Società

Lunedì 22 novembre, dalle ore 17.30 presso Villa Galnica a Puegnago del Garda, si terrà un momento di incontro aperto al pubblico per presentare le nuove opportunità di finanziamento offerte del GAL:i nuovi bandi in uscita nel 2022 e ascoltare i racconti di viaggio delle imprese vincitrici del bando "Incentivi per sostenere scambi di esperienze tra micro e piccole imprese" attivato dal Gal e La Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale  Join- Job, Innovation and Networking in the Rural Area. Tra settembre e ottobre le imprese hanno infatti avuto l'occasione di compiere uno scambio aziendale nel territorio nazionale o internazionale di massimo 3 giorni, grazie alle risorse messe a disposizione da La Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella e dal Gal GardaValsabbia2020.

A fini organizzativi, è necessario confermare la propria presenza scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Nei giorni scorsi al Teatro Der Mast di Brescia è avvenuto un confronto tra diverse generazioni sul tema della sostenibilità ambientale. Un’aula di un tribunale allestita per l’occasione e dei ragazzi pronti a lottare per il proprio futuro contro gli adulti, imprenditori locali. L'evento era organizzato da Confindustria Brescia.
 
 
Ad aprire la conferenza Fabrizio Senici, presidente del settore Terziario di Confindusctria Brescia, il quale ha parlato dell’importanza del possibile sviluppo dell'idrogeno verde e della necessità di creare un sistema che sappia rispondere, in maniera differente, al bisogno di mobilità. Al centro del dibattito il futuro della nostra società, un confronto tra sostenibilità e transizione ecologica a cui il mondo industriale dovrà trovare risposte concrete e rapide dopo aver tergiversato per anni, ipotecando il futuro dei giovani. Sotto accusa la responsabilità delle imprese, ritenute in netto ritardo a seguito dei diversi vertici mondiali sul clima avvenuti nell’ultimo mese. 
 
Quattro ragazzi rivestivano il ruolo di pubblici ministeri, rappresentati da Valerio dell'Istituto Sraffa, Carmen del Fortuny, Samuele del Don Milani di Montichiari e Lorenzo del Guido Carli. La loro accusa era rivolta ai testimoni della difesa, ovvero: Matteo Cosmi, managing director Industrie Saleri; Daniela Grandi di Grandi Riso; Giovanni Marinoni Martin, vice presidente Ori Martin; Michele Pasinetti, direttore generale di Cauto Rete di Cooperative. A indossare i panni del giudice il giornalista del "Sole 24 Ore" Sebastiano Barisoni.
 
 
L'incontro era organizzato da Confindustria Brescia nell'ambito dell'XI Summit, quello che è ormai diventato l'annuale appuntamento con l'innovazione e le tecnologie digitali. Il fine dell’evento? Un confronto tra la sostenibilità ambientale e la sopravvivenza dei sistemi economici. Per perseguire i due obiettivi le aziende locali hanno chiesto ulteriore tempo alla politica per adattarsi e convertire i propri meccanismi di produzione, processo che per essere attuato richiede tempo e ingenti quantità di capitale per modificare i sistemi di produzione.
 
In un’ora di “processo" la frase che per più volte ha risuonato nel teatro è stata “abbiamo bisogno di più tempo per ottenere risultati migliori”, un ulteriore sacrificio richiesto dal sistema capitalista alla generazione di oggi, ossia a coloro che andranno a pagare gli errori delle generazioni passate. Ad ora è impossibile sapere come la politica deciderà di reagire davanti a questa richiesta, ma una cosa è certa: nell’indifferenza dei poteri forti coloro che hanno risposto "presente" sono ancora una volta i giovani. La storia ci insegna che ogni cambiamento è partito da movimenti giovanili e nulla vieta che non possa accadere anche questa volta.
Samuele Rizzo
 

Riceviamo e pubblichiamo.

