Cultura

Nuovo appuntamento nel pomeriggio di oggi, domenica 25 febbraio alle 17:30, per il primo festival d'organo dedicato a Silvana Tirini Bonometti presso il santuario di Valverde in Rezzato. Ingresso gratuito senza prenotazione.

 

Domenica 25 febbraio alle ore 17:30 quarto appuntamento del I Festival Internazionale d’Organo intitolato a Silvana Tirini Bonometti: saranno otto i concerti del Festival, nello spazio temporale da ottobre a maggio, uno al mese e sempre di domenica dopo la Messa serale. Durante il festival, l’antica chiesa del Santuario della Madonna di Valverde in Rezzato risuonerà delle stupende sonorità dei registri dell’organo Giuseppe Bonatti del 1713, permettendo ai presenti di viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso le note.

Il 1° Festival Internazionale d’Organo “Silvana Tirini Bonometti”, nato per valorizzare l’importante monumento sonoro di Giuseppe Bonatti del 1713 del Santuario della Madonna di Valverde in Rezzato, ha potuto vedere la luce grazie alle Officine Meccaniche Rezzatesi (OMR Automotive) dei fratelli Bonometti, figli della signora Silvana. Silvana Tirini Bonometti era devota al santuario e ha sostenuto il restauro dell’organo, contribuendo a regalare ai rezzatesi un'occasione di vivere momenti di Bellezza. Il festival non è solo un appuntamento per gli appassionati di musica classica, è un invito aperto a tutti. Si esibiranno non solo artisti affermati, ma anche giovani artisti emergenti.

Ospiti del concerto di domenica 25 febbraio saranno Luciano Carbone (organo) ed Eleonora Mingardi (soprano), con un programma molto interessante: W. Byrd, The Marche before the Battel, T 485 BK 93 4; G. Frescobaldi, Toccata avanti il Ricercar, Recercar con obbligo di cantare la quinta parte senza toccarla, Toccata per le Levatione (da Fiori Musicali 1635, Messa della Madonna), Se l’aura spira (da Primo libro d'Arie Musicali, 1630); H. Aston, A Hornpipe; M. Cazzati, In dominicis adventus Domini (da Hinni Per Tutto L'Anno A Voce sola, con Violini à Beneplacito op. 29; Bologna, 1662); G. F. Händel, Haec est Regina virginum, HWV 235; J. S. Bach, Concerto in D minor, BWV 974 (da Concerto per Oboe e archi di Alessandro Marcello); G. F. Händel Aria Tu del ciel ministro eletto (da Il trionfo del tempo e del disinganno HWV 46a, Libretto del Cardinale Pamphilj), Salve Regina, HWV 241.

Luciano Carbone, bresciano, già diplomato nel corso decennale tradizionale in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio Statale di Musica “Luca Marenzio” di Brescia nella Classe d’Organo del Maestro Giorgio Benati, si è poi laureato nel 2019 al Biennio Accademico in Organo Antico con votazione Maxima cum laude e Menzione d’Onore unanimemente da tutta la Commissione d’esame. Contestualmente agli studi musicali ha anche frequentato l’Università Cattolica di Brescia laureandosi in Scienze della Formazione Primaria. Ha frequentato corsi e masterclasses di perfezionamento, affrontando molti aspetti della letteratura organistica, cembalistica e dell’improvvisazione. All’attività di organista in Brescia al Santuario dei Miracoli, alla Collegiata dei Santi Nazaro e Celso e nella chiesa di Sant’Agata, affianca da alcuni anni un’interessante attività concertistica sia come solista all’organo sia in ensemble con vari strumentisti. Recentemente ha tenuto alcuni concerti in Spagna, sugli storici organi della Cattedrale di Malaga, in duo con l’organista e compositore Fausto Caporali da lui espressamente invitato. 

