Dal 1964 l’Istituto Italiano dei Castelli promuove lo studio storico, archeologico e artistico delle costruzioni fortificate, la loro salvaguardia e conservazione, e il loro inserimento nel ciclo attivo della vita contemporanea. È la prima associazione ad aver iniziato ad operare in tal senso su tutto il territorio nazionale e ad essa fanno capo a livello italiano i migliori specialisti del settore, raggruppati in sezioni regionali e delegazioni provinciali. A Brescia la delegazione è nata nel 1991 ed è stata gestita fino a quest’anno da Giusi Villari, che da quaranta anni si occupa di studi castellani e che dal 2017 è anche presidente della Sezione Lombardia dell’Istituto.
La gestione della delegazione bresciana è ora passata ad Alessandro Brodini, professore di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze e autore di importanti studi sulla storia delle fortificazioni.
Nell’ambito delle celebrazioni per i 60 anni della fondazione dell’Istituto, la delegazione di Brescia, con il patrocinio delle Università di Brescia e Firenze e degli Ordini degli Ingeneri e degli Architetti PPC organizza un importante ciclo di incontri dedicati alle Architetture fortificate della provincia di Brescia tra storia, restauro e valorizzazione. Per offrire una panoramica della complessa realtà fortificata bresciana – sono circa 400 le fortificazioni della provincia, ma di più se consideriamo anche le tracce di castelli scomparsi e gli apprestamenti difensivi costruiti nelle due guerre mondiali – i responsabili scientifici del corso, Alessandro Brodini, Carlotta Coccoli e Giusi Villari, hanno convocato un gruppo di qualificati esperti che illustreranno, in 6 incontri, alcuni aspetti della realtà fortificata della provincia. Apre il ciclo, martedì 26 marzo, Giusi Villari, fornendo le coordinate storiche e geopolitiche entro le quali il corso si dipana. Francesca Morandini, archeologa classica e Responsabile del Servizio collezioni e aree archeologiche presso la Fondazione Brescia Musei, illustra le tracce fortificate risalenti all’età romana che si possono ancora rintracciare in città e in provincia (9 aprile). Simone Sestito, archeologo medievista e funzionario presso la Soprintendenza ABAP per le province di Cremona, Lodi e Mantova, racconta del complesso fenomeno di incastellamento che ha massicciamente interessato la Franciacorta nel corso del Medioevo (23 aprile). Giulio Mirabella Roberti, professore di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Bergamo, si sofferma sulle questioni di ingegneria nel restauro dei castelli (7 maggio). Marco Merlo, oplologo e conservatore del museo delle armi “Luigi Marzoli”, illustra il museo che dirige e la relazione che questo intrattiene con il sito in cui si trova.
A questo ciclo di relazioni, che è possibile seguire in presenza presso l’Ordine degli Ingegneri in via Cefalonia 70 (Crystal Palace) oppure online, segue un ultimo incontro in situ: la visita tecnica al castello di Palazzolo sull’Oglio, con l’illustrazione delle questioni storiche e di restauro a cura dell’architetto Stefano Barbò, responsabile del progetto di restauro del castello, e di Carlotta Coccoli, professoressa di Restauro architettonico all’Università degli Studi di Brescia.
Il corso, che prevede l’acquisizione di crediti formativi per architetti e ingegneri, è comunque rivolto a un più vasto pubblico di studenti, guide turistiche, interessati e amatori dei castelli.
Iscrizioni on line al link: https://www.isiformazione.it/ita/_V2.0_risultatiricerca.asp?TipoOrdine=Ingegneri&Luogo=Brescia
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Un ciclo di incontri dedicati ai castelli bresciani: sono oltre 400!
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