“Con oltre 1600 strutture la Lombardia è terza in Italia per numero di agriturismi e continuano a crescere tanto che in un decennio il loro numero è aumentato del 50%. In più di due strutture su tre si può mangiare, mentre più della metà offre la possibilità di alloggiare. Solo nel comprensorio bresciano sono molti, soprattutto in pianura, ma anche lungo i laghi e nelle zone di montagna. Una ricettività verde che conta oltre 8mila posti a tavola e circa 2.800 posti letto. Un settore che merita di essere valorizzato ulteriormente per andare sempre più incontro alle esigenze del consumatore e battere la concorrenza nel mercato.” Così Floriano Massardi, vicecapogruppo regionale del Carroccio e vicepresidente della VIII Commissione permanente - Agricoltura, montagna, foreste e parchi, commenta positivamente il nuovo bando di Regione Lombardia destinato alla valorizzazione dell’attività agrituristica attraverso la ristrutturazione, il restauro o il risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico. Possono accedere ai finanziamenti le imprese agricole individuali e società agricole di persone, di capitali o cooperative. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica tramite la compilazione della domanda informatizzata dalle ore 00.00 del giorno 11.11.2021 ed entro le ore 12.00 del 11.02.2022. La dotazione finanziaria ammonta a 8 milioni di euro e consiste in un contributo massimo 200.000 euro, a fondo perduto per ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico nella percentuale: del 35% per impresa in zona non svantaggiata; del 45% per impresa condotta da giovane agricoltore; del 45% per impresa in zona svantaggiata; del 55% per impresa condotta da giovane agricoltore in zona svantaggiata.

 

 

 

 

Nuovi appuntamenti per il mese di novembre, mese che l’Amministrazione comunale di Gavardo ha dedicato all’attenzione sulla violenza di genere in occasione del 25 Novembre Giornata internazionale contro la violenza sulla Donna. Mentre prosegue la rassegna “Parole di donne e donne di parola” dedicata a quattro donne scrittrici gavardesi, a corollario saranno due le mostre che alle parole affiancheranno le immagini.

 

La prima esposizione, in collaborazione con Soroptimist Salò Alto Garda Bresciano, verrà inaugurata venerdì 19 alle ore 20,30 e sarà allestita presso l’Auditorium C. Zane :  “Mi fidavo di te”,   una mostra suggestiva ed emozionante in cui verranno esposti i manifesti elaborati dai ragazzi della sezione grafica del quinto anno dell’Istituto Perlasca di Vobarno. Il messaggio di questi lavori è diretto: nessuna donna deve essere lasciata sola di fronte a violenze fisiche o psicologiche, che spesso vengono perpetrate tra le mura di casa, proprio dalle persone che, più di tutti, dovrebbero amarle e proteggerle. La mostra sarà visitabile nei giorni di sabato 20 e domenica 21 novembre con orario 9-12 e 15-18.

La seconda esposizione, ancora fotografica, verrà inaugurata venerdì 26 novembre alle ore 19 presso il Vecchio Mulino di Gavardo. Due le fotografe che esporranno il proprio lavoro: Elisa Rosina con “Scelte” e Thea Pasini con “Oltre Atleta” il cui obiettivo dell’esposizione è mostrare l’altra faccia della medaglia. Abituati a sentir parlare di violenza fisica, nella sua cattiveria e ferocia visibile, meno lo si è per quella psicologica, fatta di manipolazioni e pregiudizi. Il desiderio delle fotografe è lanciare il messaggio che tutto ciò si può sconfiggere, che si può avere la forza di andare oltre le discriminazioni e costruire qualcosa di veramente straordinario. Una mostra che, chiudendo questo mese, vuole lasciare un sorriso e una speranza anche a chi, con difficoltà e sofferenza, non crede ci possano essere.

La mostra sarà visitabile nei giorni di sabato 27 e domenica 28 novembre con orario 10-13 e 15-20.