Eleonora Mingardi, soprano bresciana, si avvicina alla musica all’età di cinque anni studiando pianoforte con il maestro Marco Mainoldi. Ha studiato canto presso l’accademia musicale “Riccardo Mosca” di Palazzolo sull’Oglio con la mezzosoprano Agnese Vitali. Ha frequentato il corso di direzione di coro presso l’Accademia Santa Cecilia di Brescia con il maestro Marco Longhini. Attualmente frequenta il corso accademico di canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida del maestro Andrea Arrivabene, presso il conservatorio di musica “Luca Marenzio” di Brescia. Ha collaborato attivamente con diversi ensemble partecipando a svariate iniziative e concerti. Interessante attività concertistica, con l’esecuzione di importanti pagine del repertorio come lo Stabat Mater di Pergolesi e pagine di J.S. Bach. È Presidente del Bach Consort Brescia.

 

Giovedì 1 e giovedì 8 febbraio alle ore 20.30 prosegue la rassegna “Puegnago che legge - eventi in Villa Galnica” con due diversi autori: la prima serata avrà come ospite Lorenzo Beccati, mentre nel secondo incontro saranno Sabrina Grementieri e Mario Pellegrini a presentare il loro libro. Gli eventi sono gratuiti e per chi lo desidera è presente l'angolo tisane.

Lorenzo Beccati presenterà “Il mistero degli incurabili”, edito da Altrevoci edizioni. Il volume è ambientato a Genova nel 1589. Pimain, il guaritore di maiali, suo malgrado si ritrova a svolgere il delicato compito dell'indagatore. Teatro delle indagini: il primo "manicomio" di Genova, l'Ospedale degli Incurabili, dove un assassino uccide una dopo l'altra le povere anime che vi sono rinchiuse. Pimain scopre un mondo inimmaginabile, dimenticato da Dio e dagli uomini. Lì, in piccole celle maleodoranti, i pazienti vengono chiamati con il nome della malattia di cui soffrono: il furioso, il melanconico, l'insensato, il bestemmiatore, il sifilitico, l'imbecille, l'epilettico... Ma la città è sconvolta anche dagli omicidi di giovani rampolli di nobili famiglie. Due indagini che scuotono l'animo di Pimain. A scuotergli invece il cuore ci pensa la giovane e bellissima Maddalena. Lei sì, il vero mistero: l'amore.

Lorenzo Beccati, nato a Genova nel quartiere di Cornigliano, è autore televisivo e scrittore, collaboratore stretto di Antonio Ricci: è celebre per i suoi doppiaggi, soprattutto per aver dato la voce al Gabibbo nel programma televisivo Striscia la notizia; è anche la voce dei doppiaggi di Paperissima Sprint, con il celebre tormentone ti voglio bene, dobbiamo stare... vicini vicini!

La settimana dopo toccherà a Sabrina Grementieri e Mario Pellegrini con "La notte della Concordia", Rizzoli BUR. Il volume ripercorre le drammatiche vicende della Costa Concordia e del drammatico naufragio dei 13 gennaio 2012. La nave da crociera Costa Concordia, con più di 4.200 persone a bordo, urta uno scoglio delle Scole davanti all’Isola del Giglio. Lo scafo si squarcia e inizia l’inabissamento. Durante uno dei più grandi disastri della storia marinaresca italiana, la maggioranza dei passeggeri si fa dominare da un panico cieco e assoluto. Tuttavia, mentre il caos si scatena e tutti cercano disperatamente di mettersi in salvo, Mario Pellegrini, vicesindaco del comune di Isola del Giglio, è il primo a salire a bordo per soccorrere i passeggeri intrappolati e, dopo sei ore, l’ultimo a tornare a terra: lui, a differenza di molti di loro, sa dove si trova la nave, che fuori da lì c’è la sua isola, che la terra è vicina, e con lei la salvezza. 

