Nel salone dei Provveditori in Municipio a Salò, è stata presentata la fusione preziosa e dolce tra oro rosso (zafferano), oro giallo (olio di oliva) e oro nero (cioccolato) da cui è nato un nuovo prezioso dessert tutto salodiano, il “trisoro”.
Qualcosa deve essere scattato nella mente di uno dei più fecondi imprenditori salodiani, Andrea Calubini, patron di Intergreen Spa, che lo ha portato a dimostrare come anche una delle cose più rare e preziose della cucina internazionale possa essere prodotta in abbondanza e qualità. Si tratta dell’oro rosso, lo zafferano.
La sottile e impalpabile spezia richiede una laboriosità infinita e arriva sulle tavole di tutto il mondo praticamente essiccata e mai fresca. Come produrre zafferano fresco per preservarne il suo particolare e originale gusto? Lo zafferano, piantina praticamente identica al nostrano crocus, ormai coltivato a tutte le latitudini, fiorisce una sola volta all’anno e basta una folata di vento per disperderne spore e pistilli.
Andrea Calubini contatta l’Università Agraria di Milano, investe in spazi e termoculle e “partorisce” dopo 12 mesi di prove il primo fiore. Il salodiano riuscirà a produrre zafferano fresco almeno 3 4 volte l’anno e i primi a saperne di più e a degustare questo prezioso nettare saranno proprio i suoi concittadini.
Mercoledì 21 febbraio è stata infatti presentata la “fusione preziosa e dolce tra zafferano, olio di oliva e cioccolato. Con Marco Zuanelli (El pastiser), Calubini ha illustrato, dopo le spiegazioni dei professori coinvolti nell’esperimento, la produzione di dessert cremosi con prodotto fresco. Per la miglior riuscita verrà proposta l’aggiunta di qualche goccia d’olio della azienda Comincioli. Ne nascerà il nuovo “trisoro”, dessert cremoso, originale di Salò, in ricordo della storia della Magnifica Patria in un periodo, quello del 700, fecondo di escursioni anche in ambito culinario.
La presentazione viene fatta in collaborazione con Salòtto Gentleman Cultural Club di Roberto Marai.