Cronaca

Tragedia sulle strade bresciane. E’ deceduto uno dei ragazzi coinvolti nell’incidente avvenuto ieri a Salò, in via Europa. Si tratta di Giovanni Zilioli, nato del 2003 e residente a Gavardo, che viaggiava come passeggero sull’auto guidata da un amico.

L’incidente stradale è accaduto verso le 21.30, sul posto i carabinieri di Salò. Ancora da chiarire la dinamica dello schianto. Il giovane è stato portato in codice rosso all’ospedale di Gavardo, ma nonostante le cure dei medici per lui non c’è stato nulla da fare.

Ci sono altre tre persone ferite, sembra in modo non grave.

Operazione lago sicuro: la Guardia costiera tira le somme di questo primo scorcio d'estate. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi in questi giorni presso la Sala Consiliare del Comune di Lazise, sono stati illustrati i primi esiti dell’operazione Lago Sicuro 2022, emanazione sul bacino del Garda dell’operazione nazionale Mare Sicuro 2022, che la Guardia Costiera svolge ogni anno lungo gli ottomila km di litorale nazionale, oltre che nel Lago di Garda e nel Lago Maggiore.

 

Presente alla conferenza stampa il Direttore Marittimo del Veneto e Capo del Compartimento Marittimo di Venezia - sotto la cui giurisdizione territoriale ricade anche il Lago di Garda - Ammiraglio Ispettore (CP) Piero Pellizzari, che ha evidenziato quale principale obiettivo dell’operazione sia quello di vigilare con uomini e mezzi della Guardia Costiera sulla sicurezza di diportisti e bagnanti e sul rispetto delle Ordinanze di Sicurezza Balneare, i regolamenti e le leggi regionali e nazionali.

Nel Lago di Garda il dispositivo operativo, già collaudato nelle trascorse stagioni estive – ha spiegato il Comandante della Guardia Costiera del Lago di Garda – C.C. (CP) Antonello RAGADALE - e che sta seguendo le direttive regionali impartite dalla Direzione Marittima di Venezia, è stato quest’anno portato da cinque a sette mezzi navali.

Coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che è il cuore delle attività di gestione dei soccorsi, giornalmente sono più di venti i militari impiegati, tutti abilitati al salvamento a nuoto, di cui diciotto sui mezzi navali che opereranno rischierati nei Porti di Salò (BS), Lazise (VR) e Torbole (TN), con un equipaggio pronto a muovere per tutte le 24 ore per attività di ricerca e soccorso.

Il dispositivo navale, che comprende tre motovedette, tre battelli penumatici veloci e il nuovo mezzo nautico rescuerunner, sta assicurando, la copertura di tutto il bacino del Lago di Garda per garantire la sicurezza dei bagnanti ed il rispetto delle norme per la sicurezza della navigazione e per il periodo ferragostano è previsto un irrobustimento delle sortite.

Durante l’incontro con i giornalisti, a cinquantaquattro giorni dall’inizio dell’operazione Lago Sicuro, è stato tracciato un primo bilancio operativo, con numeri importanti sia per il soccorso, che per la vigilanza, a conferma del ritorno alla normalità in termini di numero di presenze sul Benaco, anche superiori al 2019.

In particolare, dal 18 giugno ad oggi, sono 65 le attività di soccorso coordinate dalla sala operativa della Guardia Costiera, dalle quali sono state soccorse 157 persone e assistiti 42 unità da diporto. Di queste attività SAR, 39 sono state portate a termine dai mezzi della Guardia Costiera e 26 dalle altre forze concorrenti (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, organizzazioni di Volontariato, C.R.I. e Protezione Civile), a testimonianza della sinergia tra varie forze dello Stato, che operano sotto la regia, ormai ben collaudata, della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò.

Oltre 200 le missioni di vigilanza dei mezzi della Guardia Costiera, con oltre 630 ore di navigazione, nelle quali sono state percorse quasi 6000 miglia. Sottoposte a controllo durante le missioni ben 1050 unità da diporto ed  elevate 292 sanzioni amministrative per un totale di €.57.045,00. Di queste 86 per navigazione a motore nella fascia di rispetto destinata alla balneazione, 56 per evoluzioni pericolose, 51 per violazione dei limiti di velocità, 3 per mancanza di patente nautica, 41 per violazioni ad ordinanze sindacali e 55 per violazione del codice della nautica da diporto. Tre le unità da diporto sequestrate e tre le persone che conducevano moto d’acqua senza patente nautica.