In questo libro, per la prima volta, Mario Pellegrini ricostruisce, assieme a Sabrina Grementieri, quelle ore frenetiche, trascorse nel tentativo di mettere in salvo tutte le persone che riesce a trovare, fornendo un aiuto determinante per evitare una tragedia ancora più terribile di quella avvenuta. Attraverso il suo sguardo veniamo portati nei corridoi e sui ponti della Concordia, vivendo in presa diretta gli attimi più drammatici, e con lui incontriamo molti altri eroi di quella notte, persone che hanno messo a repentaglio la propria vita per gli altri e che Pellegrini e Grementieri hanno rintracciato, per raccontare anche le loro storie, in una cronaca corale che rende conto dell’interezza degli eventi. 

"Io e Mario Pellegrini, allora vicesindaco dell’isola del Giglio e l’unico a salire sulla nave prima del ribaltamento, abbiamo voluto accendere i riflettori sugli aspetti meno mediatici di questa tragedia: l’altruismo, la compassione e l’umanità dei tanti che hanno fatto l’impossibile per soccorrere i naufraghi. Scriverlo è stata un’esperienza toccante". Queste le parole dell'autrice. "La notte della Concordia" non è un libro alla ricerca di colpevoli e lascia in disparte i temi arcinoti legati a questa tragedia che hanno affollato le cronache successive al naufragio. Con una forza unica, invece, ci porta nel ventre della grande nave accasciata sugli scogli, ci presenta il dramma delle persone comuni e racconta come pochi, scegliendo di tirare fuori il proprio coraggio, possano fare la differenza”. 

Alla presentazione oltre all'autrice Sabrina Grementieri e al coautore ed ex vicesindaco dell'Isola del Giglio, Mario Pellegrini, saranno presenti alcuni testimoni diretti della tragedia della Costa Concordia, saranno mostrati video e foto e nella sala sarà possibile vedere alcuni cimeli della nave.

 

Il primo Festival internazionale d'Organo intitolato a Silvana Tirini Bonometti prosegue con il primo appuntamento del 2024: appuntamento al santuario di Valverde (via Santuario 75. Rezzato) domenica 21 gennaio alle 17:30. Ingresso libero.

 

Domenica 21 gennaio alle ore 17:30 quarto appuntamento del I Festival Internazionale d’Organo intitolato a Silvana Tirini Bonometti: saranno otto i concerti del Festival, nello spazio temporale da ottobre a maggio, uno al mese e sempre di domenica dopo la Messa serale. Durante il festival, l’antica chiesa del Santuario della Madonna di Valverde in Rezzato risuonerà delle stupende sonorità dei registri dell’organo Giuseppe Bonatti del 1713, permettendo ai presenti di viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso le note.

Il festival, nato per valorizzare l’importante monumento sonoro di Giuseppe Bonatti del 1713, ha potuto vedere la luce per l’incontro di due realtà rezzatesi, l’amministrazione comunale nella figura del suo Assessore alla Cultura Elena Bonometti e le Officine Meccaniche Rezzatesi (OMR Automotive) dei fratelli Bonometti. L'evento è intitolato a Silvana Tirini Bonometti che in passato ha sostenuto con generosità il restauro dell’organo, spinta dall’amore per la bellezza, dalla fede e dalla frequentazione del santuario. 

L'appuntamento non è destinato solo agli appassionati di musica classica, ma è un invito aperto a tutti. Nei diversi concerti in calendario si esibiranno non solo artisti affermati, ma anche giovani musicisti emergenti.

Ospite del concerto di domenica 21 gennaio sarà Ana Marija Krajnc con un programma molto interessante: M. Praetorius, Magnificat; G. Dufay, Ave Maris Stella; W. Byrd, Fantasia in C, FVB103"; J. P.  Sweelinck, Christe qui lux es et dies; G. Frescobaldi, Canzona prima; H. L. Hassler, Canzona in F; A. Gabrieli, Ancor che col partire (intavolazione di Cipriano de Rore); J. P.  Sweelinck, Est-ce Mars; J. J. Froberger, Fantasia sopra UT RE MI FA SOL LA, FbWV201; G. Muffat, Toccata prima (da Apparatus Musico Organisticus). 

