Eccomi a voi con il cuore leggero pieno di gioia. Sono felice di condividere con voi una delle situazioni di vita che - in assoluto - mi ha dato molto in termini di esempio e di scala dei valori.

Il miracolo continuo ha i nomi e i volti dei miei ragazzi diversi, unici, speciali. È una realtà associativa presieduta da una forza della natura di nome Gianna che ieri sera ha compiuto 70 anni e, ancora una volta, ha dimostrato, dalla immobilità della sua carrozzina, la velocità della mente e la forza del cuore.

E io che la seguo, nonostante la distanza geografica e curo il coordinamento di alcuni progetti dell'associazione, mi sono ritrovata a ricevere abbracci quasi dimenticati per autenticità e forza e amore e passione; sorrisi più larghi di un sole; calore più caldo e coinvolgente di un vento del deserto e loro, che mi ringraziavano tutti per essere volata a festeggiare insieme, non sanno che il regalo più grande e prezioso l'ho ricevuto io.

La mia piccola grande amica Gianna ha ringraziato tutti i presenti alla sua festa di compleanno, li ha ringraziati per la presenza e per l'amicizia, li ha ringraziati per il calore e la partecipazione attiva alla vita dell'associazione che coincide con la sua, li ha ringraziati per non aver mai visto in lei il segno dei limiti fisici, li ha ringraziati per non aver mai confuso la tenerezza di un gesto con il pericoloso scivolo della pietà.

Gianna ha detto infine di sentirsi ancora una bambina e di sognare spesso di correre senza stancarsi mai.

Da queste pagine sono io che ringrazio Gianna per avere annullato barriere e limiti mentali e strutturali e per avermi donato la stessa leggerezza nel cuore che prova lei ogni volta che corre con gli occhi, con le parole, con gli immensi sorrisi. E abbraccio, come hanno fatto ieri sera con me, i suoi, i miei ragazzi diversi, uguali, unici.

Ariel