Dicevano i nostri vecchi: “Fate quello che volete basta che non fate del male a nessuno”. Effettivamente i cacciatori di Pokemon di male non ne fanno, almeno credo, a nessuno. Mi fanno un po' sorridere.

E mi fanno anche un pizzico di tenerezza. Ogni generazione ha i suoi giochi e le sue piccole manie. Anche la mia le ha avute: vi ricordate il pulcino elettronico, il Tamagoci? Quindi non condanno. Poi mi dicono che, almeno, questi giovani che vanno a caccia di Pokemon con il loro telefonino, devono camminare a piedi per chilometri e questo è un bene.

Consentitemi però di ridere sulla circostanza che in molti in queste ore si recano al Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera, ma non sulle tracce del Vate. No. Sono alla ricerca di un raro Pokemon che si trova solo lì. Chissà cosa direbbe D'Annunzio? Da uomo di spirito ci riderebbe su. Da cultore dello spiritismo, farebbe disinfestare la casa.

ps Comunque di recente io ho scoperto la "caccia" ai funghi. Divertente e produttiva. E si fa in compagnia

Maria Paola Pasini