Cronaca

La Polizia di Stato, insieme al Comune di Brescia, all’UTS e alla FIDAL Brescia, scende in pista per allenare le nuove generazioni all’uso consapevole e responsabile della rete.

 

Torna a Brescia il truck della Polizia di Stato "Una vita da social". Dopo il grande successo riscosso nelle precedenti edizioni, viene riproposta la campagna educativa itinerante, che venerdì 18 febbraio farà tappa a Brescia. Anche quest'anno, l'obiettivo è quello di sensibilizzazione i giovani sui "pericoli del web" e i rischi connessi all'uso della rete internet.

Il progetto, a cura del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dell'Ufficio Relazioni Esterne, Cerimoniale e Studi Storici della Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è alla sua IX edizione e ha come tema "Haters e piccoli eroi". Quest'anno, inoltre, è cofinanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero dell'Istruzione.

La Polizia di Stato scende in campo a fianco dei ragazzi con l'obiettivo "di fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie (account falsi, identità anonime, molestie online), non faccia più vittime". Il tour itinerante è partito da Bologna lo scorso 3 novembre e terminerà la sua corsa il 29 aprile a Roma, dopo aver toccato 73 città italiane.

Nella giornata di domani, venerdì 18 febbraio 2022, il truck della Polizia di Stato scenderà in pista per allenare l’uso consapevole dei web. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con personale della Questura di Brescia specializzato sulle tematiche in argomento, hanno scelto una location d’eccezione, la Pista di Atletica “Gabre Gabric” inaugurata lo scorso 25 settembre dal Campione Olimpico della Polizia di Stato Marcell Jacbos. Per l’occasione, i poliziotti organizzeranno, a bordo del truck e all’interno della pista di atletica leggera, una vera e propria seduta di allenamento sull’uso consapevole del web che coinvolgerà diverse centinaia di studenti e insegnanti, atleti e allenatori, con l’obiettivo di prevenire le insidie del web e promuovere le opportunità della rete. L’evento avrà inizio alle ore 9.30.

Emanuela Prandelli, ostetrica all'ospedale di Gavardo, è scomparsa oggi a soli 47 anni.

Sono giorni di lutto nel nostro territorio e, dopo la morte di Gian Luca Bettini, medico di medicina generale a Gavardo, oggi si è diffusa un'altra dolorosa notizia. Emanuela Prandelli ha combattuto contro un male che purtroppo non le ha dato scampo e moltissimi sono rimasti oggi increduli nell'apprenderlo. L'ostetrica ha accompagnato numerosissime mamme nel percorso emozionante, ma anche accidentato, della gravidanza ed è rimasta nel cuore di tante donne per l'umanità e la sensibilità con cui ha sempre svolto il suo lavoro. Anche per queste sue doti speciali, saranno in molte a ricordarla per sempre.

In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, l’amministrazione comunale di Manerba del Garda ha voluto commemorare le vittime dell’Olocausto consegnando simbolicamente una Medaglia d’Onore ai familiari del Manerbese Angelo Olivari, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale venne internato dai nazisti in Germania dal 1943 al 1945.

Con questo gesto il Comune ha inteso sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le nuove generazioni perché non vengano dimenticati l’orrore della Shoah, la deportazione, la prigionia e morte nei lager di milioni di innocenti, e affinché immani tragedie come questa non debbano più ripetersi nella storia dell’umanità.

Nella foto l’Assessore ai Servizi Sociali, Giuliano Somensini, consegna la Medaglia d’Onore ai familiari di Angelo Olivari.

A pochi giorni dallo schianto in cui hanno preso la vita cinque giovani valsabbini, la stessa Sp 45 bis è teatro di un altro incidente gravissimo, con due morti e un ferito grave.