Dopo la conferenza stampa, l’Ammiraglio Pellizzari ha incontrato i Sindaci di Lazise e di Torbole per ringraziarli della logistica messa a disposizione per assicurare nel periodo estivo la presenza costante di uomini e mezzi della Guardia Costiera anche sulla sponda veneta e sulla sponda trentina.

Il Direttore Marittimo ha, altresì, incontrato i Vice Presidenti della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni e Cristina Santi, con i quali è stata rimarcata l’importanza del Protocollo d’intesa per la Sicurezza dei Naviganti del Lago di Garda, che annualmente viene sottoscritto dalla Guardia Costiera con la Regione Lombardia, la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento, l’Autorità di Bacino e gli Ispettorato dei Porti di Verona e Trento e, appunto, la Comunità del Garda, grazie al quale viene assicurata la logistica necessaria alla Guardia Costiera per poter operare sul predetto bacino lacuale.

 

 

A Polpenazze del Garda. attorno alle ore 14.30, in via Rosario strada che dalla frazione di Picedo porto al comune di Puegnago, per cause in corso di accertamento una Opel Corsa, condotta da Z.D. classe 2001 si è scontrata frontalmente con una Kia Venga, condotta da P.M. classe 1966. Entrambi i conducenti dei veicoli sono rimasti feriti nell'impatto. Sul posto AREU ha inviato l'automedica e l'ambulanza di Garda Emergenza. Entrambi i feriti sono quindi stati trasportati presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Desenzano del Garda, le loro condizioni fortunatamente non sono gravi e già in serata dovrebbero essere dimessi. L'esatta dinamica è al vaglio della Polizia Locale di Polpenazze del Garda intervenuta in loco per i rilievi di legge.

 

 

Oggi, sabato 27 agosto, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo alle 16, saranno celebrati i funerali di Stella Mutti, la 19enne che ha perso la vita nel tragico incidente dell'altra notte a Rezzato.

 

Stella aveva da poco concluso il liceo delle scienze umane e si stava affacciando al mondo. Progettava di andare all'estero e chissà quanti altri sogni stava coltivando nella sua giovane vita. L'altra sera era stata a un concerto con Ivan, l'amico di lunga data con cui da poco si era fidanzata, e viaggiava sulla sua moto verso casa. Tutto spezzato da un'automobile che ha svoltato dove era vietato svoltare, con il conducente che aveva in corpo il triplo del tasso alcolico consentito per mettersi alla guida.

Stella abitava con la famiglia a Nuvolento, dove lascia nel dolore il papà Roberto, la mamma Isabel, il fratello Romeo di 21 anni e la sorella Margherita di 15. La famiglia è molto conosciuta e infatti sono state numerosissime le persone che hanno voluto essere vicine in questo tragico momento, in un abbraccio silenzioso e composto di partecipazione. Il sindaco di Nuvolento, Giovanni Santini, ha espresso il cordoglio dell'intera comunità: "La notizia della morte di Stella lascia sconvolti e qualsiasi parola non basta a esprimere il dolore che simili eventi causano nella vita di ognuno e in quella della comunità nel suo insieme".

L'incendio è scoppiato nel primo pomeriggio nei pressi della riva del Chiese, in località Ex-Quagliodromo. Sul posto la polizia locale di Prevalle, che ha fatto la segnalazione, e due mezzi dei vigili del fuoco di Salò.

Intorno alle 14 di oggi, 11 agosto, la polizia locale è stata informata di un probabile incendio vicino al fiume Chiese. Una pattuglia si è subito recata sul posto per verificare lo stato delle cose, mentre veniva contattato il numero unico di emergenza per segnalare il pericolo. All'arrivo dei vigili del fuoco il fronte dell'incendio era già di oltre 200 metri per lato e andava velocemente allargandosi a causa del vento, fino a lambire anche un piccolo caseggiato in zona.