Per informazioni:

Ufficio Cultura del comune di Gavardo tel 0365.377462 oppure

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I visitatori sono pregati di presentarsi muniti di DPI secondo la normativa di prevenzione al Covid-19. Il Green Pass è obbligatorio.

 

 

La farmacia è pronta da tempo: i professionisti bresciani hanno partecipato ai corsi per divenire “farmacisti vaccinatori” già dalla scorsa primavera, mentre da luglio in due presidi bresciani si sta sperimentando la vaccinazione anti covid. Ora è arrivato il tempo di partire ufficialmente su tutto il territorio. Da mercoledì 10 novembre, anche le farmacie lombarde (e le bresciane) potranno inoculare il VACCINO ANTI COVID-19. In questa prima fase sono 38 i presidi del nostro territorio che partiranno (ovvero le farmacie che hanno aderito entro il 20 ottobre scorso), ma altre potranno partecipare e aderire nelle prossime settimane.

Le farmacie inoculeranno solo la terza dose del vaccino, che al momento può essere erogato solo agli aventi diritto over sessanta e agli operatori sanitari (fermo restando il vincolo del rispetto di almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario). Sarà somministrato il vaccino Pfizer, che può essere utilizzato indipendentemente dal vaccino del ciclo primario. Le farmacie possono ricevere le prenotazioni dei cittadini già dal 3 novembre e ciascuna è libera di organizzarsi con la propria agenda appuntamenti (in questa fase non è possibile prenotarsi con la piattaforma regionale). Le farmacie che erogano il servizio possono essere individuate tramite la app Farmacia Aperta.

 

Ciascuna operazione effettuata dal farmacista sarà registrata sul software di Poste, individuando il paziente prima di effettuare l’inoculazione, per inserire l’anamnesi e per comunicare ai sistemi regionali i dati delle somministrazioni. “È una macchina che si sta lentamente mettendo in moto - commenta la presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli -, noi saremmo stati pronti anche molto prima, ma ci sono stati vari passaggi e tanta burocrazia. Per noi è una grande conquista, che abbiamo voluto con caparbietà, preparandoci con diverse fasi di corsi, dapprima la parte formativa teorica e pratica per l’anti covid e, ultimamente, l’appendice per il vaccino antinfluenzale organizzata dall’Istituto superiore di sanità. Sappiamo di essere sulla strada giusta, perché oggi il farmacista è il sanitario più vicino ai cittadini, quello maggiormente presente con capillarità e ampiezza di orari, oltre che con una preparazione approfondita e specifica”.

Per quanto riguarda le VACCINAZIONI ANTINFLUENZALI in farmacia, sono un centinaio i presidi iscritti al sistema, di cui al momento 23 operativi da fine ottobre (gli altri stanno terminando il corso e potrebbero partire nei prossimi giorni). Anche in questo caso si potranno individuare le farmacie che effettuano il servizio tramite l’app Farmacia Aperta. Per quest’anno le farmacie somministrano ai cittadini maggiorenni solo le dosi in regime privato (non quelle gratuite per gli aventi diritto in regime di Sistema sanitario nazionale). Il costo della prestazione del singolo inoculo è di 6,16 euro più il prezzo del vaccino antinfluenzale.

La somministrazione in farmacia avviene previa acquisizione del consenso informato e della scheda d’anamnesi per valutare l’idoneità o meno del soggetto a sottoporsi al vaccino.

 

 

Il “Sistema Brescia” ha retto l’impatto della crisi da Covid-19. A evidenziarlo è l’indagine condotta da Confindustria Brescia e Deloitte, presentata oggi nell’evento “GRUPPI INDUSTRIALI – Le risposte del “Sistema Brescia” alla crisi. Analisi sui bilanci 2020 e strategie post-Covid-19”, organizzato nella Sala Beretta di Confindustria Brescia in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia.

