Martedì 8 agosto il chiostro del convento dell’Inviolata apre al pubblico con un programma di visite guidate, sia al chiostro sia a parte del convento, a cura del Mag. Il chiostro sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 fino a metà ottobre.
Le visite guidate sono inserite nel progetto del Museo Alto Garda «Il museo nella città», quindi inizieranno in Rocca alle ore 17 e seguiranno il classico programma: una breve osservazione alla sezione del museo dedicata alla chiesa dell'Inviolata, per poi dirigersi verso questo prestigioso complesso architettonico. La visita inizia nel chiostro al piano terra e prosegue poi al piano superiore, il cui corridoio è arricchito da una decorazione riportata alla luce dal recente restauro. La prima visita guidata sarà martedì 22 agosto, le seguenti nei mercoledì del 13 e del 27 settembre, l’ultima mercoledì 4 ottobre. La tariffa è di un euro oltre all'ingresso del museo; massimo 15 persone, quindi prenotazione consigliata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museoaltogarda.it).
«Sia alla cerimonia di inaugurazione, la mattina del 14 luglio, sia alla visita guidata offerta nel pomeriggio c’è stata una grandissima partecipazione - dice il vicesindaco e assessore alla cultura Silvia Betta - e soprattutto abbiamo avuto la netta conferma di come questo luogo sia molto caro ai rivani. C’era curiosità, si percepiva un vero attaccamento. È un edificio non solo bellissimo, ma carico di storia e davvero affascinante. In quell’occasione l’avevo annunciato, ora sono già in grado di confermare che il chiostro sarà aperto al pubblico. Per questo, naturalmente, è stato necessario reperire un sevizio di guardia, mentre sarà il nostro Mag a occuparsi delle visite guidate».
L’ex convento, di proprietà comunale, era da tempo chiuso quando, nel 2010, si è deciso il restauro, nell’ottica non solo della tutela del patrimonio architettonico e artistico, ma anche della destinazione dell’immobile ad attività culturali ed eventi musicali, come concordato tramite un protocollo d’intesa da Provincia autonoma di Trento e Comune di Riva del Garda. I lavori sono stati curati dalla Soprintendenza per i beni culturali e dal Servizio opere civili della Provincia e seguiti da una équipe allargata di tecnici. L’iter progettuale, per il quale tra l’altro si è reso necessario lo scoprimento dei dipinti murali occultati da una tinteggiatura ottocentesca, è iniziato nel 2010 per concludersi nel 2015.Punto di partenza dell’intervento, il consolidamento statico della struttura, danneggiata dalla guerra e da vari eventi sismici. Anche la struttura del tetto, già rifatta negli anni Ottanta, è stata totalmente rivista per la necessità di un ulteriore consolidamento strutturale. Nel corso dei lavori è stato ricostruito il sistema di volte leggere dell’antico dormitorio al primo livello, conservate solo in parte, causa i danni del 1918, quanto l’immobile fu colpito da una granata. Nelle celle sono emersi i soffitti lignei originari, dei quali uno decorato. Il chiostro è stato completato con la pavimentazione originaria in mattoncini di cotto a spina di pesce. Un ulteriore lotto di lavori è stato riservato alle superfici decorate, grazie ai quali il corredo pittorico del convento è tornato protagonista del chiostro e del deambulatorio del dormitorio, con un ulteriore elemento di pregio nella grande sala del capitolo, dove è stato scoperto un soffitto dipinto. I lavori principali sono iniziati nel 2017 e terminati nel 2021. Tra il 2021 e il 2023 sono state attuate le opere accessorie quali gli impianti di illuminazione le sistemazioni esterne e i giardini. Nello stesso periodo la Soprintendenza si è attivata con più interventi conservativi per l’attigua chiesa, restaurando le facciate, i dipinti murali della sagrestia e i tre portoni d’entrata.
Riva, apre alle visite il Conventino
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