Agli operatori che domavano le fiamme si sono aggiunti anche due agricoltori del paese che hanno messo a disposizione le proprie autobotti per aiutare nell'opera di spegnimento. Uno dei due, tra l'altro, aveva appena subito pochi giorni fa l'incendio di un fienile di sua proprietà.

Il lavoro è continuato per circa un paio d'ore, durante le quali sono rimasti sul posto anche gli agenti della polizia locale. Anche la completa bonifica dell'area coinvolta è terminata e ha riguardato circa 6 ettari di terreno.

Massimo Zambarda, comandante della polizia locale di Prevalle, ha raccomandato ai cittadini di prestare particolare attenzione ai propri comportamenti, dato il momento particolarmente pericoloso. "Anche buttare un mozzicone a terra senza spegnerlo bene - ha continuato Zambarda - può innescare un incendio grave e diffuso, vista la siccità attuale. Tutti sono inoltre invitati a segnalare tempestivamente qualsiasi situazione di pericolo, perché ogni minuto perso nelle prime fasi di un'emergenza potrebbe aggravare le conseguenze in seguito".

Al momento non si conoscono le cause che hanno scatenato l'incendio perché i vigili del fuoco stanno ancora esaminando gli elementi raccolti, in modo da verificare le varie ipotesi.

Giovanna Gamba 

Estate tragica per il Garda. Ancora una vittima nelle acque del lago in pochi giorni. E’ arrivata ai Carabinieri della Compagnia di Desenzano la segnalazione, fatta dall’amico del 42enne che non è più rientrato sulla spiaggia della nota località Desenzanino.

 

Entrambi avevano deciso di fare il bagno in notturna, ma quando il segnalante è uscito dall’acqua e non ha più visto l’amico, ha provato a cercarlo senza però vederlo, né in superficie né sul fondale.

Ricevuta, pertanto, la segnalazione, la Sala Operativa della Guardia Costiera ha inviato il GC A58 che, giunto nello specchio acqueo indicato dall'uomo, ha avviato le ricerche di superficie. Tramite la Centrale Operativa delle Capitanerie di Porto, è stato disposto anche l’invio del 5° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Genova, presente in questi giorni sul lago per un'altra ricerca nell’alto Garda.

Intanto, tramite la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Brescia, sono stati inviati anche i sommozzatori di Milano e un’unità navale dei Vigili del Fuoco di Salò. Dopo un’attenta ispezione dei fondali, eseguita con i fari di ricerca dai due mezzi di soccorso giunti sul posto, l’equipaggio del GC A58 individuava la sagoma di un corpo adagiato sul fondale, che veniva poi recuperato dall’equipaggio dell’unità navale dei Vigili del Fuoco e trasportato in spiaggia, dove i sanitari del 118 ne constatavano purtroppo il decesso.

Sul posto anche i Carabinieri di Desenzano che hanno avviato le attività di polizia giudiziaria per ricostruire la dinamica del triste evento.

 

Drammatico scontro poco dopo l'1:30 di questa notte tra un'automobile e una moto. Ad avere la peggio una ragazza che viaggiava come passeggera sulla moto. L'automobilista è risultato positivo all'alcol test.

 

Ancora una giovanissima vittima sulle strade bresciane: nella notte ha perso la vita Stella Mutti, di soli 19 anni. Questa volta l'incidente è avvenuto a Rezzato in via Garibaldi, al cosiddetto "ponte". Pare che sia la moto, una Yamaha, che l'autovettura, un fuoristrada, viaggiassero in direzione lago di Garda, quando l'automobile nei pressi del semaforo ha colpito la moto, sbalzando in avanti la ragazza. Secondo alcuni, l'automobile stava per svoltare a sinistra, verso il centro del paese; in tal caso si tratterebbe di una manovra vietata da sempre, ma la dinamica è ancora al vaglio delle forze dell'ordine e non ci sono conclusioni ufficiali.

Il conducente della vettura, illeso, è un 25enne risultato positivo all'alcol test, pare con valori addirittura oltre il triplo del tasso consentito; per ora nei suoi confronti non sono ancora stati presi provvedimenti e risulta indagato a piede libero. Il motociclista è un 22enne di Nuvolera, trasportato al Civile in codice giallo e non in pericolo di vita, mentre la 19enne abitava a Nuvolento. Per lei i soccorritori hanno capito subito che non c'era più niente da fare, troppo forte l'impatto che le ha rubato la giovane vita.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia stradale di Brescia per i rilievi del caso.

