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Prende il via ufficialmente venerdì 1 maggio la Fiera di Gavardo e Vallesabbia. La Festa di maggio resterà aperta fino a domenica anche se di fatto le attrazioni del luna park sono da diversi giorni posizionate nella piazza Aldo Moro. Appuntamento tradizionale, la manifestazione è giunta alla sua 59esima edizione.

Per l’occasione il vicesindaco di Gavardo Sergio Bertoloni (professore di lettere in pensione, lega nord)  pubblica sul nostro portale una poesia dedicata proprio alla Fiera di maggio che pubblicherà presto in un volume. Questa poesia dunque costituisce un’anticipazione del lavoro poetico che sarà edito con tutta probabilità entro il 2015.   

 

                      Festa di maggio                 

                                                                                                      

Quando ero fanciullo vedevo la fiera di maggio

con gli occhi meravigliati del sogno.

 

La ragazza del luna park era un mito,

l’ammiravo per la sua libertà,

per i suoi notturni occhi,

per la sua pelle “zingara”.

 

Poi tutte le giostre d ‘improvviso partivano e calava la nostalgia.

Restava, per un po’,  il ricordo di lei.

Con la fantasia la seguivo, nel suo vagabondaggio, ovunque fosse.

 

Mi sarebbe piaciuto offrirle il mio affetto

e  ne costruivo l ‘ immagine,  teneramente…

Mi consolava solo il fatto che l’avrei ritrovata,

l’anno successivo, più bella e più grande.

 

Dopo  forse mezzo secolo sono ritornato, ieri sera ,

in piazza,  per il concerto dei Nomadi .

Là c’ero anch’io, con un po’ di tempesta nel cuore .

 

Nella folla, in attesa , seduta tra gente amica,

nitido  si stagliava il tuo sereno volto .

Nel riverbero multicolore,  vivace  e  “ballerino”,  mi è apparso,

come un riferimento lieto e rassicurante.

 

Pur da lontano , ho osservato a lungo,

quell’immagine fantasmagorica,  colma di speranza.

Ho tentato di acquietare l’ acuto tormento,

ma il mio cuore ribelle macinava tristezza,

senza fine , senza posa.

 

E’ l’atmosfera di  una giornata tristissima, quando è assai difficile compensarla con distrazioni. Anzi talvolta il contrasto diventa stridente, perché  il cuore “macina tristezza, senza fine e senza posa” . Anche un concerto in una piazza non serve, un volto pieno di luce non basta.

Così il ricordo della ragazza del luna park, avvolto in un alone di sogno, è segnato dalla malinconia del distacco, sia pure nella speranza di rivederla l’anno successivo.

Si tratta comunque di una negatività senza disperazione, una tristezza composta, tipica delle canzoni degli anni ’60 che ascoltavamo, da ragazzi come grande novità, in questo evento di maggio, molte volte , come quest’anno, pure allora immersi in un’atmosfera compromessa da continue piogge.Secondo la tradizione quasi mai smentita che a Gavardo alla Fiera piove sempre…Anche in questo caso vi è un rifugio nel passato ed una ricerca di un riferimento positivo nel presente, ad esempio un volto amico. Eppure il filo conduttore rimangono gli affetti : sia quelli del passato , sia quelli del presente, sono i sentimenti perciò che alla fine “acquietano” il nostro “tormento”…

Non vi sono, quindi,  complicazioni filosofiche o contorte elucubrazioni che pure in certi momenti tanto mi appagano. Piuttosto un  istintivo susseguirsi di pensieri  che rendono la composizione fresca ed immediata, come fosse una lunga camminata o un muoversi da un’attrazione all’altra del luna park, per non perdersi nulla, con la fretta di provare tutte le emozioni possibili, perché di lì a poco non resterà nulla e “calerà la nostalgia” della gioia di un rapido spettacolo… possibile solo l’anno venturo.

Sergio Bertoloni

8 maggio 2012