 

Dopo i saluti di apertura di Patrizia Apostoli (Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia) e i contributi tecnici di Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia) e Riccardo Pastore (Partner, Financial Advisory Deloitte), sono intervenuti, moderati da Massimiliano Del Barba (Corriere della Sera), Franco Gussalli Beretta (Presidente Confindustria Brescia) e Antonio Solinas (AD, Financial Advisory Deloitte).

 

Durante l’incontro sono state analizzate le dinamiche economico-finanziarie sperimentate nel 2020 dai 90 principali gruppi industriali bresciani a vocazione manifatturiera – che contano ricavi complessivi pari a 14,2 miliardi di euro e oltre 47mila addetti – e sono state discusse le strategie post-Covid messe in campo dagli stessi, così come emergono da un’indagine realizzata dal Centro Studi di Confindustria Brescia con il Financial Advisory di Deloitte.

Tra i principali risultati di bilancio nel 2020, dall’analisi condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia emergono i seguenti:

  • Tutti i principali indicatori reddituali e di sviluppo dei gruppi industriali bresciani hanno evidenziato un ridimensionamento, giustificato dalla recessione globale a seguito della pandemia da Covid-19. Tuttavia, i risultati appaiono nel complesso confortanti, se analizzati alla luce della più grande recessione mondiale dal Secondo Dopoguerra. In particolare, i ricavi sono calati mediamente in doppia cifra (-10,4%), con limitate differenze tra Italia (-11,9%) ed estero (-10,0%). Il calo totale del MOL (Margine Operativo Lordo) è pari al -17,2%, mentre il rapporto MOL/Ricavi mostra segnali di tenuta e si attesta al 10,6% (-0,8% sul 2019).
  • Il ricorso all’indebitamento bancario è notevolmente cresciuto. Tale movimento è stato tuttavia accompagnato da una ricomposizione delle scadenze, ora maggiormente orientate sul medio-lungo termine, che rappresentano il 56,0% del totale (erano il 47,7% nel 2019). Il dato certifica il minor rischio collegato al rinnovo dei prestiti in scadenza.
  • La liquidità a disposizione dei gruppi ha subito un’impennata (+43,5% rispetto a fine 2019), giustificata dai minori investimenti, in coerenza con il clima di incertezza vissuto nel corso dell’anno, e dalle maggiori risorse ottenute dall’attività di finanziamento.
  • La crisi del 2020 si caratterizza per una minore sofferenza dei principali aggregati di Conto Economico rispetto alla «Grande recessione» del 2008/09, quando i ricavi fecero segnare flessioni superiori al 30% e il MOL del 45,7%. Ciò è stato possibile anche grazie al generalizzato rafforzamento del made in BS nel corso di questi anni.
  • Le prospettive per l’anno in corso sono orientate a un importante recupero delle vendite (+23% sul 2020), tali da superare abbondantemente i livelli del 2019 (+11%); una dinamica in cui i forti rialzi dei prezzi delle materie prime industriali giocano un ruolo non marginale.

Per quanto riguarda invece la survey condotta da Deloitte, sono due le principali evidenze emerse:

  • I gruppi industriali del territorio bresciano hanno risposto alla crisi focalizzandosi sul miglioramento dei livelli di liquidità (quasi la metà delle aziende ha differito i piani di investimento e agito sul circolante) e sulla ridefinizione della struttura di indebitamento in ottica di sostenibilità di medio-lungo termine (2 aziende su 3 ha fatto ricorso alla finanza garantita); l’iniziale approccio reattivo alla pandemia si è rapidamente trasformato in un’occasione, per la maggior parte delle aziende, per ripensare ai propri modelli operativi per migliorare la competitività di lungo periodo (oltre il 60% ha lanciato negli ultimi 12 mesi iniziative di digitalizzazione, RPA e innovazione di prodotto).
  • L’M&A ha continuato a rappresentare un importante strumento di creazione di valore per i Gruppi bresciani; se nei primi mesi della pandemia il razionale delle operazioni è stato principalmente la messa in sicurezza della supply chain (1 azienda su 10 ha concluso acquisizioni negli ultimi 12 mesi), per il prossimo futuro la natura delle operazioni sarà invece maggiormente indirizzata all’internazionalizzazione ed al consolidamento (1 azienda su 3 dichiara di volere fare acquisizioni nei prossimi 12 mesi).