Ana Marija Kranjc (nata nel 1999 a Lubiana) è una clavicembalista, organista e musicista da camera. Ha studiato cembalo e organo con Lorenzo Ghielmi a Milano. Si è classificata tra i primi 15 candidati provenienti da tutto il mondo al Concorso Internazionale di organo International Organ Competition Musashino-Tokyo 2023 in Giappone. È una presenza regolare nei festival di organo e musica antica sia in patria che all’estero. Si è esibita in prestigiosi eventi come alle programmazioni della Società del Quartetto di Milano, ai Vespri d’organo a San Simpliciano a Milano e ha tenuto un recital sugli strumenti originali della “Collezione Tagliavini” presso il Museo San Colombano. Questa sua esibizione è stata descritta da un critico musicale come “straordinaria, con una tecnica perfetta, precisa e una profonda comprensione interpretativa. Ha dimostrato una conoscenza e un’affinità eccezionale con la musica eseguita catturando l’attenzione del pubblico con la sua maestria e la sua sensibilità musicale”. Ha dimostrato la sua versatilità e la sua abilità nell’interpretazione di diverse opere musicali attraverso la partecipazione ad altri importanti festival e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per le sue abilità musicali. 

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e non vi è bisogno di prenotazione.

 

 

Venerdì 23 febbraio 2024 il Teatro La Rocca di Sabbio Chiese ospita Capolavori. News Olimpic Stories, un lecture-show di Mauro Berruto, inspirational speaker, docente della Scuola Holden ed ex CT dell’Italvolley.

Capolavori. New Olimpic Stories è un lecture show teatrale tratto dal saggio di Berruto Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove (Add Editore, 2019), andato in scena per oltre cinquanta repliche a partire dalla stagione teatrale 2019/2020.

L’evento è organizzato dall’Associazione X Giornate, in collaborazione con Comune di Sabbio Chiese e Unipol Sai di Vestone: una serata di beneficienza a sostegno di due cooperative storiche del territorio valsabbino, Cooperativa Area e Cooperativa Sociale ETS Co.Ge.S.S..

Apertura porte 20.30, ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria a questo link.

Chi è Mauro Berruto?

Laureato in Filosofia presso l’Università di Torino con specializzazione in Antropologia Culturale, Berruto è stato per 25 anni allenatore professionista di pallavolo, vincendo la medaglia di bronzo con la nazionale italiana maschile ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Successivamente è stato Direttore Tecnico delle squadre olimpiche maschili e femminili della Federazione Italiana Tiro con l’Arco.

La sua esperienza di coach e la passione per lo storytelling lo hanno portato a essere autore, opinionista, speaker e docente della Scuola Holden. Dal 2022 è deputato della Repubblica Italiana, membro della commissione della Camera che si occupa di cultura, istruzione e sport.

In questi giorni - fino al 31 gennaio - è aperta a Salò la mostra "I tesori dell'Ateneo", visitabile dal lunedì al venerdì (ore 15-18) presso il Palazzo della Cultura. Ingresso libero. 

Oltre 29.000 libri, tra i quali preziosi incunaboli e rarissime cinquecentine, oltre 10.000 documenti d’archivio che raccontano la storia dell’Accademia, dei personaggi e degli eventi del nostro territorio dal XV secolo ad oggi, quadri della pinacoteca Girardi, giunti in dono negli anni Ottanta del secolo scorso, dipinti, stampe e sculture di donazione più recente costituiscono l’inestimabile patrimonio culturale dell’Ateneo di Salò. 

L’istituzione impegnata, fin dal 1564 e senza soluzione di continuità, nello studio, nella ricerca, nella divulgazione (attraverso convegni, conferenze, pubblicazioni, mostre) della conoscenza del proprio territorio e nella salvaguardia e valorizzazione del proprio patrimonio, dopo un anno – il 2023 – ricchissimo di eventi soprattutto legati alla celebrazione di Bergamo Brescia capitale della cultura, apre l’anno nuovo con un’iniziativa dedicata all’arte.

