Una notizia importante per i ricercatori, gli appassionati di storia e quanti sono interessati alla verità. Migliaia e migliaia di documenti riguardanti le attività di indagine svolte prevalentemente dall’Arma dei carabinieri sulla strage di Piazza della Loggia. Sono consultabili a partire da questi giorni da una postazione allestita all’Archivio di Stato di via Galilei.
Brescia è per prima in Italia in questa iniziativa che affonda le radici nel decreto del governo Renzi del 22 aprile 2014 per la “desecretazione” degli atti relativi alle stragi avvenute nel nostro paese.
La documentazione “declassificata” è stata depositata presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma e la postazione bresciana è il primo accesso “in remoto” d’Italia. I documenti saranno accessibili a chiunque dietro semplice domanda presentata nell’Archivio di via Galilei. Non saranno però riproducibili (copie, foto, ecc.) se non dietro richiesta specifica da inoltrare a Roma.
Di questo e di altro si parlerà giovedì 19 novembre in una conferenza su: “Fonti giudiziarie e Storia contemporanea. Il caso bresciano” (dalle ore 16 in via Galilei 42/44) organizzato dall’Archivio di Stato. Intervengono gli archivisti Leonardo Leo e Giovanni Liva, Manlio Milani della Casa della memoria e lo storico Mimmo Franzinelli.