“Nonostante le inevitabili ricadute della pandemia da Covid-19, il sistema imprenditoriale bresciano si è mostrato capace di reggere la crisi, grazie anche alla sua capacità di rafforzare, nell’ultimo decennio, la dotazione patrimoniale e di continuare a crescere in termini di export – commenta Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia –. Da questo punto di vista, è interessante sottolineare le differenze con la Grande Recessione del 2008/09, che aveva segnato flessioni dei ricavi superiori addirittura al 30%. Oggi ci troviamo di fronte a un contesto rinnovato e a una nuova, grande opportunità, dettata dall’aumento della liquidità a disposizione: serve investire nel modo giusto questi fondi, su temi centrali quali l’innovazione digitale, il capitale umano e la sostenibilità. Tre cardini che rappresentano anche il cuore del nostro programma di presidenza per il quadriennio sino al 2025, e che dovranno affiancarsi, necessariamente, alla capacità di intercettare ulteriori fondi grazie al PNRR.”

 

“Quello che tutti abbiamo capito da questi mesi di pandemia è che i consumi e i mercati di sbocco possono cambiare in maniera molto repentina – aggiunge Antonio Solinas, Amministratore Delegato di Deloitte Financial Advisory –. Il Sistema Brescia, forte di un altissimo merito creditizio e di una significativa liquidità accumulata in questo difficile periodo, può sicuramente essere protagonista nel cambio di passo necessario ad affrontare le sfide post-pandemia. Occorre quindi sforzarsi per guardare al lungo termine con piani ambiziosi e, perché no, con un ripensamento del business-model che in alcuni ambiti sembra già in corso, anche con l’obiettivo di sfruttare al meglio e in maniera propositiva le opportunità che arriveranno dal PNRR.”

 

E’ stato inaugurato a Barghe il nuovo Centro di Distribuzione della Val Sabbia alla presenza delle Istituzioni Locali tra cui il Presidente della Comunità Montana Valle Sabbia e Sindaco di Pertica Alta, Giovanmaria Flocchini, il Sindaco di Barghe, Giov Battista Guerra, una rappresentanza di amministratori locali e i rappresentanti di Poste Italiane, Antonella Grandinetti, Responsabile del recapito della provincia di Brescia di Poste italiane e Federico Sichel, Resposnabile Relazioni Istituzionali.

 

Con il Centro di distribuzione Poste Italiane prosegue l’opera di rinnovamento, ampliamento e trasformazione della rete logistica, avviata con la partenza lo scorso dicembre del nuovo hub per l’eCommerce di Brescia e a giugno 2021 di Landriano in provincia di Pavia.

Il nuovo Centro di Distribuzione di Valsabbia diventa uno dei cardini della rete distributiva di Poste Italiane nella Valle e conferma la vicinanza dell’Azienda alle comunità, tratto fondante della sua strategia di crescita improntata allo sviluppo e all’innovazione.

Come ricordato recentemente dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, gli investimenti nella logistica rappresentano una colonna del piano industriale 'Si24', Sustain & Innovate’ che prevede oltre 3 miliardi di investimenti, il 60% dei quali destinati alla trasformazione tecnologica.

Nel nuovo Centro sono impiegati quotidianamente 16 portalettere e i Comuni serviti sono Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Casto, Idro, Lavenone, Magasa, Mura, Odolo, Pertica Bassa, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Sabbio Chiese, Treviso Bresciano, Valvestino, Vestone mentre la corrispondenza e pacchi destinati ai cittadini di Bagolino continuerà ad essere gestita dal Presidio di Distribuzione di Ponte Caffaro. Il centro si occuperà della distribuzione ad una comunità di oltre 30 mila abitanti.