Nella mostra “I tesori dell’Ateneo”, che resterà aperta al primo piano del Palazzo della Cultura di Salò, dal 13 al 31 gennaio, da lunedì a venerdì (dalle ore 15 alle ore 18) sarà esposta una selezione di 22 raffinatissime opere tratte dall’importante collezione ultimamente donata da Claudio e Paolo Botturi. Un fondo ricco e consistente, quello della famiglia Botturi che, oltre a libri e riviste, contempla più di cinquecento incisioni, databili tra il 1600 e il 1800: acqueforti, litografie, calcografie policromate a mano che raccontano scene mitologiche e religiose, nonché vedute cittadine e paesaggistiche: dai più grandi pittori della storia dell’arte italiana ed europea, agli sperimentatori delle più svariate tecniche di riproduzione a stampa.

La mostra, che potrebbe avere come sottotitolo “Amore sofferto, amore potente: stampe d’arte tra storia antica e storia moderna”, intende non tanto o non solo far conoscere i tesori nascosti dell’Accademia, ma rappresentare un segno di gratitudine nei confronti di coloro che, soprattutto negli ultimi anni, hanno generosamente contribuito alla crescita culturale e patrimoniale dell’Ente. Per l’occasione saranno anche aperte le sale di studio e consultazione dove sono raccolte, insieme alle collezioni librarie e documentali, altre opere d’arte. 

La selezione delle opere esposte è stata affidata ad Andrea Crescini e a Marta Feltrinelli che ha anche curato le descrizioni tecnico-artistiche e stilato un’introduzione alla raccolta, d’imminente pubblicazione nelle “Memorie dell’Ateneo”, della quale diamo un’anticipazione: “si tratta di una raccolta di opere a stampa e a incisione che abbraccia episodi della storia antica, greca e romana, e moderna, con particolare riferimento al ciclo di Rubens, giocando attorno al ruolo centrale dell’emozione, del sentimento, spesso sentimento d’amore, che spinge l’umano o il divino a compiere azioni passionali. Le opere sono tratte per lo più da dipinti di artisti contemporanei a quelli degli stampatori, escludendo la stampa di Francesco Rainaldi e Pietro Bettelini tratta dal dipinto cinquecentesco del Veronese e le riproduzioni estratte dal ciclo seicentesco, dedicato a Maria de’ Medici, del pittore fiammingo. 

Le stampe mostrano il proliferare di episodi storici e mitologici che veicolano messaggi di ideali, valori, sentimenti e passioni cari alla cultura europea sette e ottocentesca. Sono riproduzioni di dipinti rispondenti ai canoni neoclassici: imprese eroiche, come quella di Achille; rapimenti e persecuzioni come quello di Giove o di Romolo; l’attaccamento alla famiglia, quale l’amore che la madre Cornelia prova per i suoi figli, tanto da mostrarli come suoi gioielli. L’amore che non solo è verso le persone, come quello eterno di Ulisse per la moglie Penelope, o quello di Timoclea verso sé stessa, ma che è anche amore verso il potere, quale è quello di Maria de’ Medici, regina di Francia che, attraverso l’arte, trova il modo di auto celebrarsi come madre, regina e guerriera». 

 

Il prossimo fine settimana al Salòttino - associazione culturale a Salò, in via Fantoni 36 - sarà particolarmente ricco di proposte culturali, tra presentazioni di libri e concerti.
 
