Grazie a una donazione di Arcese Trasporti SpA e alla collaborazione di Avis Alto Garda e Ledro, sono stati installati all’entrata del municipio e al castello due defibrillatori DAE (defibrillatore semiautomatico esterno).
Com’è ormai noto, il defibrillatore serve per soccorrere una persona colpita da arresto cardiaco o da fibrillazione ventricolare. Il dispositivo eroga una scarica elettrica al cuore della persona per porre termine a un’aritmia o a un arresto cardiaco. I defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (dae) si differenziano da quelli manuali per la loro capacità di rilevare automaticamente se è necessario o meno erogare una scarica elettrica al cuore della persona.
L'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito, oltre che al personale medico, anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. Tuttavia, solo in assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco ne è consentito l'uso anche a chi non sia in possesso di formazione specifica (secondo quanto disposto dall'articolo 54 del codice penale, “Stato di necessità”).
Il Comune di Arco, che già da tempo ha installato i defibrillatori nelle palestre e nei centri sportivi comunali (in linea con quanto previsto dal decreto legge 158 del 2012), ha ritenuto opportuno installare i primi defibrillatori all’aperto in due luoghi particolarmente frequentati: il municipio e il castello. L’inaugurazione dei defibrillatori, nel primo pomeriggio di martedì 4 aprile all’entrata del municipio, è stata l’occasione per ringraziare Arcese Trasporti e Avis, presenti per Arcese il titolare Eleuterio Arcese e per Avis la presidente Alessandra Guella. Per l’amministrazione comunale c’erano il sindaco Alessandro Betta e la Giunta quasi al completo.
«Naturalmente, la speranza è di non averne mai bisogno - ha affermato l’assessore Dario Ioppi - ma se succederà, grazie a Arcese e Avis la nostra città sarà da ora in poi un po’ più sicura. Questo momento di inaugurazione, oltre che per i dovuti ringraziamenti, ci pareva importante per far sapere a tutti che ora questi defibrillatori ci sono e in caso di bisogno si possono utilizzare». «Anche noi vogliamo ringraziare Arcese - ha aggiunto la presidente di Avis Alessandra Guella - perché noi non avremmo avuto la possibilità di affrontare la spesa necessaria. Abbiamo fatto tutto quello che era necessario per supportare il Comune, perché Avis è a disposizione per tutto ciò di cui l’amministrazione e la cittadinanza hanno bisogno».
«Il connubio pubblico-privato è la ricetta giusta per dare soluzione rapida a tanti problemi - ha concluso il sindaco Alessandro Betta - e, anche se spesso ci sono mille difficoltà e lungaggini burocratiche, alla fine con tanto lavoro e con la volontà di arrivare all’obiettivo le cose vanno in porto».
Arco, defibrillatore in municipio e al castello
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