Flavio Emer è uno tosto. Uno che ci sa fare. Ha fronteggiato le tante difficoltà della vita, utilizzando l'arma affilata dell’ironia.

Oggi tiene informati gli amici di facebook sulle sue condizioni di salute (ha subito un intervento chirurgico). Dal letto dei vari ospedali continua a scrivere le sue corrispondenze per il Corriere, con l’arguzia del grande giornalista (ne sono rimasti pochi sulla piazza anche bresciana dove pullulano i nanetti!). Flavio, anche adesso, riesce a sorridere delle proprie sofferenze. Su facebook ha messo se stesso in foto con il respiratore in copertina al Time! Ma il suo non è mai un ghigno rabbioso, è il sorriso ironico dei giusti (a proposito oggi sul Corriere c'è un suo articolo, uno dei più belli che io abbia mai letto). Io lo conosco poco ma abbiamo molti amici in comune. Leggo i suoi interventi e lo seguo su facebook. Se c’è una persona che mi ha aiutato a riflettere su me stessa, il mio lavoro, la mia vita negli ultimi tempi è stato lui. Flavio non lo sa, ma qualche volta mi è anche stato di profondo aiuto. Ho imparato a ridere un po’ di più di me stessa. A vedere i miei limiti. E anche quelli degli altri.

mpp