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera con cui Marco Molinari, capogruppo di minoranza "Gavardo Ideale - Centrodestra Gavardo", risponde alle lettere di sfiducia ricevute da Liviano Bussi per Forza Italia e Alfonso Scelzo per Fratelli d'Italia. 

 

“Ed ora ognuno si prenda le proprie responsabilità”…

Riscontro le dichiarazioni riportate a mezzo stampa del Sig. Liviano Bussi e dal Sig. Alfonso Scelzo  –  rispettivamente responsabili locali dei partiti “Forza Italia” e “Fratelli d’Italia” per Gavardo (BS).  Innanzi tutto, mi fa piacere che il Sig. Bussi sia tornato ad interessarsi della vita amministrativa locale e soprattutto del Gruppo consigliare di Minoranza “Gavardo Ideale” Centrodestra, di cui – idealmente – dovrebbe far parte, vista la campagna elettorale del 2019. Tuttavia, considero le richieste e le esternazioni del Sig. Liviano Bussi come una opinione personale, chiedendomi se le stesse sono state oggetto di un effettivo confronto con i referenti e gli iscritti della sua parte politica…

Inoltre, riguardo al merito delle critiche rivolte all’attività politica/amministrativa mia e del mio gruppo consigliare, chiedo al Sig. Bussi dove sia stato in questi anni, atteso che personalmente non lo sentivo né vedevo da almeno due anni. Non ho in realtà mai ricevuto proposte e/o idee da parte sua né da parte di suoi eventuali collaboratori, né tanto meno un apporto ed aiuto effettivo nella – complicata – gestione dell’amministrazione pubblica del nostro comune, soprattutto nei passati periodi di pandemia. Né il Sig. Bussi né altri per suo conto/incarico mi hanno mai contattato per fornirci indicazioni ed idee… così come nessun suo referente - meglio ancora se più - ha partecipato a riunioni pre-consigliari, così da fornire un aiuto concreto nell’analisi delle problematiche in discussione.

La richiesta di “opposizione convinta” va infatti coniugata innanzi tutto con presenza e supporto… cose assolutamente mancate da parte sua! Prendo comunque atto della critica – personale – rivoltami dal Sig. Bussi, che valuto alla stessa stregua delle – invece – numerose manifestazioni di apprezzamento e vicinanza, rivoltemi da altrettanti nostri concittadini. Mi scuso altresì per la tardività della presente risposta, ma sia io che i consiglieri di minoranza eravamo impegnati – come al solito, “in solitaria”- a preparare il Consiglio Comunale di Giovedì 28.07 u.s.

Riallacciandoci proprio all’ultimo consiglio comunale, incentrato sulla mozione a sostegno delle Donne in politica, nata da una considerazione contenuta in un volantino pubblicato dal partito “F.lli d’Italia” di Gavardo – a firma Sig. Alfonso Scelzo – fa piacere che lo stesso, forse per distogliersi e disimpegnarsi dal rispondere alle critiche nascenti dalle sue considerazioni, chieda oggi le dimissioni del sottoscritto capogruppo di minoranza, sostenendo una pretesa “mancata condivisione di testi e comunicati della minoranza.”

In realtà, ogni comunicato esterno e/o comunicato stampa della minoranza consigliare di Gavardo sono sempre stati portati all’interesse di tutte le parti politiche coinvolte PRIMA della loro pubblicazione e nessuna contrarietà in tal senso mi è mai giunta. Ricordo al Sig. Scelzo della lettera da lui inviatami nel Novembre scorso, con la quale criticava l’operato del Gruppo di Minoranza e chiedeva la rimozione del simbolo del suo partito da qualsiasi pubblicazione da parte della minoranza.

Ne abbiamo preso atto – al tempo – certi che quanto fatto in precedenza e tuttora sia secondo noi corretto. Spieghi a questo punto il Sig. Scelzo – sia a noi che ai nostri elettori-  come si poteva votare negativamente a proposte (in sede consigliare) di contributi a favore del Comune di Gavardo, per la costruzione di opere pubbliche, di aiuti alle famiglie ed alle aziende…. ad un piano di Diritto allo Studio che equamente distribuiva e sosteneva le nostre scuole.