Il Centro lavora ogni anno circa 1,6 milioni di pezzi di corrispondenza di cui circa 84 mila tra raccomandate, assicurate e atti giudiziari e circa 76 mila pacchi all’anno con una media che va dai 500 agli oltre 750 pacchi al giorno.

Il sito conferma ancora una volta il ruolo di Poste Italiane, capace, con i suoi 159 anni di storia, una rete di circa 12.700 Uffici Postali, 125 mila dipendenti, 569 miliardi di euro di attività finanziarie totali e circa 35 milioni di clienti, di creare occupazione e sviluppo, di coniugare tradizione e innovazione, di essere parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese, soprattutto sul territorio, e di rappresentare una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte dei cittadini.

 

 

Umberto Bondoni, sindaco di Anfo, è ospite questa settimana di Radio 51, della trasmissione Primo piano con Maria Paola Pasini e Marcello Mora. Si parla di turismo, di Rocca e anche di questa nuova formula di vacanza, il glamping. Scoprite si cosa si tratta. Appuntamento alle 8 e alle 12.30 da lunedì a venerdì su Radio 51, sul canale 636, su www.51news.it. Vi aspettiamo

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Il gruppo “Desenzano Progetto Futuro” è stato presentato ufficialmente venerdì all’Hotel Bonotto di Desenzano del Garda, grazie al quale i cittadini e gli attori politici vogliono scendere in campo per attuare quel cambiamento che la Città sta aspettando da troppo tempo.

“Desenzano Progetto Futuro” è il frutto del lavoro di inclusione e coinvolgimento dei consiglieri Valentino Righetti e Giustina Bonanno che, in continuità con la lista “Righetti per Desenzano”, coinvolge già da tempo cittadini di diverse età, competenze e professionalità con l’intento di impegnarsi attivamente attraverso un notevole contributo di idee e di proposte.

L'obiettivo è quello di porre l’attenzione alla sicurezza, all'ambiente e all’innovazione per mettere al centro soprattutto i giovani, la vera risorsa del futuro della comunità.

Un gruppo per un progetto, che venerdì è stato presentato dai consiglieri - anime e punto di riferimento del percorso -, per proseguire prossimamente su territorio: attraverso incontri nei quartieri cittadini al fine di allargare la raccolta delle idee e proposte per ascoltare e soprattutto concretizzare con i fatti quella famigerata “partecipazione” di cui troppo spesso si sente solo parlare.

«La lista Righetti ha lavorato negli anni per tenere viva la sua idea» - ha spiegato il consigliere ed ex candidato sindaco Valentino Righetti –, affermando che «oggi possiamo applaudire alla nascita di questo nuovo gruppo aperto a tutte le anime progressiste di Desenzano per un progetto che guarda al futuro andando oltre ai termini delle scadenze elettorali e che coinvolga attivamente il maggior numero possibile di cittadini».

A seguire, anche la consigliera Giustina Bonanno - fulcro dell’attività che ha avvicinato e coinvolto attivamente i partecipanti anche ai lavori consigliari – ha affermato: «Già in tempi non sospetti abbiamo incontrato, ascoltato e ci siamo confrontati con i cittadini del territorio, concretizzando le varie istanze raccolte in Consiglio comunale in modo costruttivo. Proseguiremo su questa strada, incontrando i cittadini dei quartieri con eventi dedicati ed incontri aperti dove accogliere idee e proposte per la Città. Il futuro di Desenzano è un processo in evoluzione che passa dalle esigenze e dalle proposte dei cittadini di tutte le categorie e ordini».

