Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Silvio Lauro della minoranza in consiglio comunale a Gavardo (Lista Gavardo in movimento), in risposta alla lettera pubblicata qualche giorno da a firma Liviano Bussi sul tema della raccolta rifiuti in Valsabbia.

Forza Italia contro Forza Italia. Abbiamo letto la lettera che Liviano Bussi (noto esponente gavardese di Forza Italia) ha indirizzato qualche giorno fa al Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia per contestargli la scelta della gestione in house della raccolta porta a porta che partirà in gennaio in tutti i comuni della Valle Sabbia.

A parte le considerazioni di merito, rispettabili ma che non condividiamo, ci sorprende questa presa di posizione (personale o a nome di Forza Italia?) totalmente difforme da quanto sostenuto e portato avanti in consiglio comunale dal gruppo Voglia di Futuro, come noto formato essenzialmente da esponenti di Forza Italia e della Lega.

Nella sua lettera infatti, Liviano Bussi si dimentica (?) di dire che ogni volta che in consiglio comunale si è discusso del progetto della comunità montana per la raccolta dei rifiuti, la maggioranza ha SEMPRE votato  a favore (compatta e convintamente) sia sulla scelta di passare al porta a porta sia sulla scelta della gestione in house. Basta leggere le dichiarazioni del Sindaco Vezzola, del Vicesindaco Bertoloni e dei capigruppo (prima Bertoloni, adesso Salvadori). E anche nell’ultimo consiglio comunale nessuna voce della maggioranza si è alzata per esprimere dubbi, perplessità o tantomeno contrarietà. Ma allora qual è la posizione di Forza Italia sulla questione, quella manifestata più volte in consiglio comunale o quella espressa nelle lettera di Bussi?

Per quanto riguarda il merito, la nostra posizione è chiara: da sempre sosteniamo il porta a porta che riteniamo sia il sistema complessivamente migliore, da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e siamo altrettanti convinti che la gestione in house, pur con problemi e difficoltà che non vanno sottovalutati, sia quella che meglio può soddisfare le esigenze delle singole comunità, soprattutto per le caratteristiche di flessibilità e territorialità che la caratterizzano. Ormai ci sono esperienze di gestione in house di questi servizi virtuose e consolidate, sia per la qualità del servizio (sono le uniche che hanno portato ad una riduzione significativa dei rifiuti!) che per la gestione economica, esperienze che ora altri Paesi ci invidiano e copiano. Per questo abbiamo votato in maniera convinta a favore della delibera proposta nell’ultimo consiglio comunale, anche se abbiamo evidenziato (siamo gli unici ad averlo fatto!) una possibile criticità nella facoltà lasciata alla Giunta di proporre modifiche migliorative che possono comportare un aumento di costi fino al 20% annuo. E’ questo un aspetto che si può correggere e su cui torneremo nei prossimi mesi.

Due sole precisazioni in merito alle tante considerazioni di Bussi, molte delle quali strumentali e non supportate da fatti ma solo da supposizioni, altre quantomeno imprecise ed alcune decisamente ridicole.

La prima relativa al presunto impegno (3-4 ore settimanali) che le persone dovranno dedicare per differenziare, impacchettare, ecc. Forse Bussi si dimentica che già adesso si fa la raccolta differenziata e che già adesso ognuno di noi deve separare i rifiuti in contenitori diversi e gettarli poi in cassonetti diversi: non tutto (come invece sembrerebbe di capire dalla sua lettera) finisce nella calotta della indifferenziata! Quello che cambierà da gennaio 2018 non è la raccolta differenziata ma la modalità di raccolta e di conferimento e quindi l’impegno richiesto non sarà molto superiore a quello attuale; pensiamo tra l’altro alle persone anziane o con problemi di deambulazione che non si dovranno più fare i 100/200 metri ogni volta per conferire i rifiuti nei cassonetti, ma li deporranno fuori dall’uscio di casa!

La seconda riguarda la scelta della gestione in house: non è corretto dire che si tratta di un “repentino” cambio di rotta del Presidente della comunità montana. Non vogliamo fare noi i difensori della Comunità Montana ma ricordiamo che si tratta di una scelta maturata già alla fine dello scorso anno; il Sindaco Vezzola la preannunciò, dandone una valutazione assolutamente positiva, nella sedute del 25 ottobre e dell’11 novembre dello scorso anno, quando il Consiglio votò l’approvazione delle linee guida (e ovviamente anche il Gruppo di maggioranza Voglia di futuro votò compatto a favore!).

Per Gavardo in movimento

Il portavoce  Silvio Lauro