Lo schianto è avvenuto oggi, intorno alle 13, e ad essere coinvolti sono un autoarticolato e un furgone che si sono scontrati per cause in corso di accertamento. Ad avere la peggio sono stati gli occupanti del furgone: due uomini sono morti sul colpo, mentre un terzo è stato trasportato in gravi condizioni al Civile di Brescia. Trauma cranico per l'autista del tir, ricoverato in osservazione alla Poliambulanza. Le persone decedute avevano 53 e 28 anni, mentre il ferito grave è un 48enne. Di nazionalità polacca e ucraina, i tre erano operai che viagiavano sul furgone per raggiungere il luogo di lavoro.

Sul posto, oltre alle ambulanze e all'auto medica, è intervenuto anche l'elisoccorso. Al lavoro, inoltre, polizia stradale e vigili del fuoco, il che ha costretto gli agenti a deviare il traffico su strade alternative, facendo uscire a Rezzato chi proveniva da Brescia e a Nuvolera chi viaggiava da Salò. Si sono formate lunghe code, non ancora del tutto smaltite nel pomeriggio.

L'incidente richiama alla mente di tutti il tragico schianto del 22 gennaio scorso, quando cinque giovani valsabbini tra i 17 e i 22 anni hanno trovato la morte scontrandosi contro un autobus mentre si recavano in città per trascorrere il sabato sera con gli amici.

(Foto d'archivio)

Francesca Canu è giunta in questi giorni nella nostra città, che peraltro conosce perché vi aveva già prestato servizio alcuni anni fa. Ieri è stata ricevuta in Loggia dal sindaco Emilio Del Bono.

Francesca Canu è la nuova direttrice della Scuola di Polizia giudiziaria, amministrativa e investigativa Pol G.A.I. di Brescia. Già direttrice della Scuola di Polizia di Piacenza dal 2019 al 2021, la dottoressa Canu ha lavorato nella Pol.G.A.I. della nostra città dal 2001 al 2019, ricoprendo anche il ruolo di vicedirettrice. Il primo cittadino Del Bono si è congratulato con Francesca Canu per il prestigioso incarico, cogliendo l’occasione per augurarle un buon lavoro, a nome dell’amministrazione comunale

L'animale passeggiava sulla carreggiata della Sp. 45bis, mettendo tra l'altro a rischio la sicurezza degli automobilisti. Pronto l'intervento della polizia locale valsabbina.

 

I fatti risalgono a ieri pomeriggio, verso le 16:45, quando una pattuglia della polizia locale in servizio a Gavardo è stata avvicinata da alcuni cittadini. Agli agenti viene riferito che in tangenziale, all'altezza del supermercato Bennet, c'è un asino che vaga indisturbato.

La pattuglia si muove immediatamente e raggiunge l'animale, mettendolo in sicurezza fuori dalla carreggiata, legato al guardrail. Subito viene contattata l'ATS, che invia sul posto un veterinario. Nasce qualche problema per il fatto che l'asino non ha alcun microchip, quindi è più difficile risalire al proprietario, ma dopo qualche ricerca gli agenti riescono a individuarlo e a comunicargli l'accaduto.

L'uomo, residente a Gavardo, sopraggiunge e riconosce la propria bestia, ma non si spiega e non riesce a immaginare come abbia fatto ad arrivare lì. Pare scettico sulla possibiltà che a prima vista sembra la più probabile, ossia che l'asino sia scappato, e avanza perfino l'ipotesi che qualcuno l'abbia rubato o magari "aiutato" a fuggire. Alla polizia locale toccherà fare piena luce sulla vicenda nelle prossime ore. "Al momento - riferisce il comandante Fabio Vallini - sono in corso accertamenti per stabilire se ci sono responsabilità o meno da parte del conduttore dell'animale". Poi si vedrà. Che agli agenti tocchi anche indagare sul rapimento di un asino?

Giovanna Gamba

Nella giornata di ieri, venerdì 11 febbraio, presso la Scuola Tovini – Verrocchio di Brescia si sono svolte le elezioni del Consiglio Comunale dei ragazzi. All’iniziativa erano presenti il presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata, il dirigente scolastico Gaetano Greco e l’insegnante Antonella Calabrò, referente del progetto.  

