Cronaca

L'animale passeggiava sulla carreggiata della Sp. 45bis, mettendo tra l'altro a rischio la sicurezza degli automobilisti. Pronto l'intervento della polizia locale valsabbina.

 

I fatti risalgono a ieri pomeriggio, verso le 16:45, quando una pattuglia della polizia locale in servizio a Gavardo è stata avvicinata da alcuni cittadini. Agli agenti viene riferito che in tangenziale, all'altezza del supermercato Bennet, c'è un asino che vaga indisturbato.

La pattuglia si muove immediatamente e raggiunge l'animale, mettendolo in sicurezza fuori dalla carreggiata, legato al guardrail. Subito viene contattata l'ATS, che invia sul posto un veterinario. Nasce qualche problema per il fatto che l'asino non ha alcun microchip, quindi è più difficile risalire al proprietario, ma dopo qualche ricerca gli agenti riescono a individuarlo e a comunicargli l'accaduto.

L'uomo, residente a Gavardo, sopraggiunge e riconosce la propria bestia, ma non si spiega e non riesce a immaginare come abbia fatto ad arrivare lì. Pare scettico sulla possibiltà che a prima vista sembra la più probabile, ossia che l'asino sia scappato, e avanza perfino l'ipotesi che qualcuno l'abbia rubato o magari "aiutato" a fuggire. Alla polizia locale toccherà fare piena luce sulla vicenda nelle prossime ore. "Al momento - riferisce il comandante Fabio Vallini - sono in corso accertamenti per stabilire se ci sono responsabilità o meno da parte del conduttore dell'animale". Poi si vedrà. Che agli agenti tocchi anche indagare sul rapimento di un asino?

Giovanna Gamba

Gli agenti della polizia locale di Brescia hanno tratto in salvo e messo in sicurezza, l'animale che si aggirava nei pressi dell'Italmark di via Albertano da Brescia.

Nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa la centrale operativa della Polizia Locale di Brescia ha ricevuto la segnalazione della presenza di una pecora in via Albertano da Brescia, nei pressi del supermercato Italmark. Gli agenti sono tempestivamente intervenuti per evitare possibili ripercussioni sulla circolazione stradale o incidenti dovuti alla presenza dell’animale, che nel frattempo si stava pericolosamente spostando verso la tangenziale ovest. L'ovino è stato recuperato non senza difficoltà, poi è stato portato in una struttura adatta in via Serenissima dove un veterinario di ATS ne ha valutato lo stato di salute.

Sono attualmente in corso accertamenti per stabilire la provenienza dell’animale, dal momento che non erano presenti segni specifici di un eventuale proprietario. Che sia scappato da un presepe?

Sulla applicazione IO sono attivi a partire da questi giorni tredici servizi del Comune di Brescia, che progressivamente intende ampliare l'iniziativa dopo un periodo di rodaggio du qualche mese.

 

I 13 servizi sulla piattaforma nazionale IO sono raggiungibili all’indirizzo web https://io.italia.it/enti/comune-di-brescia oppure tramite la corrispondente App per smartphone e tablet.  

I servizi disponibili riguardano le informazioni sulla scadenza della carta d’identità, gli avvisi di avvenuto rilascio della tessera elettorale, di avvenuto sorteggio e di convocazione ai seggi elettorali, l’avviso dell’apertura delle iscrizioni e le comunicazioni relative al servizio pre-scuola primaria, l’avviso di apertura delle iscrizioni e le comunicazioni riguardo al trasporto scolastico, l’avviso dell’apertura delle iscrizioni al servizio di ristorazione scolastica per la scuola primaria, le comunicazioni relative agli asili nido, l’avviso di apertura delle iscrizioni e le comunicazioni relative alle scuole dell’infanzia e le comunicazioni riguardo al servizio di ristorazione della scuola primaria.

Si tratta di una prima fase che sarà progressivamente integrata con nuove funzionalità nei prossimi mesi.

Per le loro famiglie, ma anche per i congiunti di Irene e Dennis, è stata intanto avviata una raccolta fondi sulla piattaforma www.gofundme.com.

