo Ricciardi protagonista di indagini sui generis ai piedi del Vesuvio negli anni trenta del Novecento.

 

Il commissario partenopeo dagli occhi verdi pare un uomo costretto a vivere in tempi che non gli appartengono e a vestire panni in cui spesso si sente a disagio. Ultimo erede di una nobile famiglia del Cilento, non lo rivela a nessuno e si infastidisce se qualcuno lo scopre; nel tempo dell’esaltazione della forza, preferisce il basso profilo ed evita approcci aggressivi anche con il peggiore dei malfattori; innamorato di Enrica, rischia di perderla per l'incapacità di dichiararsi e la sua convinzione di non poter generare altro che sofferenza. Del resto, il peso segreto che si trascina da tempo nell'intimo sta condizionando sempre più la sua vita e talvolta pare spingerlo alla disperazione. Ricciardi spesso si muove stralunato in una storia in cui tutto, in effetti, è strano, a partire dal caso su cui indaga, con un assassino reo confesso che forse però non è il vero colpevole.

Sono più di una le anime di vetro in questa storia, solitudini in precario equilibrio che scavano voragini profonde tra sé e il mondo, anche quando mantengono una dignità di facciata, raggiunta a prezzo di infinite sofferenze, sotto il giogo dell’accettabilità sociale. Fragilità che non possono essere rivelate e che spingono a dolorose rinunce, anche a rischio di subire vendette; ferite ancora da rimarginare, come il lutto per la governante da poco mancata; figure femminili forti che disorientano il commissario e ne amplificano i tormenti. Per tutti questi aspetti, il libro assume in molti tratti i contorni di un romanzo dei sentimenti, con il ritmo della riflessione che prevale su quello dell'azione. Tutto, però, è abilmente mantenuto in equilibrio dall'autore, che tratteggia i personaggi con viva raffinatezza evitando di cadere nello stereotipo, rischio molto alto quando si giunge all'ottava avventura di una serie. Ora attendiamo gli sviluppi: il commissario non potrà procrastinare ancora a lungo le sue scelte di vita!

Giovanna Gamba

M. DE GIOVANNI, Anime di vetro, Einaudi 2015.