Il Consiglio Comunale dei ragazzi rappresenta il luogo in cui i ragazzi elaborano proposte per migliorare la città, riunendosi per esprimere le loro opinioni, per confrontare le idee e per discutere liberamente nel rispetto delle regole. Il Consiglio coinvolge i ragazzi delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Brescia. L’esperienza è condotta sotto la regìa dell’amministrazione comunale e delle scuole del territorio. 

 

Gian Luca Bettini, conosciutissimo medico di base del paese, è mancato all'età di 65 anni. Lascia la moglie Laura, i figli Nicola, Silvia, Marco e Sara con le rispettive famiglie, la mamma Pierina e il papà Valentino.

 

La notizia ha destato incredulità in molti gavardesi perché il medico ha continuato a curare i suoi pazienti fino all'ultimo, quando è stato sopraffatto dalla malattia. Sono numerose le testimonianze che in queste ore si rincorrono sui social: i pazienti lo descrivono come un professionista serio che ha dedicato la vita alla salute degli assistiti con dedizione e disponibilità, un punto di riferimento attento e premuroso, un amico pronto alla battuta e allo scambio di opinioni anche nel corso di una visita, per stemperare tensioni e paure.

Bettini aveva frequentato il liceo classico Arnaldo, si era laureato in medicina a Milano e aveva quindi iniziato il lavoro sul territorio, sposando con convinzione - e talvolta anche anticipando - le trasformazioni che il ruolo del medico di medicina generale ha assunto negli anni. Operava infatti in team nel centro medico San Luca a Bostone, così da poter offrire un servizio coordinato e all'avanguardia nella gestione dei pazienti.

Il dottor Bettini ora riposa presso l'ospedale di Gavardo, mentre i funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Villanuova sul Clisi mercoledì 2 febbraio, alle 15. La cerimonia si concluderà nel cimitero di Vallio Terme, dove Gian Luca Bettini sarà sepolto.

Giovanna Gamba

Per le loro famiglie, ma anche per i congiunti di Irene e Dennis, è stata intanto avviata una raccolta fondi sulla piattaforma www.gofundme.com.

 

Saranno sepolti in Marocco i due cugini Salah Natiq e Imad Natiq e l'amico Imad El Harram, che sono stati composti nella sala del commiato Domus Aurora di Gavardo. Per loro in questi giorni è stata attivata una raccolta fondi, così da sostenere le famiglie nelle spese per il rimpatrio. La proposta è nata da un amico che, pensando ai costi elevati per il trasporto dei feretri e la sepoltura, ha voluto dare un contributo economico come segno di solidarietà ai congiunti distrutti dal dolore. Chi volesse partecipare può collegarsi alla piattaforma www.gofundme.com, una delle più famose per il crowdfunding, e selezionare la raccolta che tra l'altro compare fra le campagne del momento.

L'iniziativa in realtà non è solo per i tre giovani, ma è finalizzata ad aiutare tutte e cinque le famiglie colpite dal lutto, tra le quali sarà divisa equamente la somma raccolta. L'organizzatore è Yassin Kouisi, amico delle giovani vittime, che ha spiegato il suo gesto come un modo per "poter sollevare anche solo poco il morale dei genitori e far qualcosa per non restare con le mani in mano". Sono già numerose le adesioni, tutte registrate in trasparenza in un intreccio di nomi italiani e stranieri, anche se in molti casi i donatori mantengono l'anonimato. Yassin scrive che documenterà la consegna dei fondi e la condividerà sul web "per farvi vedere che la vostra fiducia nel donare non sarà mai tradita mai".

Giovanna Gamba

 

 

Gli agenti hanno lavorato per tutto il fine settimana, anche in orari serali e notturni. Numerose le infrazioni rilevate.

Le rilevazioni del tasso alcolemico hanno portato a sanzionare tre automobilisti, i primi due a Gavardo e l'ultimo a Roè Volciano, che guidavano sotto l'effetto di sostanze alcoliche. La prima persona aveva un tasso che superava di poco lo 0.5, pertanto è in corso la sospensione della patente e gli è stata elevata una sanzione di natura amministrativa. La seconda guidava con un tasso superiore a 1, quindi l'infrazione riguarda l'ambito penale ed è scattata subito la denuncia, oltre al ritiro della patente.