 

Saranno sepolti in Marocco i due cugini Salah Natiq e Imad Natiq e l'amico Imad El Harram, che sono stati composti nella sala del commiato Domus Aurora di Gavardo. Per loro in questi giorni è stata attivata una raccolta fondi, così da sostenere le famiglie nelle spese per il rimpatrio. La proposta è nata da un amico che, pensando ai costi elevati per il trasporto dei feretri e la sepoltura, ha voluto dare un contributo economico come segno di solidarietà ai congiunti distrutti dal dolore. Chi volesse partecipare può collegarsi alla piattaforma www.gofundme.com, una delle più famose per il crowdfunding, e selezionare la raccolta che tra l'altro compare fra le campagne del momento.

L'iniziativa in realtà non è solo per i tre giovani, ma è finalizzata ad aiutare tutte e cinque le famiglie colpite dal lutto, tra le quali sarà divisa equamente la somma raccolta. L'organizzatore è Yassin Kouisi, amico delle giovani vittime, che ha spiegato il suo gesto come un modo per "poter sollevare anche solo poco il morale dei genitori e far qualcosa per non restare con le mani in mano". Sono già numerose le adesioni, tutte registrate in trasparenza in un intreccio di nomi italiani e stranieri, anche se in molti casi i donatori mantengono l'anonimato. Yassin scrive che documenterà la consegna dei fondi e la condividerà sul web "per farvi vedere che la vostra fiducia nel donare non sarà mai tradita mai".

Giovanna Gamba

 

 

La segnalazione è giunta questa mattina in redazione. Numerose persone che sono solite fare una passeggiata lungo la via che sale da via Monte al Monticello a Gavardo si sono trovate davanti questa mattina una sconcertante sorpresa. A fianco della strada proprio accanto ad una delle santelle della via crucis, un ammasso di interiora di cinghiale sanguinolento e puzzolente faceva mostra di sé. La caccia al cinghiale è consentita, la maleducazione no. L'episodio di questa mattina denota che esistono persone che non hanno alcun rispetto degli altri. Dopo alcune segnalazioni il Comune di Gavardo ha provveduto a inviare degli addetti dell'ufficio tecnico per liberare la strada che tra l'altro conduce al vicino parco dall'ingombrante presenza. I cacciatori stessi dovrebbero al loro interno isolare e denunciare questi personaggi che mettono a repentaglio il buon nome di tutti coloro che cacciano rispettando le regole. Di per sé questo fatto è anche un reato perché rientra nel profilo dello scarico abusivo di rifiuti speciali. E quindi punibile per legge.

 

La Polizia di Stato, che in questi giorni ha intensificato i controlli in vista del capodanno, ha sequestrato una notevole quantità di materiale pirotecnico trasportato da un 50enne, fermato per un controllo in città.

 

Nell’ambito degli specifici controlli tesi a contrastare il fenomeno della vendita di botti illegali, i poliziotti della Questura di Brescia, durante il controllo di un’autovettura in città, hanno rinvenuto e sequestrato una notevole quantità di fuochi d’artificio che un 50enne trasportava senza la prevista licenza. 

Nello specifico, si tratta di 15 kg di artifici pirotecnici di Categoria Europea F4. Inoltre, durante l’attività di perquisizione, è stato rinvenuto e sequestrato anche uno sfollagente telescopico in metallo di colore nero, lungo 65 centimetri. L’uomo è stato perciò denunciato in stato di libertà, sia per detenzione di materiali esplodenti senza la relativa licenza dell’autorità che per porto di oggetti atti ad offendere. 

A tal proposito, la Questura di Brescia precisa che questi fuochi d'artificio presentano un rischio potenziale elevato, pertanto sono destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche, cioè i “pirotecnici abilitati”, possessori di una specifica abilitazione certificata dal Prefetto, previo esame effettuato davanti ad una commissione tecnica.

 

Ultimo saluto oggi a Irene Sala, la diciassettenne di Villanuova sul Clisi, che ha perso la vita nel tragico schianto di sabato scorso lungo la tangenziale per Brescia insieme ad altri quattro giovani valsabbini. I funerali si tengono oggi pomeriggio alle 15 nella parrocchia di Villanuova sul Clisi partendo dall'abitazione in viale 24 maggio alle 14:50. Dopo le esequie la salma di Irene proseguirà per il tempio crematorio di Sant'Eufemia. Irene lascia nella disperazione la mamma Angioletta, il papà Enrico, la sorella Martina, la nonna Silvana. Una tragedia terribile quella che ha colpito la comunità valsabbina con 5 giovani che hanno perso la vita in modo così tragico. La somma dei loro anni di vita non raggiungeva il secolo.