Sabato 20 gennaio alle 17 Nadia Busato presenterà il libro Factory Girl, in cui, attraverso la storia della famosa e famigerata Factory di Andy Warhol, Busato ci trasporta a NYC nei favolosi anni '60. Ricco di personaggi che hanno tratteggiato un'epoca e che ancora oggi sono riconoscibili nel nome e nell'influenza che hanno avuto su arte e cultura, questo libro è uno dei successi di una donna poliedrica, che ha all'attivo un master europeo in management e un paio di decenni di scrittura per radio, teatro, riviste e libri. Prese le sembianze di Ultra Violet, al secolo Isabelle Collin Dufresne, Busato racconta la densa epoca in cui è nata la pop art, con i suoi protagonisti. Ma quale ruolo ebbero le donne in questi anni e quale fu loro riconosciuto? Presente anche Martina Avanza di Gapp (Gender Acrion in Public Policies and Practices), con la quale verranno approfondite le tematiche delle politiche di genere, che emergono in questo romanzo tessuto tra finzione e realtà. Modera Serena Uberti, curatrice e coordinatrice del Salòttino.
 
Domenica 21, sempre alle 17, continuano le domeniche musicali, con ingresso riservato ai tesserati. È la volta delle Freaky Mermaids, gruppo al quale il pubblico bresciano e lacustre è particolarmente affezionato. Un trio difficile da definire. Indie-folk? Country-pop? Ci si può anche esimere da una definizione: Ombretta Ghidini, Laura Mantovi e Giorgia Poli spaziano tra musicalità ora morbide ora ritmate, tingono di swing le loro note e voci, senza rinchiudere la loro originalità. "Loro lo chiamano theatrical folk, noi le lasciamo dire, fare, suonare e cantare quello che vogliono, certi che ci sarà da divertirsi!" dicono gli organizzatori. "Saranno in versione totalmente acustica, abbracciando il nostro salotto al naturale e riempiendolo con la loro calorosa energia".
 
Per associarsi basta contattare il Salòttino a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ingresso a 5€, inclusivo di spettacolo e consumazione. Il Salòttino si impegna da quasi due anni per contribuire a una vivace visione artistica e culturale, che duri oltre la stagione turistica, nella splendida cittadina sulla riva occidentale del Garda.
 

Sabato 24 febbraio alle 9:45 e alle 11, presso la sala ex palazzo municipale, si svolgerà un incontro di lettura per bambini dai 3 ai 6 anni insieme ai loro genitori. L'iniziativa è a cura di Mariangela Agostini e segue quella dedicata ai bimbi da 9 mesi a 3 anni. Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria.

Il titolo della mattinata è "Crescere con i libri: leggere e cantare con mamma e papà". Si tratta di un percorso per far vivere ai bambini dai 3 ai 6 anni e ai loro genitori le tante possibilità di lettura che i libri di qualità possiedono in un coinvolgimento attivo. L’incontro è costruito per “ispirare” ogni genitore partecipante ad iniziare o continuare, in maniera più consapevole, l’esperienza con i propri figli accogliendo, giorno dopo giorno, la forza della lettura condivisa in famiglia. 

Sono previsti due turni, il primo dalle 9.45 alle 10.45 e il secondo dalle 11 alle 12. I posti sono limitati, perciò è obbligatorio iscriversi (entro le ore 12 di venerdì 23 febbraio) chiamando il numero 0365.7988305 / 72625 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Si parla di teatro questa settimana nella trasmissione Primo piano su radio 51. In particolare l'attenzione è concentrata sul teatro Duse di Villanuova sul Clisi in via Carpen 53. Ricca anche quest'anno per la giovane istituzione la proposta che spazia in diversi generi teatrali dallo spettacolo per bambini alla commedia con un occhio di riguardo all'operetta (è in attività una scuola presso il teatro stesso).

Da segnalare la proposta per il prossimo fine settimana 26, 27, 28 gennaio con lo spettacolo della compagnia teatrale "I bravi" che presenteranno Rumori fuori scena per la regia di Christian Ginepro. Informazioni per quanto riguarda i diversi spettacoli presso l'auditorium Garda Eleonora Duse, 335 834 2492.

