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La festa dei patroni cittadini, i santi Faustino e Giovita, mobilita secondo tradizione l'intera città di Brescia, con appuntamenti civili e religiosi.

Ad aprire gli appuntamenti anche quest'anno alle 9.30 è la cerimonia di consegna del Premio della Brescianità, presso la sede dell'Ateneo di scienze lettere e Arti in via Tosio. Istituito nel 1977 da Bruno Boni e Giuseppe Inselvini, dopo tre anni di interruzione il Premio è rinato nel 1983 su iniziativa dell'Ateneo - oggi presieduto dal professor Sergio Onger - e della Fondazione civiltà bresciana. I premiati di quest'anno sono Carla Boroni, docente universitaria, organizzatrice di eventi culturali e presidente del Centro teatrale bresciano; il professor Giorgio Brunelli, presidente dell'omonima Fondazione, insigne microchirurgo e pioniere nel campo delle terapie riparative dei danni al midollo spinale; monsignor Antonio Fappani, decano degli studiosi di storia locale, autore di un monumento di cultura quale è l'Enciclopedia bresciana, promotore di infrastrutture culturali come il Museo del ferro a San Bartolomeo e la Fondazione civiltà bresciana; infine Manlio Milani, presidente dell'Associazione familiari vittime della strage di piazza Loggia, animatore infaticabile della Casa della memoria, promotore di tanti incontri culturali e civili. I loro nomi vanno ad aggiungersi a una galleria che conta già ottantadue personalità che hanno dato lustro a Brescia, e alla Brescianità, nei campi dell'arte, dell'economia, della cultura, della scienza, della filantropia, della letteratura, dello sport, dell'archeologia, della musica, della medicina. 


Odoardo Resti