La cerimonia di addio per Dennis Guerra si svolgerà sempre oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Michele a Sabbio Chiese. Partirà dalla casa di famiglia, dove lo piangono la mamma Simona, il papà Glauco, la sorella Nicole e i nonni. A Sabbio il sindaco Onorio Luscia ha proclamato il lutto cittadino. Le altre tre giovani vittime - Salah Natiq, Imad El Harram e Imad Natiq - saranno invece sepolte in Marocco.

Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13, un’automobile con a bordo una coppia residente nel milanese viaggiava sulla tangenziale 45bis da Gavardo verso Prevalle. Improvvisamente, per cause ancora in corso di accertamento, il conducente ha invaso l’opposta corsia di marcia proprio mentre sopraggiungeva un camper, guidato da una donna di Bedizzole.

Lo schianto è stato inevitabile e violento: il camper, centrato in pieno, si è ribaltato in seguito all’urto e ha terminato la sua corsa sulla corsia opposta. Le persone coinvolte hanno avuto solo ferite lievi, mentre ingenti sono stati i danni riportati dai loro mezzi.

Sul posto sono sopraggiunte più pattuglie della polizia locale valsabbina, sia per i rilievi sia per deviare il traffico sulle strade secondarie e far riprendere al più presto la circolazione, che all’arrivo degli agenti era totalmente paralizzata. Le automobili in coda sono fatte uscire a Gavardo e a Prevalle, sfruttando la viabilità secondaria e attraversando anche il centro dei paesi, in modo da poter tornare al più presto alla normalità.

Oltre alla locale, è intervenuta anche la polizia stradale, così come i vigili del fuoco e il personale dell’ANAS. La strada è stata riaperta verso le 15:30, dopo essere stata sgombrata e ripulita, mentre i mezzi recuperati dal carro attrezzi sono già stati restituiti ai legittimi proprietari.

Giovanna Gamba

Una 23enne, caduta nei pressi della “Stradina Cà Poiatti”, è stata tratta in salvo dal personale specializzato della Polizia di Stato.

 

Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Passo del Tonale e Montecampione è in possesso di una elevata specializzazione professionale che consente di affrontare nel migliore dei modi le situazioni di emergenza che si presentano in montagna. Infatti, molti operatori hanno contemporaneamente più qualifiche professionali, tra cui quella di  Soccorso Alpino Esperto in manovre di corda, che consente l'utilizzo della tecnica delle manovre di corda abbinato al corretto impiego di attrezzatura e materiale alpinistico. Il tutto è stato messo in atto ieri, poco prima delle 17, in prossimità della pista “intermedia” di Montecampione.

La 23enne, in compagnia di alcuni coetanei, dopo aver subito una banale caduta, veniva proiettata fuori dal tracciato cadendo in una zona boschiva impervia per circa una ventina di metri.

Immediatamente interveniva in soccorso la motoslitta della Polizia di Stato, con i poliziotti che si calavano vincolati alla motoslitta di servizio, prestando soccorso alla sciatrice che per la rovinosa caduta aveva riportato diverse contusioni, oltre ad un probabile trauma toracico. Successivamente, insieme al personale del Soccorso Piste della società Montecampione Ski Area, la ragazza veniva imbracata e sollevata sulla pista con un ancoraggio alla motoslitta, utilizzando il “nodo mezzo barcaiolo”.

La giovane, dopo le prime e più urgenti cure, è stata trasportata in motoslitta presso una postazione opportunamente approntata per l’atterraggio dell’eliambulanza del 118 di Brescia, che l'ha immediatamente accompagnata presso gli Spedali Civili di Brescia.

Uno sciatore bresciano 60enne aveva raggiunto le piste di Montecampione esibendo il green pass del fratello. La Polizia di Stato durante i controlli lo ha scoperto e multato.

 

Nell’ambito dell’attività di soccorso in montagna, gli agenti della Questura di Brescia con la loro presenza assicurano quotidianamente assistenza sulle piste e attività di controllo in relazione al green pass e alla copertura assicurativa, obbligatori per accedere agli impianti di risalita.