Il votare “NO” ed il voler vedere sempre del “marcio” in ogni cosa non fa parte del nostro modo di vedere le cose – ed in generale  (mi permetto di dire) neppure della Destra, di cui ancora oggi noi del Gruppo Consigliare di Minoranza siamo esponenti. Lo stesso dicasi per la politica di “demonizzazione” dell’avversario politico o di attacco personale del singolo esponente - pratica politica da noi sempre rinnegata, su indicazione dell’elettorato di destra, che con i suoi voti alla nostra lista (2.600 circa) ha voluto dire “basta” ai continui attacchi e denunce personali.  

Qualsiasi cosa che vada a beneficio di Gavardo e dei suoi cittadini troverà sempre il nostro favore. Questo non significa – come asseritamente sostenuto dal Sig. Scelzo – essere per forza “asserviti” alla maggioranza, quando in realtà più volte abbiamo criticato la stessa, per scelte riferite al merito di alcuni progetti, da noi non condivise. La politica del “No” può essere giusta se accompagnata da proposte ed alternative alla negazione; cosa in realtà mai giunta da parte dei due signori sopra menzionati.

Pensavamo che le critiche e le uscite di sfiducia ai propri stessi rappresentanti politici locali facessero parte del passato, viste anche le chiare ed inequivocabili indicazioni dell’ultimo voto amministrativo, dove ad ottenere le maggiori preferenze sono state persone “civiche” e non tesserate con alcun partito – ad esclusione della Consigliera Nodari, esponente della Lega (partito che alla stessa tornata per le elezioni Europee aveva raccolto quasi il 70% dei voti in Gavardo…).

Ora si chiedono le dimissioni del capogruppo della minoranza consigliare, proprio da quelle persone che – direttamente ed indirettamente – hanno avuto l’occasione di entrare a far parte del Consiglio Comunale. Ma  i cittadini gavardesi – con il loro voto – hanno in realtà espresso un’altra volontà, che potrà naturalmente cambiare con le prossime votazioni amministrative del 2024.

Concludo con una riflessione, che nasce anche dalla situazione che il Gruppo Consigliare di Minoranza “Gavardo Ideale” sta vivendo: queste continue lotte “intestine” e critiche (gratuite) non fanno altro che dare una cattiva immagine del Centrodestra gavardese ed allontanare le persone – soprattutto i giovani – dall’impegno politico/amministrativo. 

Il capogruppo di Minoranza “Gavardo Ideale” Centrodestra, Marco Molinari

I Consiglieri Civici di Minoranza, Elisa Rivetta e Gianbattista Pozzani

Il presule, che da qualche tempo era ospite nella RSA Elisa Baldo di Gavardo, è mancato nella giornata di ieri, 26 luglio, all'età di 99 anni. Lucidissimo fino alla fine, aveva visto peggiorare le sue condizioni solo in questi ultimi giorni. I funerali domani alle 16 nel duomo di Brescia, presieduti dall'aricvescovo di Milano Mario Delpini.

 

Mons. Bruno Foresti aveva guidato la diocesi di Brescia per oltre 15 anni, a partire dal 1983 e fino al 1999. Originario di Tavernola Bergamasca, dove era nato il 6 maggio 1923, era diventato sacerdote nel 1946. Ricevette l'ordinazione episcopale nel 1975 e l'anno dopo fu nominato vescovo di Modena e Nonantola, dove rimase fino al trasferimento nella diocesi di Brescia con ingresso il 18 giugno 1983.

A Brescia lo si ricorda per la sua presenza mite e disponibile, seppur ferma e decisa. La sua schiettezza e la lontananza dalle logiche dei potenti lo fece sentire come un autorevole compagno di viaggio, più un buon pastore che un condottiero. Il vicario generale della diocesi, mons. Gaetano Fontana, lo ricorda citando le parole di San Paolo: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede". Queste parole "esprimono in maniera chiara la vita del nostro vescovo emerito Bruno Foresti - continua mons. Fontana - che ha speso tutta la sua vita per il regno di Dio. Come pastore e guida della nostra diocesi ha sempre condiviso le gioie e i dolori dell'amata Chiesa di Brescia. Il suo carattere forte e deciso esprimeva il suo zelo pastorale e un animo mite e attento ai bisogni anche dei più poveri".