 

Alla presentazione sono intervenuti anche Ruben Toninelli, referente di “Desenzano in Azione” - partito che ha deciso di unirsi al nuovo ed innovativo gruppo desenzanese - il quale ha affermato: «”Azione” ha deciso di unirsi al gruppo per l'affinità sulle prospettive per la Città e sui temi che si vogliono affrontare. Come gruppo siamo già pronti a scendere in campo anche con incontri a tema più specifici, il primo, organizzato insieme a Desenzano in Azione, sarà sul futuro dell'ospedale di Desenzano e la Sanità sul Garda. La Città ha bisogno da anni di avere un progetto per il suo futuro e questo gruppo è il luogo adatto dove realizzarlo», e la giovanissima Ludovica Sala, sostenendo che «L'attenzione ai giovani sarà costante e uno degli obiettivi è quello di riuscire a coinvolgere il maggior numero di ragazze e ragazzi nell’ideazione e nelle proposte per la Città».

 

 

“La navigazione sul Garda: quale futuro?”.  Dopo un doveroso differimento, si è tenuta sabato 13 novembre a San Felice la prima assemblea pubblica, organizzata da “Rispettando il Garda”, comitato che invita i cittadini alla partecipazione, perseguendo cinque obiettivi concreti: omicidio nautico da equiparare a quello stradale, navigazione pubblica da ripensare e potenziare, controlli da migliorare sia con l'integrazione di nuovo personale che con l'implementazione di nuove tecnologie, una tempistica che preveda la graduale riduzione della potenza dei motori sul lago, educazione al territorio e alle acque gardesane nelle scuole. Questi i punti dai quali il comitato parte per indicare una direzione di sviluppo sostenibile.

Tanti gli interventi: Serena Uberti ha aperto l'incontro spiegando che si vuole creare un luogo mancato negli anni recenti, in cui discutere pubblicamente delle eccellenze da valorizzare e delle criticità da affrontare sul Garda. 

Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, è stato il primo ospite a prendere parola e ha ricordato l’impegno profuso dal 1955 e ancora oggi per unificazione e chiarezza normativa e amministrativa tra le tre tra Regioni e Provincia di Trento. Per il comitato Rispettando il Garda è fondamentale il dialogo con i decisori e amministratori, per supportare le iniziative virtuose, ma anche per proporre e vigilare, rinnovando il senso di comunità che deve essere al centro della progettazione del futuro del Lago di Garda.

Gli avvocati Virgilio Frau e Caterina Braga han fatto il punto sulla normativa vigente e sul disegno di legge per l’uniformazione delle disciplina tra omicidio stradale e omicidio nautico, ricordando l’importanza di costruire identità, consapevolezza e cultura del lago sin dalle scuole anche con l’occasione della giornata nazionale del mare  e della cultura marinara, l’11 aprile. Presente anche Rossana Seccabiani, che a oggi ha raccolto oltre 125.000 firme sulla piattaforma Change.org, proprio per sollecitare un aggiornamento della legge https://www.change.org/p/vogliamo-che-omicidio-nautico-e-stradale-siano-equiparati-e-giustizia-per-umberto-e-greta

Ugo Cobelli e David de Regibus, tra i fondatori del comitato, sono intervenuti presentando altri argomenti che saranno approfonditi e discussi nei prossimi incontri: la questione della fauna ittica nel Garda e le discipline remiere, che sono tradizione e futuro per un'attrattiva turistica di qualità.

Anche gli interventi dal pubblico sono stati ricchi di contenuti interessanti: Sergio Salodini del Distretto Economia Solidale del Basso Garda è intervenuto per ricordare l'importanza dello scegliere il tipo di turismo che si desidera attrarre, Emilio Comini, per molti anni amministratore gardesano, ha toccato il tema della navigabilità delle acque interne, introdotto la questione dei depuratori e soprattutto dello stato fognario nei nostri comuni, chiedendo coraggio e urgenza, Aurelio Nastuzzo, già fondatore del gruppo Amici del Lago, ha ricordato l'importanza del livello delle acque e del trovarsi, finalmente pubblicamente, a parlare del Lago di Garda, Lorenzo Tonini, presidente del Circolo Vela Gargnano e della 100 miglia ha parlato delle possibilità di controllo telematico, che sarebbero già da tempo disponibili e che potrebbero cambiare le condizioni odierne di traffico fuori controllo sul lago, definite da selvaggio west.

