Un incontro con il presidente per conoscere l’associazione nominata da molti in questi giorni a Gavardo, in vista del trasferimento da Roè Volciano il prossimo settembre. 

Raggiungo la Casa dei Bambini di Roè Volciano in tempo per incrociare la freschezza impareggiabile dei piccoli alunni in uscita e sorrido ascoltando i loro discorsi talora accigliati, più spesso concitati e briosi. I bambini mi mettono sempre di buonumore e credo non sia casuale che il presidente, Vittorio Corsetti, mi abbia dato appuntamento nelle stanze luminose della struttura, tra il materiale colorato e i tavolini da lavoro, dove tutto è vivace e trasuda serenità. Chissà come la contemplano orgogliosi i primi “sognatori” - come definisce se stesso e i soci della prima ora - che l’hanno creata circa otto anni fa!

In effetti, l’associazione di promozione sociale “Il sassolino”, e la Scuola per l'Infanzia che gestisce, sono nate quasi per scommessa e cresciute anno dopo anno tra cure amorevoli e investimenti consistenti di tempo, energie e... coraggio. Insieme al presidente conosco Annalisa, la coordinatrice del team docente, insegnante entusiasta e appassionata che mi racconta la quotidianità dei 27 bambini della scuola. Tra interessanti avventure e nuove, continue scoperte, ognuno di loro è accolto nella sua individualità e valorizzato nella propria diversità, accompagnato in un percorso armonico di crescita – oltre che da lei – dalle colleghe Silvia, Silvia e Alice. L’équipe si alterna nei cinque giorni settimanali di apertura, durante i quali le maestre affinano il loro ruolo di registe della vita scolastica molto più che quello di animatrici, come precisa Annalisa.

Questo è il presente, il sassolino che ha già generato numerosi cerchi concentrici e smosso acque di decennale indifferenza. Ma la storia di quest’oasi serena in realtà parte da molto lontano, più o meno tra il 2001 e il 2003, da un'idea visionaria, come accade spesso per le conquiste più preziose e di successo. Un’insegnante elementare comincia a sentire in modo stridente la contraddizione tra la propria esperienza professionale e il desiderio di mettere il bambino e i suoi bisogni al centro dell'azione educativa. Inizia un percorso di studio, ricerca e aggiornamento che le fa conoscere una delle ultime allieve viventi della Montessori; a quel punto il percorso da tracciare è chiaro e il cambiamento irreversibile: proverà a cercare aiuto per fondare una scuola di ispirazione montessoriana nel luogo in cui vive.

Il 14 aprile 2007 undici soci fondatori siglano dunque la nascita dell'associazione. Nonostante il logo con un sasso scagliato in acqua, il presidente suggerisce che forse a quei tempi l'immagine più calzante era quella del sassolino nella scarpa, un piccolo avviso che richiama l'attenzione di chi cammina a passo spedito, perché si fermi e provi a chiedersi cosa stia succedendo. A settembre di quell'anno le famiglie “infastidite” dal richiamo del sassolino sono già sedici e dal 2008 la scuola ottiene il riconoscimento di istituto paritario, che attesta ufficialmente il suo ruolo di servizio pubblico nella comunità.

Questa è una delle prime puntualizzazioni che stanno a cuore al dottor Corsetti: la Casa dei Bambini non è un hortus conclusus, ma intreccia da anni rapporti con il territorio, come ben sanno, solo per fare un esempio, le assistenti sociali dei paesi limitrofi a proposito dell'accoglienza dei bambini disabili, presenti in numero significativo in questi anni. Intanto la scuola cresce ed è impossibile, purtroppo, soffermarsi sulla miriade di attività offerte ai bambini (solo per l'insegnamento di musica, inglese e pittura ci vorrebbe un articolo a parte, per non parlare della mensa bio e a km 0) e genitori (dal laboratorio di cucina a quello di pizzica salentina come mezzi di autofinanziamento, senza dimenticare la formazione su diverse tematiche legate all’ambito educativo).

A gennaio 2014, però, il centro di formazione professionale che ospita gratuitamente la casa dei bambini fa sapere di aver bisogno dei locali a partire dall’anno scolastico 2015/16. Parte dunque la ricerca di una nuova sistemazione, chiedendo aiuto a comuni e associazioni, muovendosi per quanto possibile verso una soluzione di medio-lungo periodo. Tutti sono consci della difficoltà, anche perché l’associazione si regge mediante donazioni e contributi da bandi di vario tipo che non garantiscono certo grandi risorse. La matassa, tuttavia, pare ancora una volta dipanarsi quando una coppia di imprenditori decide di investire nel progetto; sono i nonni di due bambine frequentanti l'asilo e perciò hanno imparato a conoscerlo e apprezzarlo, fino a offrire un aiuto concreto.

Per caso vengono a sapere del fabbricato di Soprazzocco e, muovendosi nel modo più celere possibile consentito dalla normativa, iniziano i lavori di ristrutturazione per poter consentire un regolare avvio del prossimo anno scolastico, in settembre (nelle foto, lo stato dei lavori). Il passaggio prevede un’evoluzione strutturale della realtà vissuta finora: la nuova situazione richiede che i servizi educativi finora gestiti dall'associazione confluiscano in un'entità giuridica che è tuttora in via di definizione, rigorosamente no profit e in continuità di valori con il passato. Le linee guida in cui la scuola è nata e cresciuta continueranno a ispirare docenti ed educatori anche in futuro; e chissà che il trasferimento non realizzi anche il sogno, già tentato in passato, di aprire una scuola primaria di ispirazione montessoriana!

Del resto, quando un albero dà buoni frutti le speranze possono cominciare a essere meno vaghe. Guardando il presidente, rivedo i volti sorridenti dei bimbi che ho incontrato oggi e penso al loro modo originale di dirimere le questioni, una dimostrazione pratica di cosa si intenda per buoni frutti. Quando durante la giornata nasce un battibecco o una tensione, i “piccoli del sassolino” sanno di poter ricorrere alla panchina rossa, luogo preposto alla gestione (e risoluzione) del conflitto: osservati dalla maestra, i bambini si affrontano chiamando a raccolta tutte le loro abilità verbali per esprimere il loro punto di vista, difendersi, chiedere spiegazioni e infine ricomporre il dissidio. Una bella lezione. Per conoscere meglio questa e molte altre modalità educative e didattiche della Casa dei Bambini, Vittorio Corsetti invita tutti gli interessati (o anche solo i semplici curiosi!) alla serata “Il sassolino in festa”, venerdì 19 giugno presso la sede della Casa dei Bambini (in via Bellotti 10, a Roè Volciano). Alle 18:30, in particolare, sarà presentato il nuovo progetto della scuola. Ne riparleremo di sicuro.

Giovanna Gamba

(si ringrazia l’Associazione per le fotografie)