Nella giorni scorsi, una pattuglia di sciatori del Distaccamento di Montecampione ha individuato un uomo, bresciano, che si accingeva a entrare nell’impianto di risalita, esibendo su richiesta degli agenti la carta di identità e il green pass del fratello.

I poliziotti si sono insospettiti su regolarità e validità del documento sanitario esibito alla base della funivia, perciò hanno proceduto all’esatta identificazione dell'uomo, scoprendo così che l’identità della persona controllata non corrispondeva alla titolarità della certificazione sanitaria, a prima vista valida ma appartenente al fratello.

Il 60enne è stato immediatamente sanzionato per l’illecito amministrativo, in quanto sprovvisto del green pass obbligatorio, e dovrà così pagare una multa di 400 euro, più altri 100 per il comportamento e la mancata assicurazione. Immediato anche l’allontanamento dai luoghi di aggregazione sportiva in cui tentava di introdursi irregolarmente.

Inoltre, in relazione allo stratagemma ideato per aggirare la normativa emergenziale in vigore, sono in fase di ultimazione gli approfondimenti investigativi per il deferimento dell’uomo alla Procura della Repubblica di Brescia, ipotizzando il reato di sostituzione di persona.

Giovanna Gamba

E’ giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda nel tardo pomeriggio di ieri la richiesta di soccorso da parte di un diportista, che, uscito per una battuta di pesca sportiva, con il calare della sera, che ha coinciso con il fenomeno di una nebbia molto fitta presente su tutto il Lago, ha perso l’orientamento, non riuscendo più a navigare per fare rientro in porto. Ad aggravare la situazione del diportista un leggero urto dell’unità con il basso fondale, senza, però, causare infiltrazioni di acqua.

La Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, nel dare immediati consigli al malcapitato, mantenendo un costante contatto telefonico con lo stesso, si faceva condividere le coordinate geografiche relative alla posizione tramite smartphone, al fine di poter passare il punto preciso ai guardiacoste del GC A58, subito impiegati nella ricerca.

Una volta raggiunta l’unità da diporto e accertato che il diportista fosse in buone condizioni di salute e che l’unità potesse navigare in autonomia, l’Equipaggio del GC A58 lo instradava a lento moto fino al porto Le Sirene di Salò.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma è opportuno sensibilizzare i diportisti nel non avventurarsi in navigazioni con fitta nebbia, soprattutto allorquando si tratta di natanti privi di sistemi radar o di cartografia elettronica. Infatti, con la scarsa visibilità che c’era ieri sera nel Lago, in alcuni punti anche sotto i 10 metri, i punti fissi quali segnalamenti notturni, ovvero le luci di costa, non erano più visibili e, come nel caso appena descritto, è stato necessario richiedere l’intervento della Guardia Costiera che è prontamente intervenuta in soccorso del diportista.

 

 

Mercoledì 22 dicembre Valter Muchetti, assessore alla Protezione Civile del Comune di Brescia, si è recato in visita al centro vaccinale di via Morelli. Con lui, la responsabile del Servizio Tutela Ambientale e Protezione Civile del Comune di Brescia, Elsa Boemi. Obiettivo della loro visita era rivolgere un ringraziamento ufficiale ai volontari che operano 12 ore al giorno tutti i giorni per il buon funzionamento dell'hub vaccinale.

Nei mesi cruciali della pandemia l’area occupata dal luna park venne destinataal centro tamponi; successivamente, venne adibita anche ad hub vaccinale grazie all’impiego quotidiano, festivi compresi, di circa 16 volontari della Protezione Civile per 12 ore al giorno.

A questi si sono recentemente aggiunti i volontari di Croce Rossa e Volontari per Brescia, specializzati nell’intrattenimento dei più piccoli e, per questo, presenti nell’area dedicata ai vaccini per i bambini, da poco divenuta operativa. Ad ogni piccolo paziente i volontari regalano un palloncino e consegnano un diploma di “bimbo coraggioso”, firmato dal medico che inocula il vaccino. 

A tutti loro l’assessore ha portato il ringraziamento dell’amministrazione comunale per il magnifico lavoro svolto, la dedizione e la serenità donata ai bambini e ai loro genitori. 

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