Cronaca della giornata, tra prove cronometrate e temperature in ribasso.

Ore 6:00, la sveglia. Possibile? Era un attimo fa quando siamo andati a letto! Ma la 1000 Miglia non è fatta certo per prendersela comoda, anche perché non basta preparare se stessi, bisogna risvegliare e approntare anche l’elegante e fiera compagna di viaggio. Finiti i preparativi, pilota e copilota sono in vettura, road book alla mano, sorrisi d’ordinanza (forse anche per dimenticare la stanchezza) e poco dopo le 8 si riparte da una Rimini nuvolosa e grigia, ma senza pioggia. 

San Marino e buona parte delle Marche, per poi lasciare l'Adriatico e deviare verso la capitale, a Castel Sant’Angelo, dove le auto in gara saranno precedute da una sfilata di Ferrari e Mercedes prodotte dal 1958 ad oggi. Intanto è tempo di prove, impegnative: nel video si vedono gli ultimi, fatidici secondi della prova di Macerata, con il pressostato che cronometra al centesimo di secondo il passaggio, determinante per la classifica (per la cronaca, qui Bruno e Primo hanno ottenuto un buon piazzamento e, rispetto a ieri sera, oggi hanno scalato la classifica generale recuperando ben nove posizioni). Quando però si corre con macchine d'epoca, soprattutto con quelle anteguerra, bisognerebbe sempre sottolineare che il primo obiettivo da raggiungere è arrivare al traguardo perché - ci tiene a precisare Giancarlo, assistente tecnico - il solo fatto di completare una gara come la 1000 miglia costituisce di per sé un successo. Gli equipaggi spesso si fanno prendere dalla competizione e dalla classifica, ma qui non vince solo chi sarà ufficialmente dichiarato al primo posto.

La giornata per il resto scorre tra paesaggi naturali mozzafiato e cornici storico-artistiche di rilievo, come sempre. Accoglienza particolarmente entusiasta a Teramo, dove un pubblico numerosissimo ha salutato il passaggio in una città che si è addobbata per l'occasione con balle di paglia e dettagli caratteristici della tradizione. Ogni tanto intervengono gli amici-assistenti: rabbocco d’olio, rifornimento, cambio di candele e precauzioni varie per non far soffrire la signora che, per quanto ben conservata, ha pur sempre una certa età.

 

E poi finalmente l'arrivo a Roma, splendida come sempre, dorata nelle luci della sera, pronta ad abbracciare i volti un po' tirati e stanchi e a regalare un'emozione indimenticabile, che una fotografia può solo suggerire. Domani si riparte per il nord, questa volta accarezzando il Tirreno. Viaggeremo insieme.

Giovanna Gamba

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