Il terzo caso, quello di Roè Volciano, riguarda una persona residente in un paese limitrofo e uscita di strada da sola. Soccorsa dagli agenti che erano già sul posto, ha però rivelato segni inequivocabili di confusione, mostrando di non essere in condizioni per guidare. La prova dell'etilometro ha ben presto confermato i sospetti, visto che il tasso era pari a 1,99, addirittura quattro volte superiore a quello consentito. Il veicolo è stato posto sotto sequestro e la patente revocata perché, oltre al tasso molto alto, l'automobilista aveva anche provocato un incidente.

L'attività ha impegnato le pattuglie anche nei rilievi per l'infortunistica stradale, con 6 incidenti da valutare, alcuni dei quali con feriti. Sono stati inoltre sequestrati 10 veicoli senza copertura assicurativa ed elevati ben 20 verbali a mezzi pesanti che transitavano per il centro di Soprazzocco, nonostante il divieto, invece che percorrere la strada dei cavatori.

Giovanna Gamba

Come ogni anno, la Polizia Provinciale di Brescia, oltre alle consuete attività di sorveglianza ittico-venatoria e di controllo stradale, durante la stagione invernale effettua il servizio di soccorso sciistico sulle piste del Comprensorio Ponte di Legno – Tonale – Temù.

 

I cinque agenti impegnati in questa attività si avvalgono di una motoslitta corredata di toboga: dall’inizio della stagione sono stati 11 gli interventi di soccorso effettuati dalla Polizia Provinciale, l’ultimo dei quali si è verificato nei giorni scorsi in favore di un cittadino israeliano.

La Polizia Provinciale vigila inoltre sul rispetto delle norme di comportamento degli utenti sulle piste e, da quest’anno, effettua i controlli a campione per la verifica dei Green Pass, obbligatori per accedere agli impianti. In caso di incidente, gli agenti del soccorso sciistico della Polizia Provinciale effettuano infine accertamenti giudiziari e rilievi sui sinistri avvenuti sulle piste.

La formazione continua degli agenti è una componente fondamentale per la qualità dei servizi erogati: oltre ai corsi di primo soccorso, che abilitano gli agenti alla stabilizzazione e al trasporto di una persona traumatizzata, ogni due anni viene effettuato un corso di aggiornamento per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico DAE, dispositivo presente nella casetta del soccorso piste alla fine della seggiovia Roccolo e a disposizione di tutti i membri del soccorso alpino.

 

 

 

Ultimo saluto oggi a Irene Sala, la diciassettenne di Villanuova sul Clisi, che ha perso la vita nel tragico schianto di sabato scorso lungo la tangenziale per Brescia insieme ad altri quattro giovani valsabbini. I funerali si tengono oggi pomeriggio alle 15 nella parrocchia di Villanuova sul Clisi partendo dall'abitazione in viale 24 maggio alle 14:50. Dopo le esequie la salma di Irene proseguirà per il tempio crematorio di Sant'Eufemia. Irene lascia nella disperazione la mamma Angioletta, il papà Enrico, la sorella Martina, la nonna Silvana. Una tragedia terribile quella che ha colpito la comunità valsabbina con 5 giovani che hanno perso la vita in modo così tragico. La somma dei loro anni di vita non raggiungeva il secolo.

La cerimonia di addio per Dennis Guerra si svolgerà sempre oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Michele a Sabbio Chiese. Partirà dalla casa di famiglia, dove lo piangono la mamma Simona, il papà Glauco, la sorella Nicole e i nonni. A Sabbio il sindaco Onorio Luscia ha proclamato il lutto cittadino. Le altre tre giovani vittime - Salah Natiq, Imad El Harram e Imad Natiq - saranno invece sepolte in Marocco.

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