Da questa mattina alle 8:30 la salma è nella camera ardente preparata in Cattedrale e stasera alle 18 ci sarà la veglia funebre presieduta dal vicario generale, mons. Fontana. I funerali si terranno domani, giovedì 28 luglio, alle 16 in duomo, dopodiché monsignor Foresti riposerà temporaneamente nel cimitero del suo paese natale a Tavernola Bergamasca, in attesa di una sepoltura definitiva nel duomo di Brescia.

E’ stato ritrovato dai Volontari del Garda il corpo del turista inglese privo di vita su un fondale di 316 mt ad una distanza di 800 mt dalla costa del Comune di Limone più o meno nella zona in cui era stato visto inabissarsi il 22 luglio.  L’annegamento del 52enne inglese era stato probabilmente causato da un malore a seguito del salvataggio che l'uomo aveva posto in essere nei confronti del figlio che stava rischiando di annegare.

Le ricerche coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda erano subito iniziate dopo l’allarme lanciato dalla moglie al 112, mediante l’impiego di unità navali della Guardia Costiera, dei Vigli del Fuoco, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, nonché con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera, e dei Volontari del Garda muniti di strumentazione di ricerca di profondità con ROV e SONAR, che si sono alternati e hanno cooperato in questi giorni alle ricerche di profondità.

Dal 22 luglio u.s. le ricerche si erano interrotte solo per pochi giorni, allorquando le condizioni meteo lacuali non consentivano l’utilizzo delle predette strumentazioni di profondità.

I Volontari del Garda, grazie alla professionalità dimostrata in questo contesto e alle apparecchiature e strumentazioni di profondità ROV e SONAR in loro dotazione, sono riusciti nel pomeriggio di oggi martedì 16 agosto 2022 a individuare il corpo. Il rinvenimento del cadavere è stato trovato all’interno dell’area di ricerca stabilita dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò che ha coordinato in tutti questi giorni uomini e mezzi impiegati nella ricerca.  Sul posto al momento del rinvenimento è stata inviata la motovedetta CP 605 il cui equipaggio ha collaborato con in Volontari del Garda al recupero della salma. 

Informato il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Brescia, è stata autorizzata la liberazione della salma e di conseguenza informati i familiari del Chada, attualmente in Inghilterra, per consentire il riconoscimento del proprio congiunto che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni presso il nosocomio di Brescia.

 

Ancora un incidente sulle strade dell'estate. E' avvenuto alle 12.30 sulla statale 45 bis per il Garda. Ecco la sintesi di quanto avvenuto.

COINVOLTI DUE AUTOCARRI DI CUI UNO DI UNA DITTA DI VOBARNO CHE PROVENIVA DA NUVOLENTO CON DIREZIONE DI MARCIA VERSO IL LAGO E UNO DI UNA NOTA DITTA DI SERVIZI ECOLOGICI DEL LAGO CHE PERCORREVA LO STESSO TRATTO STRADALE CON DIREZIONE OPPOSTA. PER RAGIONI CHE SONO IN FASE DI ACCERTAMENTO IL PRIMO VEICOLO INVADEVA IN PARTE LA CORSIA DI MARCIA OPPOSTA ANDANDO A COLLIDERE COSI’ CON LA PROPRIA PARTE ANTERIORE SX CONTRO LA PARTE ANTERIORE SX DELL’ALTRO. A CAUSA DELL’URTO ENTRAMBI I VEICOLI HANNO RIPORTATO DANNI INGENTI E SONO RIMASTI BLOCCATI SENZA POSSIBILITA’ DI RIPARTIRE O DI SPOSTARSI ANCHE DI POCO IN MODO AUTONOMO.

SUL POSTO IL PRONTO INTERVENTO DELL’AMBULANZA E DELL’AUTOMEDICA HA PERMESSO DI PRESTARE I PRIMI SOCCORSI AD ENTRAMBI I CONDUCENTI RIMASTI FERITI. PERSONALE DEI VV.FF. SQUADRA DI SALO’ HA MESSO IN SICUREZZA I VEICOLI. I RILIEVI DEL CASO SONO STATI ESPELTATI DALLA POLIZIA LOCALE DI PREVALLE GIUNTA SUL POSTO ALLE 12:50 CIRCA. INTERVENTO COMPLESSO DATO CHE GLI ELEMENTI NECESSARI ALLA RICOSTRUZIONE ERANO SPARSI SU OLTRE 120 METRI DI STRADA.