Erano presenti anche i famigliari di Umberto Garzarella, uno dei due giovani che hanno perso la vita nel criminale incidente di giugno, accompagnati dall'avvocato Raimondo Dal Dosso. Per loro è importante che la tragedia che li ha colpiti non si ripeta e che ci si adoperi per fare in modo che il lago sia sempre più sicuro ed apprezzato per la sua bellezza, non preda di un turismo selvaggio, che non sa nemmeno goderne i pregi.

Se da tempo alcuni gardesani pensano che ci debba essere un cambiamento strategico nella direzione di sviluppo del territorio, è stata proprio la vicenda di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti che ha scosso la comunità in modo tale da rendere innegabile ed urgente la necessità di iniziare questo percorso. È stato un incontro vivace e partecipato, l'idea alla base dell'assemblea è chiara: è il momento di prendere decisioni importanti per il Garda e va fatto insieme, nessuno si senta escluso da un processo con le cui conseguenze convivremo tutti.

 

Sabato 13 novembre alle 10.00, presso la palestra polivalente di San Felice del Benaco (via Mazzini), il comitato ha indetto un'assemblea aperta a tutti i cittadini per un confronto sul futuro del lago di Garda. Ingresso libero con green pass.

 

L'incontro si delinea anche come un'occasione per raccongliere proposte in vista di una progettazione comune del futuro del lago. "Il nostro obiettivo - precisa in una nota il Comitato Rispettando il Garda - è quello di avviare un dialogo tra cittadinanza e amministratori, affinché le riflessioni e le visioni condivise nelle ultime settimane dalla politica vengano considerate, discusse e arricchite dalla partecipazione di tutti. Ringraziamo il Comune di San Felice del Benaco per il patrocinio e Lucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, che sarà con noi come primo ospite per iniziare questo percorso di informazione, stimolo e consapevolezza delle potenzialità e dei pericoli che caratterizzano l’ambito gardesano". 

Si tratta della prima occasione di incontro su un tema che riguarda tutte le moltiplici realtà operanti sul Garda a vario titolo. Proprio per questo gli organizzatori sollecitano una partecipazione costruttiva da parte di tutti, "per affrontare insieme le tante tematiche che compongono l’equilibrio di un domani prospero per il Lago di Garda, per chi lo vive, lo visita, lo ama".

Massimiliano Pasini (Fleming Tecna Srl) è il nuovo coordinatore della
zona Brescia di Confindustria Brescia per il quadriennio 2021-2025: l’elezione è avvenuta durante
l’assemblea tenuta lo scorso giovedì.
Insieme a Pasini, sono stati eletti anche i due vice coordinatori di zona – si tratta di Marco Baresi
(Turboden Spa) e Giovanni Cherubini (Colorificio Bresciano 1909 Srl) – e i delegati: Mauro
Barensfeld (Barnem Tecnologie Plastiche Srl), Roberto De Miranda (O.R.I. Martin Acciaieria e
Ferriera di Brescia Spa), Luigi Grazioli (Fab Spa), Paolo La Torre (Financial Consulting Lab Srl),
Matteo Linotto (Neosperience Lab Srl), Alberto Lorandi (Lorandi Silos Srl), Carlo Mangiarini (Air
Sea Service Srl), Marcello Marcolini (AON Spa Insurance & Reinsurance Brokers), Giovanni
Renzi Brivio (Project Group Srl), Marta Rossini (Malu Srl), Luca Schiavone (Schiavone Srl) e
Alessandro Vistali (Regesta Srl).

 

 

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