 

Sabato 20 gennaio alle 20:45 presso il teatro parrocchiale dell'oratorio San Filippo Neri di Bagolino si terrà una performance teatrale dello storyteller Emanuele Turelli. “Un Santo con la penna”: questo il titolo della serata dedicata a don Carlo Gnocchi e ad altri eroi della ritirata con Daniele Gozzetti e Davide Bonetti.

Un appuntamento da non perdere per il valore della testimonianza e la bravura dello storyteller!

La rassegna gavardese del mese di febbraio prosegue giovedì 15 alle 20:30 presso la biblioteca civica E. Bertuetti. Marco De Franchi presenterà "Il maestro dei sogni". Ingresso libero, prenotazione consigliata.

L'iniziativa è dedicata alle indagini di investigatori e investigatrici alle prese con la soluzione di intricati misteri ed è organizzata dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Festival Giallo Garda. Giunta alla sua quarta edizione e con i patrocini della Comunità Montana di Valle Sabbia, della Provincia di Brescia e di Regione Lombardia, la rassegna vede la partecipazione dei Gruppi di Lettura La Chiave di Lettura e Di Libro in Libro e dell’Associazione Larosaelaspina, oltre che dello stesso Festival Giallo Garda. 

Dopo Alice Basso e Piergiorgio Pulixi, sarà Marco De Franchi il prossimo ospite atteso a Gavardo. Lo scrittore presenterà “Il maestro dei sogni” (Longanesi), moderato da Marjkal Tomasi del Festival Giallo Garda e con le letture dell’Associazione Larosaelaspina.

L'appuntamento successivo è in calendario giovedì 22 febbraio con Marina Visentin che presenterà  “Gli occhi della notte” (Sem), in dialogo con Aldo Dalla Vecchia che curerà anche le letture. Per l’occasione verrà presentato pure il libro “RaffaSofia”, un omaggio a Raffaella Carrà.

La rassegna si chiuderà con Fulvio Ervas e “La giustizia non è una pallottola” (Marcos y Marcos) moderata da Laura Marsadri del Festival Giallo Garda e con le letture del gruppo La Chiave di Lettura. 

Gli incontri si terranno nella Biblioteca civica E. Bertuetti di Gavardo. Per informazioni: Ufficio Cultura 0365.377462.

 

Venerdì 26 gennaio 2024 alle ore 20.30, presso la Sala Castellani di via del Teatro n. 14, Bruno Festa presenterà il suo ultimo libro "Nessuna luna in cielo". Ingresso libero.

 

Si tratta della storia di Maurizio e del suo drammatico viaggio dal Garda ad Auschwitz. Maurizio Benghiat, questo il nome per intero del protagonista, era un ebreo turco che visse per un certo tempo sul Garda, prima a Gardone Riviera e poi a Tignale, dove verrà catturato dai nazisti. A questo punto la sua storia si intreccia con quella di tanti altri ebrei del tempo, vittime della Shoah. Subito dopo il suo arrivo ad Auschwitz, Benghiat venne giudicato inabile al lavoro, pertanto immediatamente ucciso. Aveva 63 anni.

L'evento, patrocinato dall'Assessorato alla Cultura, è promosso in occasione della Giornata della Memoria. La partecipazione è libera e gratuita.

La chiesa parrocchiale di San Giorgio di Bagolino compie 400 anni. La ricorrenza sarà celebrata per tutto il 2024 con una serie di iniziative.

La prima pietra fu posata nel 1624 quando la comunità di Bagolino decise di lasciare la chiesa di San Lorenzo per realizzare una chiesa più grande. Il primo appuntamento nel programma delle iniziative è fissato per mercoledì 17 gennaio alle 20:45 nella chiesa di San Giorgio. Flavio Richiedei proporrà un percorso fra le cappelle e gli altari presentati come sono stati immaginati e realizzati in origine: una sorta di visita guidata attraverso la storia, l'arte e la fede. Il titolo della serata: "La cappella e l'altare di Sant'Antonio Abate".

La proposta è dell'associazione "habitar in sta terra" e della parrocchia di Bagolino guidata al parroco don Paolo Morbio.

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