INTERVENUTI NELL’IMMEDIATEZZA DEL FATTO ANCHE I RESPONSABILI DI ANAS I QUALI HANNO GESTITO LA VIABILITA’ OLTRE CHE LA PULIZIA E RIPRISTINO DAI DETRITI.

SI RINGRAZIANO I COLLEGHI DELLA P.L. DI MAZZANO CHE PER CIRCA DUE ORE HANNO DOVUTO DEVIARE IL TRAFFICO PROVENIENTE DALLA CITTA’ VERSO LA VIABILITA’ ORDINARIA.

LA STRADA E’ RIMASTA CHIUSA PER CIRCA DUE ORE IN MODO COMPLETO E NELL’ULTIMA MEZZORA CON SENSO UNICO ALTERNATO.

 

I consiglieri di opposizione Bernardo Comini e Beatrice Gabusi hanno presentato in consiglio comunale un'interpellanza sulla nuova passeggiata a lago, dove la spiaggia è stata interdetta ai bagnanti per la presenza di materiali pericolosi. Dal 2021 il problema è tuttora irrisolto. Riceviamo e pubblichiamo il documento.

 

I sottoscritti consiglieri del Partito Democratico Bernardo Comini e Beatrice Gabusi mercoledì 20 luglio hanno presentato un’interpellanza rivolta al Sindaco, Guido Malinverno, e all’assessore all’Ecologia, Spiagge e Porti, Cristina De Gasperi, per sottoporre il problema dei rifiuti pericolosi presenti sulla spiaggia della nuova passeggiata a lago Maratona-via Lario, ricordando che entrambi ricoprivano gli stessi ruoli anche nella precedente amministrazione. Il problema coinvolge anche il presidente del Consiglio Comunale Paolo Abate, membro del CDA dell’Autorità di bacino che ha eseguito i lavori. 

Il problema risale al 2021. A seguito alla demolizione della precedente passeggiata è emersa la problematica della presenza di materiale ferroso e pezzi di cemento sulla spiaggia e in acqua. Sono stati fatti interventi successivi, ma il problema non è mai stato affrontato in maniera decisa per trovare una soluzione definitiva.

L’interpellanza è occasione per un atto di trasparenza nei confronti della cittadinanza su quanto fatto e su quanto in programma. Vuole essere anche uno stimolo all’amministrazione comunale e, indirettamente, all’Autorità di Bacino per una risoluzione definitiva del problema e per una maggiore sensibilità e attenzione sugli interventi futuri. 

«La sensazione – afferma la consigliera Gabusi – è che quanto fatto dall’amministrazione comunale sia stato insufficiente e senza la necessaria puntigliosità. Questo da un lato crea problemi di sicurezza in una zona molto frequentata da residenti e turisti, dall’altro crea un danno all’immagine di Desenzano che ha, in piena stagione estiva, una spiaggia interdetta e non fruibile. Chiediamo di conoscere le risposte fornite dall’Autorità di Bacino, che ha commissionato i lavori di rifacimento della passeggiata, data la mancata risoluzione del problema. Vorremmo sapere, inoltre, quali ulteriori azioni l’Amministrazione intende intraprendere per risolvere in tempi brevi il problema. Chiediamo infine chiarimenti sui controlli effettuati per lo smaltimento del materiale da costruzione nel rispetto delle normative esistenti.»

«Ringraziamo molto le associazioni presenti sul territorio – chiude il consigliere Comini - per il continuo lavoro di monitoraggio e per le segnalazioni che aiutano a tenere alta l’attenzione. A Desenzano sono presenti molti cittadini che con grande senso civico sono disposti a collaborare con l’amministrazione comunale per contribuire alla pulizia della spiaggia e non solo. Sollecitiamo l’Amministrazione a valorizzare tali forme di “partecipazione attiva per il bene della città e dei suoi cittadini”.»

Le foto mostrano spuntoni di ferro sul bagnasciuga e in acqua.

 

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